Seduta all'insegna dell'ottimismo per il listino milanese, con
il Ftse Mib che ha brillato tra le principali piazze europee
segnando un +2,09% a 22.527 punti.
Gli occhi del mercato infatti sono puntati sulla politica
italiana, dopo che Mario Draghi ha accettato con riserva l'incarico
di formare un nuovo Governo, dopo un colloquio di oltre un'ora con
il capo dello Stato, Sergio Mattarella.
"Con grande rispetto mi rivolgerò innanzitutto al Parlamento,
espressione della volontá popolare. Sono fiducioso che dal
confronto con i partiti e i gruppi parlamentari e dal dialogo con
le forze sociali emerga unitá e con essa la capacitá di dare una
risposta responsabile e positiva all'appello del presidente della
Repubblica. Scioglierò la riserva al termine delle consultazioni",
ha affermato l'ex presidente della Banca Centrale europea.
Nel frattempo, Wall Street prosegue la seduta contrastata: il
Dow Jones segna -0,10%, mentre il Nasdaq Composite sale dello 0,29%
con gli investitori incoraggiati dagli utili societari e dalla
prospettiva di ulteriori stimoli fiscali.
Buone notizie poi sul fronte dei dati macro: in base alle stime
dell'Automatic Data Processor, negli Usa è stato registrato a
gennaio un aumento dei posti di lavoro nel settore privato pari a
174.000 unitá, dato che ha battuto nettamente il consenso degli
economisti fermo a 49.000 unitá.
Il Pmi servizi Usa, nella lettura finale di gennaio, invece si è
attestato a 58,3 punti, al di sopra dei 54,8 di dicembre e dei 57,5
del preliminare. Il dato, puntualizzano gli economisti di Ihs
Markit, ha registrato il secondo tasso di crescita piú consistente
da sei anni circa.
Quanto all'Eurozona, l'indice Pmi composito, nella lettura
finale di gennaio, si è attestato a 47,8 punti dai 49,1 di
dicembre. Il dato è al di sopra del preliminare e del consenso a
quota 47,5 punti.
L'indice finale relativo al settore dei servizi è invece sceso a
45,4 punti rispetto ai 46,4 del mese precedente, al di sopra però
dei 45 del preliminare e del consenso.
A livello italiano, nel dettaglio, la lettura del Pmi servizi si
è attestata a 44,7 punti dai 39,7 di dicembre, stracciando il
consenso degli economisti a 39,3 punti.
Infine, l'indice dei prezzi al consumo nell'area euro a gennaio,
secondo la lettura preliminare, è salito dello 0,9% su base annua,
nettamente piú del +0,3% a/a stimato dal consenso. Il dato è anche
in forte accelerazione rispetto al -0,3% a/a di dicembre.
A piazza Affari, sotto i riflettori il settore bancario, che ha
beneficiato della netta contrazione dello spread Btp/Bund a quota
105 punti base dovuta all'effetto Draghi sui mercati: Bper +5,57%,
Unicredit +4,18%, Intesa Sanpaolo +4,29%, Banco Bpm +3,75%,
Mediobanca +3,97%, B.Mps +2,07%, B.P.Sondrio +1,70%.
In forte rialzo Poste I. (+7,13%), Atlantia (+6,08%) e Unipol
(+5,11%). In netto progresso anche le utility, tra cui A2A
(+5,24%), Enel (+4,29%), Hera (+3,09%), Italgas (+2,67%) e Snam
(+2,15%).
Tra gli industriali, in luce Cnh I. (+2,62%), dopo i conti oltre
le attese. Il gruppo, in dettaglio, nel quarto trimestre ha
registrato un utile netto in salita a 432 mln e ricavi consolidati
pari a 8,5 mld usd (+10% a/a).
In calo, invece Ferrari (-3,65% a 164,9 euro) il giorno dopo il
rilascio dei conti del quarto trimestre e della guidance 2021. Sul
titolo ha pesato il giudizio di Citigroup, che ha ridotto la
raccomandazione da neutral a sell, con prezzo obiettivo che scende
da 198 a 160 euro.
Sull'Aim, in rally Poligrafici P. (+26,79%), il cui Cda ha
deliberato di proporre all'assemblea dei soci di distribuire un
dividendo unitario pari a 0,049 euro/azione, in pagamento il 10
marzo.
cm
chiara.migliaccio@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
February 03, 2021 11:50 ET (16:50 GMT)
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