Tim: riorganizzazione all'esame del cda, su rete nodo prezzo (Sole)
06 Luglio 2022 - 9:45AM
MF Dow Jones (Italiano)
La notizia buona è che per un accordo fra Dazn e Tim i tempi
sembrerebbero essere maturi. Condizionale d'obbligo ed esito da non
dare per scontato. Certo è che arrivati a questo punto, per
l'intesa (o la mancata intesa) non si dovrebbe attendere oltre
questi giorni cruciali in casa Tim e legati alla presentazione del
nuovo piano industriale attesa domani in occasione del Capital
Markets Day.
Secondo quanto ricostruito dal Sole 24 ore, ad addensarsi sempre
di più sono invece le nubi sull'asse Cdp-Vivendi. Quello delle
valutazioni sull'asset rete da separare e rivendere (a una cordata
con Cdp capofila) resta un nodo. Che in fondo rischia di porre una
seria ipoteca, se non proprio di far saltare, un'operazione - vale
a dire la rete unica unendo gli asset di Tim e Open Fiber - che
comunque ha avuto un endorsement da parte del Governo e sulla quale
si sta lavorando sulla base di un memorandum of understanding che
prevede un'offerta da presentare entro la fine di luglio.
Al momento, i margini negoziali per far scendere Vivendi (primo
azionista Tim con il 23,8%) dalla valutazione, emersa da notizie
trapelate nei giorni scorsi, di 31 miliardi incluso il debito di
dieci miliardi sarebbero bassi se non inesistenti. Il dato, però, a
quanto si apprende, sarebbe molto distante dall'ordine di grandezza
su cui starebbero ragionando i "compratori", ovvero i futuri
azionisti della Rete Unica: Cdp, Kkr e Macquaire. Così come quei 31
miliardi sarebbero disallineati rispetto alle valutazioni di
mercato, con le case d'affari che fissano un range tra i 17
miliardi e i 21 miliardi per la società della rete.
Tutti temi al centro del cda Tim di oggi che avrà all'ordine del
giorno la riorganizzazione del business, con la divisione tra la
NetCo e la ServCo, nuove strategie e, quindi, un punto sul tema
della realizzazione della rete unica. Un cda non di routine, ma che
anzi segnerà una svolta nella vita dell'azienda dando il via alla
declinazione pratica della riorganizzazione dei business già
annunciata nei mesi scorsi. Da una parte ci sarà la NetCo e
dall'altra una ServCo che avrà tre gambe: il consumer, l'enterprise
(la cosiddetta TopCo che riunirà Noovle, Telsy e Olivetti) e Tim
Brasil.
Tutto questo mentre nei giorni scorsi sono anche cominciate a
circolare le indiscrezioni sui numeri degli addetti che saranno
distribuiti nei vari business: circa 20mila dei dipendenti italiani
andranno sulla rete, l'altra metà nella ServCo (divisi 15mila per
il consumer e il resto nella TopCo). Il cda di oggi darà anche il
suo ok, da giorni ormai dato per scontato, al pareggio dell'offerta
per il Psn (il cloud della Pa) presentata dal tandem Fastweb-Aruba,
che permetterebbe a Tim di portare a casa la partita.
vs
fine
MF-DJ NEWS
0609:29 lug 2022
(END) Dow Jones Newswires
July 06, 2022 03:30 ET (07:30 GMT)
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