"Autostrade per l'Italia non demolirà il ponte Morandi. Si limiterà a portare via soltanto le macerie. La demolizione sarà soltanto la partenza di un percorso che si completerà con la ricostruzione. Parteciperanno tante imprese pubbliche e private, ma non Autostrade per l'Italia". Lo dice il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, a Bruno Vespa per il libro 'Rivoluzione' in uscita il 7 novembre da Rai Eri Mondadori.

Quanto al fatto che in tutto il mondo chi fa danni paga e ripristina, "Autostrade -spiega il ministro- pagherà fino all'ultimo centesimo. Ma non riuscirei a guardarmi allo specchio se facessimo tornare su quel ponte chi con la sua trascuratezza ha provocato la tragedia. Io spero che il nuovo ponte sia pronto entro il 2019. Ricorsi? Spero che Aspi abbia la dignità di evitarli. In ogni caso li perderebbe".

Alla domanda se il governo pensa di revocare ad Autostrade per l'Italia la concessione di tutta la rete, "i tecnici -conclude Toninelli- stanno lavorando e aspettiamo le loro valutazioni, anche di tipo processuale. Se vuole un giudizio politico, posso dirle che la relazione della commissione d'inchiesta che ho costituito in agosto ha riferito che i livelli di controllo di sicurezza sui tremila chilometri gestiti da Aspi (Autostrade per l'Italia) è uguale dappertutto, ponte di Genova compreso. Un dato scandaloso. Aspi affermò che la documentazione tecnica per la verifica della sicurezza del ponte Morandi era stata consegnata. Non è mai stata consegnata e credo che non esista".

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October 30, 2018 07:26 ET (11:26 GMT)

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