Seduta positiva per l'azionario europeo, dopo le forti perdite
di lunedì e il consolidamento di ieri. Il Ftse Mib, dopo gran parte
della seduta in forte rialzo, ha rallentato i guadagni in scia ai
movimenti di Wall Street, chiudendo con un +0,18% a 18.929 punti,
in linea con le principali piazze europee.
Sullo sfondo, tuttavia, restano le preoccupazioni legate
all'aumento dei contagi da coronavirus, in particolare in Europa,
dove si è tornati a temere un nuovo lockdown in diversi Paesi. Oggi
in Italia sono 1.640 i nuovi casi di coronavirus, 20 i decessi.
Nel frattempo, Wall Street, dopo un avvio sopra la parità, ha
virato in negativo, penalizzata nuovamente dai titoli tech (Dow
Jones -0,28%, Nasdaq Composite -0,78%), in attesa dell'audizione
del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.
Sul fronte dei dati macro, l'indice Pmi composito dell'Eurozona
preliminare di settembre, elaborato da Ihs Markit, si è attestato a
50,1 punti, in calo rispetto ai 51,9 di agosto e sotto le stime del
consenso a 51,7 punti.
L'indice preliminare relativo al settore dei servizi si è
invece
attestato a 47,6 punti, in discesa rispetto ai 50,5 del mese
precedente
(51 punti il consenso). Quello manifatturiero è salito a 53,7
punti dai
51,7 precedenti (51,9 punti il consenso).
Nel Regno Unito, invece, il Pmi manifatturiero, nella lettura
preliminare di settembre, si è attestato a 54,3 punti, al di sotto
dei 55,2 di agosto, ma al di sopra del consenso degli economisti a
quota 54.
Quanto agli Stati Uniti, il Pmi manifatturiero, nella lettura
preliminare di settembre, si è attestato a 53,5 punti. Il dato è in
salita rispetto ai 53,1 punti di agosto ed è, precisano gli
economisti di Ihs Markit, sui massimi da 20 mesi.
Il Pmi servizi americano, invece, nella lettura preliminare
di
settembre, si è attestato a 54,6 punti. In questo caso il dato è
in calo
rispetto ai 55 punti di agosto e, precisano gli economisti di
Ihs Markit,
è sui minimi da due mesi.
Nel frattempo, in attesa di Powell, il vice presidente della
Fed, Richard Clarida, in un'intervista, ha affermato che
"l'economia statunitense ha registrato un forte rimbalzo
quest'estate, ma serve una maggiore spesa pubblica per attutire
quella che rimane una recessione molto profonda per alcune parti
dell'economia".
A piazza Affari, in evidenza Atlantia (+3,02%). "E' noto lo
stato di avanzamento dell'attuazione di una proposta transattiva
fatta da Aspi e da Atlantia il 14 luglio al Consiglio dei ministri.
Lo stato di avanzamento per il fronte concessorio prevede che il 2
settembre noi abbiamo inviato ad Aspi una proposta di atto
transattivo derivante da quanto scritto dalla stessa Aspi nella
lettera inviata al Cdm. Stiamo valutando il Pef", ha affermato la
ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De
Micheli.
In deciso rialzo Snam (+3,12% a 4,36 euro), promossa da Goldman
Sachs a buy da sell, con un prezzo obiettivo che sale da 4,25 a 5
euro. Seguono Enel (+1,9%), Terna (+0,99%) e Hera (+0,37%).
Da segnalare Diasorin (+0,18%), che ha esteso l'attuale joint
venture con FuYuan al Governo del distretto di Baoshan (Shanghai),
due entitá governative cinesi, con l'obiettivo di investire per
l'apertura del primo sito di produzione e ricerca del Gruppo in
territorio cinese, a Shanghai.
In calo il settore bancario, con lo spread Btp/Bund che ha
chiuso poco mosso a 135 punti base: Banco Bpm -3,76%, Unicredit
-3,14%, Bper -2,97%, Intesa Sanpaolo -1,8%, Mediobanca -0,42%.
Tra le mid cap, ha brillato Ovs (+9,35% a 0,93 euro), dopo la
pubblicazione di conti migliori delle attese degli analisti. Kepler
Cheuvreux, ad esempio, ha confermato la raccomandazione buy e il
prezzo obiettivo a 1,3 euro sul titolo, citando l'outlook
"incoraggiante".
Segue Danieli (+3,37%), dopo che l'azienda ha finalizzato la
vendita di una linea di trattamento termico per laminati a Oskol
Electrometallurgical Plant (OEMK), azienda siderurgica russa parte
di Metalloinvest.
Da notare Wiit (+8,92% a 177 euro), promossa da Intesa Sanpaolo
da add a buy, con Tp che passa da 148,6 a 200 euro.
Sull'Aim, in luce Relatech (+8,46%), che ha chiuso il primo
semestre con un utile netto adjusted di 1,60 mln euro, in crescita
del 48% rispetto ai 1,08 mln registrati nello stesso periodo del
2019.
cm
(END) Dow Jones Newswires
September 23, 2020 11:48 ET (15:48 GMT)
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