Banco Bpm: polizze ai supplementari (MF)
08 Novembre 2022 - 8:50AM
MF Dow Jones (Italiano)
Fumata grigia sulla partnership assicurativa di Banco Bpm, dove
però Axa avrebbe messo sul piatto un prezzo upfront molto vicino ai
300 milioni.
Dopo quasi sei mesi di discussioni, per oggi (giorno di
presentazione dei risultati dei nove mesi) il mercato si attendeva
una decisione da parte del gruppo di piazza Meda. La partita,
scrive MF-Milano Finanza, andrà però ai tempi supplementari e un
annuncio non dovrebbe arrivare prima della fine del mese.
La partita si è aperta nella primavera scorsa quando le polizze
del Banco (affiancato dagli advisor Citi, Lazard e Kpmg) sono
finite nel mirino di diversi gruppi italiani ed esteri. Offerte non
vincolanti sono state presentate dal Crédit Agricole (seguito da Jp
Morgan), da Axa (Equita) e da Generali e da maggio è stato
allestito un vero e proprio processo competitivo. Il perimetro
dell'operazione è stato inoltre ridefinito nel corso dell'estate
quando il Banco ha annunciato di voler cedere soltanto il ramo
danni e non l'intero pacchetto delle attività bancassicurative.
Peraltro, durante la prima fase del processo competitivo piazza
Meda aveva ricevuto proposte molto diverse sia come perimetro che
come accordo commerciale, una situazione che ha reso molto
complessa una comparazione e che ha richiesto un'armonizzazione
delle offerte soprattutto in termini di business plan e earn
out.
Con l'ultimo giro di offerte a ottobre, la corsa tra i
pretendenti si è ridotta a una sfida tutta francese tra Credit
Agricole e Axa. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, la
principale differenza tra le due proposte andrebbe ricercata nel
prezzo upfront più alto messo sul tavolo da Axa. Negli ultimi mesi
il gruppo assicurativo guidato dal ceo Thomas Buberl si sta del
resto rivelando molto intraprendente sul mercato italiano. Oltre
alla partita Banco Bpm, infatti c'è stato l'investimento
nell'aumento di capitale del partner Montepaschi, di cui è stato
anchor investor con una fiche da 200 milioni.
Tornando alla gara milanese, la partita si intreccia con i
futuri assetti proprietari del Banco. A sei mesi di distanza dal
rinnovo del board, oggi il Credit Agricole è primo azionista
dell'istituto al 9,2%. Se finanziarie suggeriscono che la banque
verte non compirà per ora altri passi nel capitale di piazza Meda,
nel medio-lungo termine l'alleanza ha discrete probabilità di
sfociare in un'integrazione. Quanto ad Axa c'è chi ritiene che,
vincendo la gara per le polizze, la compagnia francese renderebbe
ancora più concreta l'ipotesi di una fusione tra il Banco e Mps,
una volta che verrà riavviato il percorso di privatizzazione
dell'istituto senese.
Per oggi intanto sono attesi i risultati dei nove mesi del
Banco. Come per gli altri gruppi commerciali, gli analisti
finanziari si aspettano un effetto positivo del rialzo dei tassi
sul margine di interesse, un'asset quality del tutto sotto
controllo e qualche indicazione sulle guidance di fine anno.
red
fine
MF-DJ NEWS
0808:34 nov 2022
(END) Dow Jones Newswires
November 08, 2022 02:35 ET (07:35 GMT)
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