Passerà anche per un ridimensionamento del personale il piano che il prossimo 9 dicembre il ceo Unicredit Andrea Orcel presenterà al mercato. La banca di piazza Gae Aulenti potrebbe infatti annunciare circa tremila esuberi a livello di gruppo (su 87 mila dipendenti). Le uscite, secondo quanto riportato ieri da Bloomberg, dovrebbero essere su base volontaria e riguardare principalmente gli uffici centrali, all'insegna di quel lavoro di semplificazione dei processi e delle strutture su cui Orcel ha spesso insistito negli ultimi mesi. La ristrutturazione non dovrebbe invece interessare la rete commerciale, che anzi la banca vuole rilanciare dopo un periodo di appannamento.

Se infatti negli ultimi due piani industriali tenuti a battesimo dall'ex ceo Jean Pierre Mustier Unicredit ha puntato soprattutto sul taglio dei costi e sulla pulizia dell'attivo, l'obiettivo della nuova strategia sarebbe ridare slancio al conto economico per recuperare il terreno perduto negli anni scorsi. A maggio proprio questa finalità ha ispirato la riorganizzazione della prima linea con una segmentazione per aree geografiche e l'affidamento del mercato italiano a Niccolò Ubertalli. Sul fronte delle alleanze commerciali l'intenzione sarebbe quella di razionalizzare l'approccio attuale procedendo in due direzioni: da un lato, soprattutto sul fronte della bancassurance riducendo il numero di alleati e dall'altro integrando maggiormente i fornitori esterni per offrire alla clientela un servizio più immediato e semplice. Proprio ieri la francese Cnp ha perfezionato l'acquisizione delle attività di assicurazione Vita del gruppo Aviva in Italia avviata lo scorso marzo 2021. Il perimetro della transazione comprende il 51% di Aviva Spa partecipata al 49% da Unicredit.

Secondo fonti finanziarie, l'operazione potrebbe essere il primo tassello di un più ampio riassetto della banca sul fronte della bancassurance. Solo in Italia oggi sono in essere cinque joint venture sia nel ramo danni sia nel vita: CreditRas Assicurazioni con Allianz, Incontra Assicurazioni con Unipol, CreditRas Vita di nuovo con Allianz, Cnp Vita con Cnp e, appunto, Aviva Vita sempre con Cnp. La sensazione è che Orcel voglia rivedere questo modello all'insegna della semplificazione, magari riducendo il numero di alleati. Al momento non si prevedono iniziative più ambiziose, come il ceo ha lasciato intendere durante l'ultima conference call: «Non credo alle fusioni tra banche e assicurazioni». Risposta che, per ora, ha messo a tacere i rumor di un possibile interesse per le Generali.

fch

 

(END) Dow Jones Newswires

December 02, 2021 02:17 ET (07:17 GMT)

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