Mentre il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, lotta
per la sopravvivenza politica, la minaccia più immediata per lui
emerge dal suo stesso partito, il Likud, che vede l'ascesa di un
rivale politico più giovane che sta tentando di destituire il
presidente dal suo ruolo di capo del partito.
La possibilità di una deposizione potrebbe porre fine a mesi di
dispute dopo che due successivi turni elettorali hanno dato vita a
uno stallo politico, in cui né Netanyahu né il rivale
dell'opposizione, Benny Gantz, sono riusciti a dar vita a un
Governo di coalizione. L'impasse ha provocato una crisi interna al
partito conservatore, il Likud, mettendo in discussione la gestione
e leadership da parte del primo ministro per la prima volta.
L'uomo che sta tentando di destituire Benjamin Netanyahu è
Gideon Saar, ex ministro degli Interni e dell'Educazione, a lungo
considerato figura di spicco di una generazione emergente di
politici.
Nel fine settimana Saar ha rotto le fila del partito e ha
lanciato una sfida al primo ministro, una mossa audace se si
considera l'esperienza politica e il duraturo supporto di cui gode
tuttora Netanyahu nel Paese.
Saar ha fatto appello ai membri del partito stanchi degli
scandali e del calvario giudiziario che ha colpito il leader del
Likud, accusato la scorsa settimana di corruzione, frode e abuso
d'ufficio, che, tuttavia, respinge.
Le trattative tra il Likud e il partito Blu e Bianco di Gantz
sono più volte fallite. Gantz si rifiuta di presiedere un Governo
in coalizione con un leader oggetto di un processo. Netanyahu, da
parte sua, non accetta di farsi da parte dal ruolo di primo
ministro, un incarico che può continuare a servire anche se
incriminato. La posizione di primo ministro rafforza la sua difesa
nel caso.
Per Saar e i suoi sostenitori, dare una scossa al Likud è il
modo più semplice per superare la situazione di stallo. Per questo
motivo, premono affinché vengano indette le primarie per la guida
del partito prima dello scadere del termine dell'11 dicembre,
quando una maggioranza di 120 membri del Knesset, il parlamento
israeliano, dovrà fare il nome di un candidato. Saar ha detto che
il cambio ai vertici potrebbe scongiurare la possibilità di
arrivare in meno di un anno a un terzo turno elettorale, che
probabilmente si terrebbe a marzo, e che rappresenta la migliore
occasione per il Likud di restare al potere.
"Netanyahu non sarà in grado di dar vita a un esecutivo anche se
si dovesse tenere il terzo, il quarto o il quinto appuntamento
elettorale", ha dichiarato ieri Saar in un'intervista radio.
Il rivale di Netanyahu ha comunicato che il partito conservatore
israeliano ha raggiunto un'intesa per un voto sulla leadership
nelle prossime sei settimane ma che questo non si terrà
necessariamente entro quel termine, quando il Knesset dovrà
decidere sul nuovo leader. Il voto del Likud dovrebbe arrivare
nelle prossime settimane ma molti membri del partito ritengono che
è altamente improbabile che si tenga prima dell'11 dicembre in
parte per l'opposizione di Netanyauh a quella tabella di marcia.
"E' difficile o quasi impossibile", ha chiarito il ministro del
Likud, Ze'ev Elkin, durante un'intervista ieri.
Il partito conservatore israeliano ha indetto l'ultima volta un
voto sulla sua leadership nel 2014, quando Netanyahu vinse
nettamente con il 75% delle preferenze. Gli analisti politici
dicono che Saar gode di popolarità tra i 130.000 membri del Likud
che voteranno alle primarie e potrebbe, dunque, porre una sfida
ardua.
Saar è stato eletto per la prima volta al Knesset nel 2003 ed è
stato subito considerato come un astro nascente della politica
israeliana. Quest'anno è stato rieletto come membro del parlamento
dopo essersi preso una pausa dalla politica di tre anni,
soprattutto dovuta alle tensioni con il primo ministro, il quale ha
tentato di far approvare una misura tesa a impedire a chi non è a
capo del partito di porsi alla guida di un Governo, una mossa
interpretata come tesa a bloccare l'ascesa di Saar.
Il giovane rivale conservatore ha posizioni politiche che si
collocano a destra rispetto a quelle di Netanyahu e ha dichiarato
di voler procedere immediatamente a estendere la sovranità dello
Stato d'Israele ai territori della West Bank. Inoltre, si è detto
pronto ad annettere la Valle giordana prima di guardare ad altre
aree.
I sostenitori di Saar ritengono che, sebbene Netanyahu sia un
leader capace, egli sia stato troppo a lungo al potere e che Saar
sia il migliore esponente della nuova generazione politica in grado
di prendere le redini del partito.
"Netanyahu, nonostante le sua ottime capacità, non si trova
nella posizione di formare un Governo in questo momento", ha detto
il capo del Likud della città di Netanya, Alon Elroy, il quale ha
detto di essere un attivista del partito sin dagli anni '70 e che
Saar gli ricorda come era il partito a suoi tempi, cioè un
movimento nazionalista e conservatore.
Saar, tuttavia, deve affrontare una dura lotta per riuscire a
rovesciare Netanyahu, il quale rimane tuttora popolare nel Likud e
nel resto della popolazione. "Quello che Saar sta mettendo in atto
nei confronti del primo ministro è un colpo di Stato", ha detto un
cittadino di Tel Aviv, aggiungendo che "gli israeliani piangeranno
per generazioni se si libereranno di un leader come lui in questo
modo".
Il partito è notoriamente fedele ai suoi leader. Infatti, dalla
fondazione di Israele nel 1948, ne ha avuti soltanto 4 e nessuno è
mai stato destituito. Netanyahu è ampiamente riuscito a mantenere
la sua popolarità tra i suoi sostenitori e li ha convinti che le
indagini di corruzione nei suoi confronti sono parte di un
complotto contro di lui.
fux
(END) Dow Jones Newswires
November 26, 2019 07:17 ET (12:17 GMT)
Copyright (c) 2019 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Fila (BIT:FILA)
Storico
Da Apr 2024 a Mag 2024
Grafico Azioni Fila (BIT:FILA)
Storico
Da Mag 2023 a Mag 2024