Eni: alimenta a biocarburante mezzi Aeroporti di Roma
25 Gennaio 2022 - 12:25PM
MF Dow Jones (Italiano)
Un nuovo tassello si aggiunge alla collaborazione tra Eni e
Aeroporti di Roma, nell'ambito dell'accordo strategico finalizzato
a promuovere iniziative di decarbonizzazione del settore aereo e
accelerare il processo di transizione ecologica degli aeroporti.
Dalla bioraffineria Eni di Venezia, a Porto Marghera, informa una
nota, è giunto all'aeroporto di Fiumicino un carico di 5mila litri
di biocarburante idrogenato HVO puro. Un contributo ulteriore alla
decarbonizzazione dei mezzi stradali in ambito aeroportuale. Il
biocarburante idrogenato HVO viene utilizzato nei mezzi della
società Adr Assistance per la movimentazione dei passeggeri a
ridotta mobilità in ambito aeroportuale.
L'HVO è un biocarburante di elevata qualità di origine vegetale
e da scarti, prodotto attraverso la tecnologia proprietaria
Ecofining nelle bioraffinerie Eni di Venezia e Gela. Grazie alla
tecnologia di idrogenazione sono state rimosse tutte le impurezze,
quali ossigeno e zolfo e può essere utilizzato puro al 100%:
Inoltre possiede un numero di cetano elevato che permette un'ottima
combustione, è privo di aromatici e poliaromatici e consente di
abbattere le emissioni di CO2 (calcolate lungo tutto il ciclo di
vita) tra il 60 e il 90% rispetto al carburante tradizionale, in
funzione della tipologia di carica biogenica.
L'accordo tra Eni e Adr è già attivo per le forniture di
carburanti sostenibili alternativi per l'aviazione (Sustainable
Aviation Fuel o SAF) prodotti nella raffineria Eni a Taranto
tramite processo di co-feeding, co-alimentando gli impianti
convenzionali con quote allo 0,5% di oli alimentari usati e di
frittura.
Si tratta di un'ulteriore accelerazione di Aeroporti di Roma sul
fronte della sostenibilità dopo che lo scalo di Fiumicino, primo
polo aeroportuale italiano, ha ottenuto come primo aeroporto in
Europa la più alta certificazione Airport Carbon Accreditation 4+
"Transition" di ACI Europe sulla riduzione di CO2, in linea con
l'obiettivo, dichiarato lo scorso anno e fissato nel
Sustenaibility-Linked Bond emesso lo scorso aprile, di azzerare le
proprie emissioni di gas serra già entro il 2030, in largo anticipo
rispetto ai target originari di settore.
Entro qualche mese la produzione di SAF Eni avrà una
progressione con l'avvio della lavorazione nella raffineria Eni a
Livorno, tramite distillazione di bio-componenti prodotti nelle
bioraffinerie Eni. Le materie prime utilizzate saranno
esclusivamente di scarto, oli vegetali esausti e grassi animali,
pertanto il prodotto, denominato "Eni Biojet", conterrà il 100% di
componente biogenica e potrà essere utilizzato in miscela con il
jet convenzionale fino al 50%.
gug
(END) Dow Jones Newswires
January 25, 2022 06:10 ET (11:10 GMT)
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