Ritorno alle origini. Nel percorso di analisi e valutazione del business calcistico non collegato alla Roma, Dan Friedkin ha messo al centro del progetto la realizzazione dello stadio di proprietà.

Come già riferito da questo giornale il 13 e 29 ottobre scorsi, sul tavolo dell'imprenditore americano c'erano tre opzioni: il piano già definito dalla precedente proprietà targata James Pallotta che fa perno sull'impianto sportivo nell'area di Tor di Valle, un altro terreno a Fiumicino e, infine, la proprietà del costruttore ed editore Francesco Gaetano Caltagirone a Tor Vergata. A questo punto, dopo averne parlato a lungo con i propri consulenti, Friedkin pare abbia deciso di riavviare i contatti con Radovan Vitek, ovvero l'imprenditore ceco che ha definito nelle scorse settimane l'acquisto delle società che facevano riferimento all'immobiliarista Luca Parnasi, ovvero Parsitalia, Capital Dev (divenuta nel frattempo proprietà di Unicredit) ed Eurnova.

Quest'ultima ha in portafoglio l'area di Tor di Valle che comprende non solo la superficie per la costruzione dello stadio giallorosso ma anche i 140mila metri quadrati del business park, il cuore industriale del progetto real estate che più interessa a Vitek. I contatti con l'imprenditore ceco -che nel frattempo ha messo sul piatto 30 milioni per diventare socio di riferimento della quotata Nova Re Siiq, destinata a diventare veicolo per i suoi investimenti in Italia- sono dunque ripresi. Almeno da inizio settimana gli sherpa dei due player internazionali sono al lavoro per trovare la soluzione e per non far saltare l'accordo inizialmente stipulato da Pallotta.

fch

 

(END) Dow Jones Newswires

November 06, 2020 03:29 ET (08:29 GMT)

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