Moda: Pwc, 354 operazioni M&A nel 2021 per 8,6 mld (Mi.Fi.)
26 Luglio 2021 - 8:14AM
MF Dow Jones (Italiano)
"Solo un grande gruppo familiare poteva imbarcarsi in un
investimento di tale entità e senza rendimento per così tanti
anni", ha rivendicato con orgoglio Bernard Arnault durante
l'inaugurazione di La Samaritaine dinanzi al presidente francese
Emmanuel Macron. Il 72enne patron di Lvmh ha speso 15 anni e 750
milioni di euro per ristrutturare lo storico grande magazzino nel
centro di Parigi. Tempo e capitali non mancano al secondo uomo più
ricco del mondo, che nell'anno della pandemia ha incrementato il
patrimonio della sua dinastia di 70 miliardi di euro grazie al
fascino esercitato da Lvmh sugli investitori. In borsa, scrive
Milano Finanza, la major del lusso è già del 60% oltre i prezzi
pre-Covid e con 334 miliardi è diventata la prima azienda per
capitalizzazione in Europa.
La moda sta ormai al Vecchio Continente come la tecnologia sta
agli Stati Uniti. Anzi, su questa sponda dell'Atlantico la
concentrazione è persino superiore. I tre colossi francesi - Lvmh,
Hermès e Kering - valgono 560 miliardi e rappresentano un quarto
dell'indice principale di Parigi, il Cac 40; Amazon, Apple, Google,
Microsoft e Facebook valgono "solo" un quinto del maggior listino
di Wall Street, lo S&P 500. Merito di un percorso di crescita a
lungo termine e di una altrettanto lunga serie di acquisizioni.
Portatori di capitali pazienti, infatti, Lvmh e Kering si sono
dimostrati capaci anche di incursioni rapide, non prive di una
buona dose di opportunismo. Ne ha dato prova Arnault negoziando con
tenacia l'acquisto da 15,8 miliardi di dollari di Tiffany e
spuntando alla fine uno sconto di 425 milioni sul prezzo pattuito
prima dell'emergenza sanitaria. "Lvmh e Kering sono guidati più da
logiche finanziarie che industriali nelle strategie m&a e sono
maestri nell'esplorare modalità di consolidamento rispettose
dell'autonomia e della storia di marchi familiari di grande
blasone, coinvolgendo gli imprenditori nella gestione e
nell'azionariato", spiega Emanuela Pettenò, partner di PwC
Italy.
Aggregatori e non predatori, insomma, con un'attitudine m&a
sartoriale che ha spalancato le porte allo shopping dei due colossi
francesi nella grande boutique italiana. "Se un giorno decidessi di
vendere Tod's, fiducia al 100% in Arnault", ha sottolineato non a
caso Diego Della Valle nel commentare l'ascesa concordata di Lvmh
dal 3,2 al 10% del gruppo marchigiano, un affare da 90 milioni in
un mercato del lusso assai frizzante. Nel primo semestre 2021,
secondo i dati forniti da PwC a Milano Finanza, nel settore moda
sono stati concluse a livello globale 354 fusioni e acquisizioni
per un valore di 8,6 miliardi di dollari, con un aumento
rispettivamente dell'8 e del 44% rispetto allo stesso periodo del
2020.
red/cce
MF-DJ NEWS
2608:02 lug 2021
(END) Dow Jones Newswires
July 26, 2021 02:04 ET (06:04 GMT)
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