"Siamo pronti a mobilitarci, anche con uno sciopero generale, se dal Governo non arriveranno risposte sul blocco dei licenziamenti. Questo deve essere il momento della coesione e dell'unità nazionale, l'auspicio è che non si arrivi al conflitto sociale ed al bisogno di incrociare le braccia, già dall'incontro di domani con il Presidente del Consiglio devono, però, arrivare risposte di protezione sociale coerenti con la drammatica fase che attraversa il Paese".

Lo afferma Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto Cisl, spiegando che "il clima tra lavoratori e famiglie è in fortissima fibrillazione e l'andamento della curva epidemica mette in tutta evidenza il rischio di un nuovo forte stallo economico ed occupazionale. Bisogna dare risposte adeguate, confermando ed estendendo tutte le protezioni alle imprese ed al commercio, ma anche e soprattutto al lavoro, facendo procedere di pari passo ammortizzatori covid, investimenti e blocco dei licenziamenti. Vuol dire, allo stato attuale, prorogare il divieto per tutta la durata delle ulteriori 18 settimane preannunciate dall'esecutivo".

"Lasciare che da fine gennaio il mercato si autoregoli in un momento storico come l'attuale significa contribuire ad accendere nuovi e devastanti cluster di disperazione, aggravando ulteriormente le condizioni di milioni di persone e famiglie, con ripercussioni terribili anche sulla domanda interna e dunque sulle imprese. La Cisl ritiene assolutamente inaccettabile questa formulazione: domani ascolteremo quello che ha in mente il Governo, ma deve essere chiaro che senza risposte all'altezza sarà mobilitazione, senza escludere lo sciopero generale", conclude il sindacalista.

liv

 

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October 29, 2020 10:40 ET (14:40 GMT)

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