Forti guadagni per il listino milanese, con il Ftse Mib che,
dopo avvio in progresso, ha accelerato in scia al newsflow positivo
sul fronte dei vaccini, chiudendo a +2,40% a 22.734 punti, in linea
con le principali piazze europee.
A spingere il sentiment del mercato, già positivo grazie alla
performance dei petroliferi, si è aggiunta la Commissione Europea,
che ha concesso un'autorizzazione condizionata all'immissione in
commercio (Cma) del vaccino contro il Covid-19 sviluppato da
Moderna, che sará il secondo autorizzato nell'Ue.
Questa autorizzazione ha seguito una raccomandazione scientifica
positiva basata su una valutazione approfondita sulla sicurezza,
l'efficacia e la qualitá del vaccino da parte dell'Agenzia europea
per i medicinali (Ema) ed è stata approvata dagli Stati membri.
Sul fronte dei dati macro poi l'indice Pmi composito
dell'Eurozona, nella lettura finale di dicembre, è salito a 49,1
punti dai 45,3 di novembre. Il dato è però al di sotto del
preliminare a quota 49,8 punti.
L'indice finale relativo al settore dei servizi è invece
risalito a 46,4 punti rispetto ai 41,7 punti del mese precedente,
al di sopra però dei 47,3 punti del preliminare.
Entrando nel dettaglio dei singoli Stati, il Pmi servizi
definitivo della Germania di dicembre è salito a 47 punti rispetto
ai 46 di ottobre, al di sotto dei 47,7 punti del preliminare.
L'indice Pmi servizi francese si è attestato a 49,1 punti rispetto
ai 38,8 del mese precedente, sotto il preliminare a 49,2 punti.
Infine a livello italiano, la lettura del Pmi servizi si è
attestata a 39,7 punti dai 39,4 di novembre, deludendo il consenso
degli economisti contattati dal Wall Street Journal a 45 punti.
Per quanto riguarda la Gran Bretagna, il Pmi servizi, nella
lettura finale di dicembre, si è attestato a 49,4 punti,
leggermente al di sotto dei 49,9 del dato preliminare.
Nel frattempo, Wall Street prosegue la seduta sopra la parità,
con i democratici che sembrano a un passo dal conquistare anche il
Senato americano. Il Dow Jones sale dell'1,50%, mentre il Nasdaq
Composite segna +0,22%, penalizzato dalle ipotesi di un
inasprimento della regolamentazione per i Big Tech con
l'Amministrazione Biden.
Il democratico Raphael Warnock, infatti, ha vinto uno dei due
ballottaggi in Georgia, mentre l'altra gara tra il Dem Jon Ossoff e
il repubblicano David Perdue è ancora serrata per annunciare un
vincitore e determinare quindi quale partito che avrá il controllo
del Senato degli Stati Uniti.
Tuttavia, i funzionari elettorali della Georgia stimano che le
schede ancora da conteggiare per i ballottaggi al Senato siano poco
piú di 65.000 e per la maggior parte si tratta di votazioni per
posta nelle roccaforti democratiche.
Sul fronte dei dati macro statunitensi poi, in base alle stime
dell'Automatic Data Processor, è stato registrato a dicembre un
calo dei posti di lavoro nel settore privato pari a 123.000 unitá,
la prima contrazione dall'aprile dello scorso anno. Il dato ha
deluso nettamente il consenso degli economisti contattati dal Wall
Street Journal, che vedeva una crescita dei posti pari a 60.000
unitá.
Il Pmi servizi degli Stati Uniti, nella lettura definitiva di
dicembre, invece si è attestato a 54,8 punti, al di sotto dei 58,4
di novembre. La lettura ha anche deluso il dato preliminare, a
quota 55,3 punti.
A piazza Affari, in evidenza il settore bancario: Bper +5,33%,
Banco Bpm +5,68%, Intesa Sanpaolo +3,39%, B.P.Sondrio +4,81%. In
progresso poi Mediobanca (+3,79%), dopo che, secondo quanto
riportato dalla Consob, Del Vecchio ha incrementato la sua quota in
Mediobanca dello 0,9% circa, portandosi all`11,92%.
Da notare in particolare Unicredit (+6,09%) e B.Mps (+3,65%),
dopo le indiscrezioni di stampa secondo cui, nelle interlocuzioni
in corso tra Unicredit e il Mef in merito alla cessione di B.Mps,
sarebbe filtrata la richiesta di Unicredit di un contributo, in
termini di capitale, superiore rispetto al rafforzamento
patrimoniale da 2-2,5bn previsto dal capital plan della banca che
dovrá essere inviato alla Bce.
Forti guadagni poi per il comparto oil dopo la decisione sulla
produzione raggiunta dall'Opec+: Saipem +5%, Eni +3,28%, Tenaris
+5,35%. A spingere ulteriormente il settore poi le scorte
settimanali di greggio Usa, che sono risultate pari a 485,459 mln
di barili, in calo di 8,01 mln di barili rispetto alla settimana
precedente (-1,8 mln il consenso).
Tra gli industriali, in luce B.Unicem (+7,96%), Cnh I. (+6,64%),
Leonardo Spa (+1,47%) e Prysmian (+2,01%).
Tra le mid cap, in rialzo De'Longhi (+2,21% a 26,78 euro), su
cui BofA Global Research ha avviato la copertura con rating buy e
target price di 32 euro.
Sull'Aim, in evidenza Iervolino E. (+4,03%), dopo che UnipolSai
ha aumentato la sua quota nel capitale, superando la soglia del
5%.
cm
chiara.migliaccio@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
January 06, 2021 11:48 ET (16:48 GMT)
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