Italia: Morgan Stanley più ottimista del Governo
17 Settembre 2021 - 8:59AM
MF Dow Jones (Italiano)
Forti prospettive di crescita e rapporto debito/Pil in deciso
calo per l'Italia, più di quanto stimato dal Governo.
E' questo, in estrema sintesi, il quadro dipinto dagli analisti
di Morgan Stanley in un report di 46 pagine sull'Italia in cui gli
esperti ricordano come il Pil del Paese abbia battuto nettamente il
consenso nel secondo trimestre.
Per gli esperti "l'Italia si sta riprendendo dalla pandemia a un
ritmo veloce, con una crescita più forte ora prevista per l'intero
anno e un ritorno ai livelli di produzione pre-pandemia entro il
primo trimestre del 2022. Questa forte performance implica che la
crescita è ora su un trend convergente con il resto dell'area euro,
con un'elevata copertura vaccinale e stabilità politica che
eliminano i rischi al ribasso per la ripresa, e con i finanziamenti
del Ngeu alla base di una crescita sostenuta nel medio
termine".
Il debito poi non sembra un problema e Morgan Stanley è
addirittura più ottimista del Governo italiano. "Nonostante il
balzo record del livello del debito dovuto al Covid", evidenziano
gli esperti di MS, "l'Italia sta entrando in una fase di forte
crescita nominale che dovrebbe essere garantita da un uso efficace
dei fondi di recovery e da tassi di interesse nominali stabili,
grazie all'azione energica della Bce. L'elevata crescita e i tassi
bassi implicano che il rapporto debito/Pil italiano avrà un trend
decrescente - in calo di oltre 15 punti percentuali nel scenario
base nei prossimi cinque anni".
"La nostra visione positiva sulla sostenibilità del debito
dipende da una valutazione più rialzista rispetto al consenso sulla
crescita italiana e sulla politica della Bce, fattori che
dovrebbero innescare un calo più marcato del rapporto debito/Pil
rispetto alle previsioni del Governo italiano di aprile". Gli
esperti comunque avvertono anche che "permangono ancora rischi al
ribasso, derivanti in particolare dal brusco inasprimento" della
politica monetaria "della Bce o del ritorno del rischio politico",
aggiungono da MS.
Gli analisti di Morgan Stanley comunque non ritengono che "la
direzionalità del rapporto debito/Pil, sebbene importante nel lungo
termine, sia un fattore trainante per i mercati azionari in una
prospettiva di 3-6 mesi. Invece, la nostra visione rialzista
sull'azionario italiano riflette il supporto alla crescita
derivante dal Recovery Fund dell'Ue, insieme a valutazioni basse e
trend resilienti degli utili per azione. Anche la nostra visione
rialzista sui titoli finanziari dovrebbe essere di buon auspicio
per la regione".
Per quanto riguarda poi il creduto e, in particolare, il
comparto bancario, gli analisti di Morgan Stanley continuano "a
consigliare l'acquisto dei bond AT1 di Intesa e dei Tier 2 di
UniCredit. Sebbene il primo non sia particolarmente economico, la
nostra aspettativa su un upgrade da parte di S&P sulle banca e
le dinamiche economiche" descritte nel report "dovrebbero
significare che continuerà a comprimersi. I titoli UniCredit Tier 2
sono economici di oltre 70 punti base rispetto alle obbligazioni di
CaixaBank e Bbva".
Sull'azionario poi "UniCredit è la nostra prima scelta tra le
large cap; siamo anche overweight su Bff Bank e Mediobanca",
puntualizzano gli analisti di Morgan Stanley.
Tornando allo contesto macro, "nel nostro scenario base
prevediamo una forte riduzione del rapporto debito/Pil italiano nei
prossimi cinque anni, in gran parte grazie alla forte crescita del
Pil reale", concludono gli esperti della banca statunitense.
alb
alberto.chimenti@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
September 17, 2021 02:44 ET (06:44 GMT)
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