L'adesione degli investitori nel riportare i titoli

prescelti nell'operazione di concambio di ier è stata considerevole.

Lo afferma il Ministero dell'Economia e delle Finanze, puntualizzando

che l'ammontare riacquistato è stato pari a 9,973 miliardi di euro circa a

fronte di una offerta complessiva doppia e pari a oltre 18 miliardi.

L'ammontare complessivamente riacquistato, è stato equamente distribuito

su tutti i titoli coinvolti. Circa l'81% è stato riconsegnato da banche,

il 6% circa da fund manager e la restante quota da hedge fund (circa il

13%). Per quanto riguarda la composizione geografica, circa il 70% è stato

riacquistato da investitori residenti nel Regno Unito, il 17% circa da

investitori domestici, l'11% circa da investitori residenti negli Stati

Uniti e la quota restante da investitori europei.

Per quanto riguarda l'emissione del nuovo Btp a 30 anni, hanno

partecipato all'operazione circa 540 investitori per una domanda

complessiva pari a circa 90 miliardi di euro. Più della metà del

collocamento è stato sottoscritto da fund manager (56,8%), mentre le

banche ne hanno sottoscritto il 20,4%. Gli investitori con un orizzonte di

investimento di lungo periodo hanno acquistato una parte rilevante, pari

al 16,5% (in particolare il 10,2% è stato allocato a banche centrali e

istituzioni governative, mentre il 6,3% è andato a fondi pensione e

assicurazioni). Agli hedge fund è stato allocato il 3,5% dell'ammontare

complessivo. Le imprese non finanziarie hanno partecipato all'emissione

con una quota residuale pari al 2,8% circa.

La distribuzione geografica del nuovo Btp trentennale è stata

estremamente diversificata, con una partecipazione che ha visto il

coinvolgimento di oltre 40 paesi: gli investitori esteri si sono

aggiudicati oltre i due terzi dell'emissione (70,9%), mentre gli

investitori domestici ne hanno sottoscritto il 29,1%. Tra gli investitori

esteri, di rilievo è stata in particolare la quota sottoscritta da

investitori residenti nel Regno Unito (23,7%). Il resto del collocamento è

stato allocato in larga parte in Europa continentale, ed in particolare in

Germania, Austria e Svizzera (16,7%), in Francia (7%), nei Paesi della

penisola iberica (7,1%), nei Paesi Scandinavi (6,6%), e in altri paesi

europei (2,6%). Al di fuori dell'Europa, significativa la partecipazione

di investitori provenienti da Stati Uniti e Canada, che si sono

aggiudicati il 5,1% dell'emissione, mentre una quota residuale pari al

2,1% è stata acquistata da investitori asiatici.

L'operazione è stata condotta come attività di Liability Management

perseguendo contestualmente gli obiettivi di allungamento della vita media

dello stock dei titoli in circolazione, la riduzione del costo del debito

e l'alleggerimento del profilo delle scadenze dei prossimi anni.

L'operazione è stata effettuata tramite la costituzione di un sindacato

composto da Bnp Paribas, Deutsche Bank, Monte dei Paschi di Siena Capital

Services Banca per le Imprese, JP Morgan Securities e Nomura che hanno

partecipato in veste di lead manager, mentre tutti gli altri Specialisti

in titoli di Stato hanno rivestito il ruolo di co-lead manager

dell'operazione.

alb

alberto.chimenti@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

October 23, 2020 10:11 ET (14:11 GMT)

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