MILANO (MF-NW)--Il Ftse Mib archivia la seduta in rialzo dello 0,74% a 27558 punti dopo un'accelerata nel corso dell'ultima fase degli scambi. Continua però l'atteggiamento cauto degli operatori. Il conflitto nel Medio Oriente ha visto le forze di difesa israeliane bombardare la scorsa notte dei siti Hezbollah nella parte meridionale del Libano. Le schermaglie tra le due fazioni si sono protratte lungo la giornata, mentre la Casa Bianca consigliava ad Israele di rimandare l'operazione di terra a Gaza.

Sul fronte macro, negli Stati Uniti l'indice Cfnai, che misura l'andamento dell'attività economica nel distretto della Fed di Chicago, si è attestato a +0,02 punti nel mese di settembre, in miglioramento rispetto ai -0,22 di agosto. Nell'Eurozona, la lettura preliminare dell'indice di fiducia dei consumatori a ottobre ha segnato -17,9 punti, in lieve peggioramento rispetto ai -17,8 punti di settembre ma migliore del consenso (-18,2 punti).

A Piazza Affari, le banche hanno registrato una buona performance in attesa dei conti trimestrali (Bper +4,23%, Mediobanca +1,13%, Unicredit +2,55%, Banco Bpm +1,02%, Intesa Sanpaolo +1,26%, B.Mps +1,35% a 2,405 euro. Gli analisti di Mediobanca Securities hanno confermato il rating neutral su quest'ultima.

Bene anche Stellantis (+2,12%), che ha presentato 12 nuovi prodotti per la divisione commerciale. Tra gli obiettivi finanziari della divisione, focalizzata in un'accelerazione costante della crescita figurano il raddoppio dei ricavi rispetto al 2021, oltre al raggiungimento del 40% di mix di vendite di veicoli elettrici e la realizzazione di 5 miliardi di euro di ricavi da servizi. Nel frattempo, Uaw ha esteso gli scioperi a uno stabilimento nel Michigan: incrociano le braccia altri 6.800 dipendenti.

Nexi, dal canto suo, cede il 2,93% a 6,43 euro. Deutsche Bank ha ridotto il rating sul titolo a hold da buy, abbassando il prezzo obiettivo a 7,5 euro dai precedenti 11,5. Gli esperti rimangono cauti sui conti del settore pagamenti e ritengono che il periodo giugno-settembre si rivelerà essere "il piú debole dell'anno".

Pesante anche Tim (-2,64%). Il cda si riunirà i prossimi 3 e 5 novembre per analizzare e deliberare sulle offerte di Kkr per NetCo e Sparkle, presentate lo scorso 16 ottobre.

Poste I. lascia sul terreno lo 0,02% a 9,186 euro dopo che Barclays ha ridotto il rating sul titolo da overweight a equalweight, con prezzo obiettivo di 10,6 euro dai precedenti 12.

Chiude sotto la parità pure Dovalue (-5,94% a 3,325 euro). Gli analisti di Equita Sim hanno ridotto dell'8% a 5,5 euro il prezzo obiettivo sul titolo, confermando l'hold, in attesa di conti trimestrali "deboli".

Infine, Mfe A (+4,64%) e Mfe B (-0,25%) chiudono contrastate dopo il raggruppamento delle azioni, in attuazione di quanto convenuto dall'assemblea degli azionisti dello scorso 7 giugno per semplificare gli adempimenti amministrativi legati alle stesse. La concessione dei diritti per la trasmissione delle partite di Serie A ha visto esclusa Mfe a favore di Sky e Dazn.

bon

 

(END) Dow Jones Newswires

October 23, 2023 11:56 ET (15:56 GMT)

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