Il progetto per la valorizzazione della divisione Libri di
Mondadori è entrato nel vivo. Dopo la decisione, maturata sul
finire dello scorso anno da parte della casa editrice di Segrate di
procedere allo spinoff delle attività nel business, ora si è
passati alle vie di fatto con la definizione del valore del ramo
d'azienda e l'individuazione del range da assegnare al valore
d'impresa, nel caso in cui la newco Mondadori Libri dovesse finire
sul mercato.
Dalla perizia firmata lo scorso 25 novembre da Andrea Amaduzzi,
scrive MF, emerge che a fronte di un valore del ramo d'azienda "non
inferiore ai 308 milioni", calcolato usando il metodo misto
patrimoniale e reddituale, l'enterprise value di Mondadori Libri è
nettamente superiore. Dai calcoli, infatti, emerge che la
valutazione ai fini di una potenziale valorizzazione sul mercato
della divisione dovrebbe avvenire a un multiplo Ev/ebitda compreso
tra 8 e 10 volte. E se si prende a riferimento l'ebitda stimato per
il 2014 per l'intero perimetro della nuova società, ossia 46,9
milioni, emerge in definitiva che la newco ha un valore complessivo
oscillante tra 377 e 471 milioni.
Inoltre, dal documento di 90 pagine redatto dal perito
incaricato da Mondadori emergono anche i valori commerciali della
nascente controllata di Segrate. Il giro d'affari aggregato delle
singole case editrici controllate e partecipate è stimato in 431
milioni per quest'anno a fronte appunto di un mol di 47 milioni e
un risultato operativo di 46 milioni. Mentre dalle stime del
business plan 2014-2016, utilizzato come base per il calcolo del
valore della Mondadori Libri, emerge che tra due anni il fatturato
complessivo sarà di 448,3 milioni con un ebitda di 57,5 milioni e
un ebit di 56,8 milioni. A questo punto, quindi, si attende solo la
formalizzazione della nascita della newco e i successivi passi in
vista del consolidamento del mercato editoriale italiano. Di cui
Segrate sarà il pivot.
red/lab