Eni: Descalzi; transizione richiede approccio neutrale, 7 mld investiti
07 Febbraio 2023 - 4:15PM
MF Dow Jones (Italiano)
"E' mia profonda convinzione che la transizione energetica
richieda l'adozione di un approccio neutrale alle soluzioni
energetiche, che consenta di usare tutte le opzioni in maniera
sinergica e complementare tra loro, in base alla loro maturità ed
efficacia nel ridurre le emissioni".
Lo scrive Claudio Descalzi, ad di Eni, nella prefazione allo
Studio Strategico "Zero Carbon Technology Roadmap" promosso da The
European House - Ambrosetti, in collaborazione con Eni che viene
presentato oggi presso il Salone Bernini di Palazzo Ripetta a Roma.
"Negli ultimi sei anni, Eni ha investito oltre 7 mld di euro in
ricerca, sviluppo e applicazione delle tecnologie, siglato più di
70 accordi con di verse università e laboratori in tutto il mondo e
impegnato 1.500 professionisti in tali attività", ricorda il
manager.
"Nel breve termine, Eni, coerentemente con una visione laica del
portafoglio delle tecnologie di decarbonizzazione, punta ad
utilizzare su scala industriale tutte quelle tecnologie che possano
fornire immediatamente un contributo concreto e sostanziale alla
riduzione delle emissioni - precisa Descalzi -. In particolare,
tramite Plenitude, Eni è impegnata ad incrementare la propria
capacità da fonti rinnovabili a oltre 2 GW nel 2022 e 6 GW nel
2025".
"Con la conversione delle raffinerie da tradizionali a bio, si
prevede di raggiungere nel 2025 una capacità di bio-raffinazione
pari circa a 2 mi lioni di tonnellate all'anno (MTPA), contribuendo
alla decarbonizzazione dei trasporti - prosegue l'ad -. Questo
processo si integra, inoltre, con le produzioni di oli vegetali da
filiere agricole in Africa, attraverso progetti di Agri-business, e
con nuove soluzioni tecnologiche volte al riutilizzo di rifiuti e
scarti. Inoltre, tramite lo sviluppo di hub per la cattura e lo
stoccaggio della CO2, Eni sarà in grado di contribuire alla
decarbonizzazione di distretti industriali,
conservando competitività e occupazione e aprendo la filiera
dell'idrogeno blu. Infine, sta lavorando su progetti per l'idrogeno
verde e si preve de una produzione totale di idrogeno in crescita
fino a 4 MTPA nel 2050".
"Al tempo stesso - aggiunge Descalzi -, Eni reputa necessario
avere uno sguardo proiettato nel lungo termine per contribuire in
maniera sostanziale allo sviluppo 11 Zero Carbon technology roadmap
The European House - Ambrosetti di breakthrough tecnologici, come
la fusione magnetica, tecnologia che potrebbe rivoluzionare il
mondo dell'energia garantendo un futuro so stenibile, pulito e
prospero. A tal fine, Eni sta contribuendo in maniera sostanziale
al suo sviluppo anche partecipando come maggior azionista in
Commonwealth Fusion Systems (CFS), società spin-out del MIT, che
prevede la costruzione di un primo impianto dimostrativo entro il
2025 e di un primo industriale nel prossimo decennio".
"Sento inoltre fondamentale ed imprescindibile la necessità di
instaura re un dialogo franco e continuo tra istituzioni,
cittadini, imprese ed enti di ricerca - conclude Descalzi -:
abbiamo necessità di confrontarci su basi oggettive, selezio nare
le migliori opzioni per i diversi contesti e poi procedere
celermente all'implementazione delle soluzioni indentificate. Ne va
non solo della nostra capacità di preservare il clima, ma anche
della nostra competitività come sistema industriale, della capacità
di generare occupazione di qualità e, in ultima istanza, della
coesione delle nostre comunità".
gug
guglielmo.valia@mfdowjones.it
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February 07, 2023 10:00 ET (15:00 GMT)
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