Wall Street: paura Covid, giù del 3%
28 Ottobre 2020 - 6:56PM
MF Dow Jones (Italiano)
Selloff a Wall Street, con gli investitori che temono il forte
aumento dei contagi da coronavirus e nuovi lockdown che
affosserebbero la ripresa dell'economia. Il Dow Jones cede il
3,04%, l'S&P 500 il 3,05% e il Nasdaq Composite il 3,22%.
"Un mese fa sembrava che i lockdown sarebbero stati limitati e
mirati e che quindi avrebbero avuto un impatto minore
sull'economia", afferma Hugh Gimber, strategist di Jp Morgan Asset
Management. "Ora però quello che stiamo vedendo è una
preoccupazione piú profonda che i lockdown possano essere piú ampi
e avere un impatto molto piú pesante".
La cancelliera tedesca, Angela Merkel, dopo una riunione con i
governatori statali, ha imposto un lockdown parziale di un mese per
contrastare le infezioni da Covid in crescita in Germania,
nonostante il Paese sia in una situazione migliore di molti suoi
vicini europei durante l'attuale ondata della pandemia.
I picchi di contagi uniti allo stallo nei colloqui sugli stimoli
fiscali sono "un catalizzatore negativo", conferma Jeff Mills,
chief investment officer di Bryn Mawr Trust.
"Abbandonata oramai ogni speranza sul fronte fiscale, in un
contesto di accelerazione dei contagi e dati macro Usa in
chiaroscuro, l'attenzione degli operatori statunitensi torna alle
elezioni", aggiungono gli strategist di Mps Capital Services. "A
questo riguardo", aggiungono gli esperti, "sebbene i sondaggi
attribuiscano ancora un vantaggio consistente a Biden, i
Repubblicani sarebbero tornati in lieve vantaggio per
l'aggiudicazione del Senato (secondo RealClearPolitics)".
Un secondo mandato per il presidente degli Stati Uniti Donald
Trump combinato con una maggioranza democratica al Congresso è lo
scenario peggiore per i mercati, avverte Esty Dwek, responsabile
della strategia di mercato globale di Natixis Investment Managers.
Una maggioranza al Congresso darebbe ai democratici il potere di
bloccare quasi tutte le politiche di Trump, puntualizza l'esperto
Dwek. "Le preoccupazioni sullo stimolo fiscale e sulla Cina
rimarrebbero nella mente degli investitori, aumentando l'incertezza
e la volatilitá", conclude Dwek.
"Uno scenario con un Governo diviso" negli Usa "probabilmente
significherebbe una scarsa attivitá legislativa a Washington. Ci si
concentrerebbe quindi su quanto può fare unilateralmente il
presidente: politica estera, commercio e regolamentazione", afferma
Frank Rybinski, Chief Macro Strategist di Aegon Asset Manager.
Mentre da un lato Aegon AM si attende che la posizione sul
commercio rimarrá quella attuale a prescindere dall'inquilino della
Casa Bianca, "la differenza sará soprattutto nel tono della
retorica (belligerante o diplomatico). Sul fronte della
regolamentazione, settori come energia, sanitá, finanza e
tecnologia saranno al centro dell'attenzione in un ufficio ovale
democratico con un congresso scisso".
In Europa intanto "l'attenzione continua ad essere focalizzata
sul flusso di notizie legate al Covid-19, con la situazione sempre
piú drammatica in alcuni Paesi che porterá a breve a nuove misure
restrittive. Proprio su questo fronte, questa sera Macron terrá una
conferenza stampa nella quale potrebbe annunciare un lockdown di un
mese del Paese e in Germania la Cancelliera Merkel sembrerebbe
orientata a chiudere pub, ristoranti ed altro sempre per un mese",
concludono da Mps Capital Services.
Tornando agli Usa, sul fronte macroeconomico, nella settimana al
23 ottobre l'indice che misura il volume delle richieste di mutui
negli Stati Uniti si è attestato a 807,8 punti, in aumento
dell'1,7% rispetto agli 794,2 della settimana precedente. L'indice
di rifinanziamento è salito del 2,5% a 3.711,6 punti (3.620,5 punti
la settimana precedente), mentre quello di acquisto è cresciuto
dello 0,2% a quota 305,2 punti, rispetto ai 304,6 punti
precedenti.
alb
alberto.chimenti@mfdowjones.it
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October 28, 2020 13:41 ET (17:41 GMT)
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