L'Espresso: Agcom valuta con rigore fusione Stampa-Repubblica
14 Giugno 2016 - 3:31PM
MF Dow Jones (Italiano)
"Noi ci accingeremo a valutare con rigore la fusione tra
"Stampa" e "Gruppo Espresso", così come nelle settimane
passate
l'Antitrust ha esaminato, e condizionato all'adozione di
determinate
misure, l'operazione Mondadori-Rizzoli nel settore
librario".
Lo ha detto il presidente dell'Autorita' di garanzie nelle
comunicazioni, Angelo M. Cardani, nell'intervista pubblicata sul
numero di
giugno del trimestrale Nuova Antologia, in merito all'annunciata
fusione
tra "Repubblica" e "Stampa" che testimonia la "volontà di non
stare
fermi".
Secondo Cardani, "bisogna guardare con attenzione, ma mai con
sospetto
ai processi di concentrazione. Rispondono a logiche economiche e
di
mercato in un contesto planetario sempre più globalizzato, dove
la
dimensione e le economie di scala sono funzione di ricerca di
efficienza e
razionalizzazione. Ciò è tanto più vero in quei mercati, come il
comparto
editoriale, che soffrono di un perdurante stato di crisi di
ricavi e di
vendite, ed in cui operano imprese di cui è in discussione la
stessa
sopravvivenza nel medio periodo", ha spiegato. "Naturalmente i
mercati
della comunicazione non sono mercati come gli altri. La
rivoluzione
digitale Vendere giornali o produrre televisione non è la stessa
cosa che
commercializzare abiti o cosmetici. Se entrano in gioco
principi
costituzionali come il pluralismo dell'informazione, è chiaro
che le
cautele del regolatore si moltiplicano".
D'altra parte, ha proseguito, "il nostro ordinamento ha molti
strumenti
per intervenire sulle concentrazioni lesive del pluralismo o
della
concorrenza. Non sempre sono strumenti adeguati a un sistema in
continua e
tumultuosa trasformazione", ha lamentato il presidente
dell'Agcom che da
tempo ha segnalato a Governo e Parlamento "l'esigenza di
intervenire sul
presidio contro le concentrazioni stabilito da una legge del
1981 nel
settore dell'editoria quotidiana, ancorato ad un parametro
obsoleto ed
inefficace, quale quello delle tirature. Ma nel complesso - ha
assicurato
Cardani - abbiamo i mezzi per vigilare ed intervenire con
tempestività ed
efficacia. Il punto è di avere un soggetto pubblico, portatore e
garante
di interessi generali, in grado di valutare gli effetti di
quelle
concentrazioni sotto i diversi possibili profili (rischi per
la
concorrenza, rischi per il pluralismo), e di adottare le misure
necessarie
a scongiurare tali rischi. In Italia questo presidio è
assicurato - sulla
base delle rispettive competenze - dall'Autorità
garante per la concorrenza e il mercato e dall'Agcom", ha
concluso.
pev
(END) Dow Jones Newswires
June 14, 2016 09:16 ET (13:16 GMT)
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