Il 2021 si è aperto con prospettive di rafforzamento dei livelli di attività del manifatturiero italiano. Gli indicatori anticipatori sono concordi nel tracciare un sentiero di risalita degli ordini, più intensa nella seconda parte dell'anno: a partire dal terzo trimestre potranno dispiegarsi con maggior forza gli effetti della campagna vaccinale, favorendo la normalizzazione dell'attività interna e mondiale. Quest'ultima sconta ancora spinte di ripresa asimmetriche, con Asia e Stati Uniti che guidano il recupero e Paesi europei in ritardo sul ciclo economico e con una intensità della ripresa meno vigorosa.

E' quanto si legge nel Rapporto Analisi dei Settori Industriali di Intesa Sanpaolo e Prometeia. La spinta inflativa, che riflette i recenti rincari sul fronte delle quotazioni delle materie prime industriali, comporterà, a fine anno, un completo assorbimento del gap accumulato sui livelli di fatturato pre-Covid, a prezzi correnti, e il sorpasso della soglia di 1000 miliardi di euro nel 2022 (oltre 70 miliardi in più del 2019), cui contribuiranno anche l'accelerazione della ripresa interna e un ritrovato dinamismo degli scambi mondiali.

A prezzi costanti, invece, il recupero 2021 sarà ancora parziale (-1,7%), fatta eccezione per alcuni settori meno intaccati dalla crisi (Farmaceutica, Alimentare e bevande) o in recupero più intenso della media (Prodotti e materiali da costruzione, Elettrodomestici).

alb

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May 11, 2021 09:30 ET (13:30 GMT)

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