L'Unione europea non riaprirà i negoziati sull'accordo raggiunto con il Regno Unito, sulle condizioni di uscita del Paese dal blocco europeo. Lo ha affermato il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, aggiungendo che il primo ministro britannico, Theresa May, dovrà affrontare un duro lavoro per "addolcire" l'accordo e ottenere un debole supporto in Parlamento.

In seguito alla decisione di posticipare il voto parlamentare sull'accordo di Brexit, originariamente previsto per martedì, la premier britannica è oggi in visita in tre capitali europee, nel tentativo di trovare una soluzione riguardo, soprattutto, alla questione del backstop nordirlandese. Martin Callanan, ministro britannico per la Brexit, ha affermato che il Regno Unito vuole "ulteriori rassicurazioni legali" sul fatto che non sarà "permanentemente intrappolato nel blocco irlandese".

Juncker, parlando ai parlamentari europei a Strasburgo, ha affermato a riguardo che non si può attuare un'eliminazione o un indebolimento del backstop. "Le garanzie del backstop sono necessarie per la coerenza di quanto concordato in Gran Bretagna. L'Irlanda non sarà mai lasciata sola". Infine ha aggiunto che l'Europa potrebbe offrire ulteriori chiarimenti per "addolcire" l'accordo per la Gran Bretagna.

May ha incontrato il primo ministro olandese, Mark Rutte, questa mattina e si recherà nelle prossime ore a Berlino per incontrare la cancelliera tedesca Angela Merkel. In serata incontrerà inoltre il presidente della Commissione europea, Juncker, a Bruxelles e altri alti funzionari dell'Ue.

Mentre il presidente francese Emmanuel Macron ha mantenuto una linea sempre più dura durante i colloqui, l'Olanda, da tempo allineata con la Gran Bretagna sugli affari europei, ha riconosciuto che una Brexit senza accordo potrebbe avere un impatto pesante sul Paese e subire un concreto danno economico.

May ha ripetutamente cercato di conquistare il favore della cancelliera Merkel, nonostante questa abbia ripetutamente deluso le speranze britanniche in passato. Il ministro tedesco per l'Europa, Michael Roth, ha indicato che probabilmente succederà di nuovo, "al momento mi manca l'immaginazione per capire cosa potremmo cambiare", ha affermato.

Altri leader europei sono desiderosi di chiudere la questione Brexit il più presto possibile e concentrarsi sulle tante altre crisi che affliggono il blocco europeo. A Bruxelles, i funzionari e diplomatici europei avvertono che in questo momento di crisi, i partner europei del Regno Unito hanno ancora meno spazio politico per offrire sostanziali concessioni al Regno Unito.

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December 11, 2018 08:21 ET (13:21 GMT)

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