F.Cariplo: grandi elettori al voto (MF)
08 Dicembre 2022 - 9:59AM
MF Dow Jones (Italiano)
Entra nel vivo il rinnovo del vertice di Cariplo, la maggiore
fondazione di origine bancaria italiana oltre che il secondo
azionista storico di Intesa Sanpaolo. In vista della scadenza dei
due board (la commissione centrale di beneficenza e il consiglio di
amministrazione) prevista per la primavera 2023, a breve
arriveranno le candidature dei grandi elettori.
Quest'anno infatti, scrive MF-Milano Finanza, le terne degli
enti locali potrebbero essere depositate in anticipo rispetto al
termine ultimo del 31 dicembre. A muoversi, come previsto dallo
statuto, saranno la Regione Lombardia, le Province e la Città
Metropolitana di Milano. Si tratterà insomma del primo passaggio
del processo che entro la fine di aprile porterà alla nomina del
nuovo vertice e soprattutto del nuovo presidente.
Dopo l'arrivo di queste prime candidature Cariplo dovrà
raccogliere le designazioni degli altri grandi elettori (società
civile e terzo settore), mentre da gennaio entrerà nel vivo il
lavoro della Commissione Statuto e Regolamenti che selezionerà un
nome da ogni terna.
Gli occhi sono puntati sulla poltrona del presidente. Giovanni
Fosti (che nel 2019 ha raccolto il testimone di Giuseppe Guzzetti)
dovrà infatti lasciare l'incarico in base alle disposizioni del
protocollo Acri-Mef.
Chi proporrà il nome del successore? Gli occhi sono puntati
sulla terna che sarà presentata dalla Città di Milano (guidata dal
sindaco Giuseppe Sala) da cui tre anni fa era stato estratto il
nome di Fosti. Non solo; lo statuto della fondazione prevede che il
presidente possa cooptare dall'esterno cinque amministratori nella
nuova commissione, il che lascerebbe a Fosti lo spazio per
designare un possibile successore nel caso in cui le candidature
espresse dagli enti non avessero lo standing auspicato.
La partita si intreccerà poi con le nuove geografie del mondo
politico lombardo e nazionale. Oggi più che in passato, si fa
notare, il centrodestra ha il peso specifico per contare nel nuovo
vertice di via Manin e in tal senso qualche decisione sta già
maturando. Sul dossier sono al lavoro soprattutto le segreterie
locali dei partiti che per la presidenza hanno l'ambizione di
individuare nomi distanti dall'attuale vertice.
Restano poi in piedi le ipotesi emerse finora, anche se nessuna
sembra aver preso davvero quota. Il presidente di Banco Bpm Massimo
Tononi non ha per esempio ancora sciolto la riserva sul proprio
futuro in piazza Meda (dove lo vorrebbero per un nuovo mandato
diversi azionisti di peso), mentre il numero uno di Cdp Giovanni
Gorno Tempini potrebbe ritenere più opportuno continuare a
presidiare lo snodo strategico di via Goito. Quanto a Paolo Grandi,
è difficile dire se questa volta l'attuale chief governance officer
di Intesa Sanpaolo lascerà Ca' de Sass dove pure il suo contributo
continua a essere prezioso per il ceo Carlo Messina.
I primi mesi del 2023 saranno caldi anche per il rinnovo della
Crt di Torino. Qui, oltre all'uscente Giovanni Quaglia, per la
presidenza sarebbero in corsa la manager Maura Leddi e l'attuale
presidente di Prelios Fabrizio Palenzona, il cui nome in ambienti
torinesi ha iniziato a circolare anche per la successione a
Francesco Profumo alla guida dell'Acri.
red
fine
MF-DJ NEWS
0809:43 dic 2022
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December 08, 2022 03:44 ET (08:44 GMT)
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