Tlc: rete unica, i tempi si allungano (MF)
28 Settembre 2022 - 9:49AM
MF Dow Jones (Italiano)
A metà settembre sembrava che fosse tutto pronto per l'offerta
di Open Fiber su NetCo. Oggi invece la sensazione è che
l'operazione potrebbe diventare una telenovela invernale e non
perché il progetto non abbia senso industriale o perché ci siano
problemi rilevanti. Di fatto, l'offerta che molti si aspettavano
sarebbe arrivata entro il 30 settembre probabilmente finirà sulla
scrivania dei vertici di Telecom Italia più in là nel tempo.
Quanto? Difficile dirlo con certezza.
Le tempistiche, scrive Milano Finanza, dipenderanno da alcune
variabili tecniche e da altre politiche. Le uniche date inserite
all'interno del memorandum of understanding sono quelle del 31
agosto e del 30 ottobre.
La prima, come noto, è stata disattesa anche per una sorta di
sensibilità istituzionale, visto che avrebbe implicato avviare una
trattativa sul finire della campagna elettorale in vista delle
elezioni del 25 settembre. Adesso le elezioni ci sono state e
l'esito è stato anche abbastanza netto con la vittoria del
Centrodestra trainato da Fratelli d'Italia che ha conquistato la
palma di primo partito d'Italia.
Dunque tutto pronto per l'offerta? In parte. Oggi si dovrebbe
tenere un cda di Cassa Depositi e Prestiti che tra i punti
all'ordine del giorno avrà anche la questione NetCo. Ma per la
non-binding offer ci sarà comunque da aspettare. L'iter procedurale
affinché Open Fiber possa inviare la proposta prevede infatti che
entrambi gli azionisti della società diano il via libera
all'operazione. Oltre a Cdp, che possiede il 60% della società
guidata da Mario Rossetti, c'è anche Macquarie che detiene il
restante 40%. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza il fondo
australiano dovrebbe tenere un comitato sull'offerta la prossima
settimana e già solo questo aspetto comporterà più tempo per
l'invio della proposta. Oltre a questi aspetti tecnici ci sono poi
tutte le valutazioni e le sensibilità politiche che potrebbero
portare alla scelta di inviare l'offerta solo una volta che sarà
composto il nuovo governo, capendo quindi chi siederà ad esempio al
ministero dell'Economia, ma anche se i piani dell'esecutivo
continueranno a prevedere l'operazione della rete unica così come
era stata immaginata mesi fa. Non è un mistero, ad esempio, che il
mercato ora aspetti di capire se FdI procederà con il progetto
alternativo che prevedeva l'acquisto di Tim da parte di Cdp e il
successivo spezzatino con la separazione della rete. Una scommessa
che sta sostenendo il titolo che anche ieri ha chiuso in rialzo del
3,41% a quota 0,191 euro. Insomma, l'allungamento dei tempi è quasi
scontato, ma capire quando arriverà la proposta è ancora complesso.
Il tutto ricordando poi che quella che arriverà al cda di Tim sarà
un'offerta non vincolante, primo passo per capire se effettivamente
ci sarà margine per una trattativa.
Ieri intanto Tim ha comunicato che il consigliere indipendente
Luca de Meo ha rassegnato le dimissioni dall'incarico con effetto a
partire dal termine della riunione del cda convocata per domani. De
Meo ha espresso il «sincero dispiacere per questa decisione,
motivata dall'impegno diretto che deve ora dedicare alla profonda
trasformazione di Renault Group, impegno che non gli consentirebbe
di contribuire in modo adeguato alle sfide che Tim sta
affrontando».
alu
fine
MF-DJ NEWS
2809:32 set 2022
(END) Dow Jones Newswires
September 28, 2022 03:34 ET (07:34 GMT)
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