Infrastrutture: Salini, cantieri stanno ripartendo (CorSera)
11 Agosto 2020 - 9:59AM
MF Dow Jones (Italiano)
"I cantieri stanno ripartendo": l'Alta velocità ferroviaria tra
Torino e Venezia, già completata fino a Verona, fa 50 chilometri di
passi in avanti verso l'Adriatico, fino a Vicenza; la firma sul
nuovo contratto per la tratta Verona-Bivio di Vicenza (il secondo e
terzo lotto riguarderanno l'attraversamento di Vicenza e il tratto
fino a Padova) è stata messa ieri a Verona alla presenza del
ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli: commissionati da
Rfi del gruppo Ferrovie dello Stato, i lavori saranno realizzati
dal consorzio Iricav Due, costituito per circa l'83% dal gruppo
Webuild (compreso il 37,49% Astaldi) e per il 17% da Hitachi Rail
STS.
Lo afferma in un'intervista al Corriere della Sera, Pietro
Salini, a.d. di Webuild, spiegando che "quest'opera è al servizio
del Veneto, che l'attendeva da 30 anni. Ma in realtà è fondamentale
per l'intero Paese: stiamo parlando di un'area tra le più
industrializzate e quando sarà completata la Milano-Venezia,
collegate in meno di due ore, il 75% della popolazione italiana
sarà servita con l'Alta velocità. Ma è un'infrastruttura strategica
anche per l'Europa, considerato che va a completare il corridoio
Mediterraneo dalla Spagna all'Ucraina. E, me lo lasci dire, è
un'opera fondamentale anche per il lavoro".
"Lavoreremo con 500 fornitori, che significano circa 5.000
persone più l'indotto. Per dare un'idea, per il ponte di Genova
abbiamo lavorato con 330 piccole imprese. E infatti l'obiettivo di
Progetto Italia è quello di far ripartire, insieme alle grandi
costruzioni, anche le piccole imprese", continua.
Sui tempi per la Verona-Vicenza, "noi siamo pronti a partire con
quest'opera che ha già impegnato due miliardi e mezzo di euro e
arriverà a superare i 4 miliardi. Per il primo lotto funzionale,
con un valore complessivo di investimento da parte di Rfi superiore
a 2,7 miliardi, la consegna è prevista entro il 2027: avrà un
tracciato di 44,2 chilometri e attraverserà 13 comuni,
quadruplicando la linea esistente, aumentando la qualità
dell'offerta ferroviaria e la sua integrazione con la rete europea,
riducendo l'impatto ambientale e l'incidentalità associata alla
mobilità stradale. Ma questa ripartenza dell'Italia in nuove
infrastrutture o nel completamento di altre già avviate, non
basta". In aggiunta serve "un programma di manutenzione di tutte le
infrastrutture per rimettere a posto il Paese: ciò che è accaduto a
Genova due anni fa non dovrà più ripetersi", prosegue.
Alla domanda se sia meglio il ponte o il tunnel per collegare
Calabria e Sicilia il top manager risponde che "l'importante è che
si costruiscano le opere, tanto più dove infrastrutture e lavoro
sono carenti. Quindi va bene sia il ponte che il tunnel. Purché si
faccia", conclude.
pev
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August 11, 2020 03:44 ET (07:44 GMT)
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