Finanza: shadow banking a 45.500 mld (MF)
22 Ottobre 2020 - 8:27AM
MF Dow Jones (Italiano)
Il peso dello shadow banking ha continuato a crescere in
Europa anche nel 2019, arrivando a 45.500 miliardi, il 6,7% in
più
rispetto all'anno prima, soprattutto per l'aumento del valore
degli asset
detenuti dai fondi di investimento.
È quanto emerge dal rapporto pubblicato ieri dall'Esrb,
l'autorità
europea per i rischi sistemici presieduta dal numero uno della
Bce
Christine Lagarde. Il settore non bancario ha così raggiunto il
40% del
comparto finanziario europeo, in lieve aumento rispetto al 2018.
I sei
Paesi europei con gli operatori non bancari più sviluppati
sono
Lussemburgo, Regno Unito, Olanda, Irlanda, Germania e Francia,
che nel
complesso raggiungono l'80% della cifra totale. L'Italia è tra
gli Stati
con la maggiore presenza nel comparto immobiliare e in quello
delle
cartolarizzazioni.
Il valore complessivo del settore, che riguarda gli asset in
gestione
dei fondi (inclusi hedge, private equity e Etf) e anche quelli
di società
finanziarie non bancarie e di veicoli per le cartolarizzazioni,
indica le
dimensioni del comparto ma non necessariamente i rischi. Su
questi ultimi
l'Esrb ha svolto un'analisi includendo anche le prime
indicazioni sulla
crisi del Covid. Lo shadow banking è fondamentale per
diversificare le
fonti di finanziamento delle imprese, ma nello stesso tempo può
portare
nuovi pericoli nel settore finanziario, considerando anche la
minore
regolamentazione rispetto agli istituti di credito.
Per quanto riguarda le vulnerabili strutturali del comparto,
presenti
già prima della pandemia, l'Esrb ha indicato l'assunzione di
rischi, il
rischio di liquidità, l'incertezza sui prezzi associati alla
leva di
alcuni fondi, l'interconnessione e il rischio di contagio (tra
settori e
tra Paesi), i rischi legati all'utilizzo di derivati e alle
operazioni di
finanziamento tramite titoli. A questi nodi, tuttavia, si sono
aggiunti
rischi ciclici come la forte contrazione economica,
l'aumento
dell'indebitamento e del rischio di credito (associato anche a
una nuova
ondata di downgrade), l'aumento degli asset con rendimenti
negativi, la
minore liquidità e l'accresciuta volatilità.
fch
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October 22, 2020 02:12 ET (06:12 GMT)
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