Superbonus: Cna Lombardia, mossa suicida cambiare regole in corso d'opera
26 Gennaio 2022 - 7:06PM
MF Dow Jones (Italiano)
"Comprendiamo le ragioni del Governo, ma non l'entrata a gamba
tesa delle ultime previsioni normative sui Bonus Fiscali in
Edilizia. Siamo molto preoccupati e in contatto con molti
parlamentari lombardi per segnalare tutto il disappunto dei nostri
operatori, delle imprese e dei professionisti del mondo delle
costruzioni e della filiera degli impianti".
È quanto commenta il Presidente di Cna Lombardia, Giovanni
Bozzini
A suscitare queste reazioni è la disposizione del Governo che
introduce il divieto di "doppia cessione" del credito nel
meccanismo di sconto in fattura dei Bonus Fiscali in Edilizia.
«Si tratta dell'ennesimo mutamento delle regole del gioco in
corso d'opera, a neanche un mese dall'approvazione della Legge di
Bilancio, che avevamo sperato definisse un quadro normativo stabile
nel tempo. Comprendiamo non solo la necessità, ma addirittura
l'urgenza di ridurre ed eliminare ogni spazio per operatori
disonesti, alla luce della denuncia di una mole importante di frodi
fiscali. In questo siamo e saremo sempre dalla parte della
legalità, tuttavia il divieto di "doppia cessione" finirà con
l'azzerare ogni possibilità di ricorrere al bonus fiscale per un
numero elevatissimo di privati ed imprese, azzerando una fetta
importantissima di mercato proprio sull'asset strategico
dell'efficienza energetica e della sostenibilità ambientale, al
centro degli sforzi del PNRR», tiene a precisare il Presidente di
CNA Lombardia.
CNA Lombardia, nel testimoniare il proprio disagio per questo
ulteriore singhiozzo normativo sulla vicenda Bonus Fiscali in
edilizia, ricorda che il sistema casa in Lombardia vede 134 mila
imprese attive di cui 100 mila artigiane, con una crescita degli
occupati del 2% tra il 2019 e il 2020 e una crescita del valore
aggiunto di oltre il 13% tra il 2019 e il 2021: il rischio,
insomma, è di tagliare un processo di crescita e sviluppo.
«A prima vista, il Governo entra a gamba tesa dove sarebbe stato
necessario usare un cesello più raffinato», conclude il Segretario
regionale CNA Lombardia, Stefano Binda. «Anziché mettere fuori
mercato numerosissimi operatori, in molti casi già esposti
finanziariamente per operazioni in via di cantierizzazione, il
Governo avrebbe potuto e potrebbe ancora far tesoro delle banche
dati disponibili all'Agenzia delle Entrate, individuando piuttosto
facilmente i "cedenti" sospetti, come imprese di recentissima
costituzione, senza bilanci consolidati, spesso senza dipendenti.
Il legislatore potrebbe anche imporre alle banche l'utilizzo di una
serie di strumenti di valutazione, filtro e controllo, senza
impedire a monte un elevato numero di operazioni che avrebbe
previsto la doppia cessione. Insomma, c'è anche un tema di
efficienza e razionalizzazione della PA, che ancora una volta
scarica sugli onesti le proprie inefficienze».
lde
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2618:50 gen 2022
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January 26, 2022 12:51 ET (17:51 GMT)
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