"Siamo indubbiamente soddisfatti dei risultati raggiunti in questo trimestre e complessivamente nei nove mesi dell'anno. Il positivo andamento di Retelit testimonia concretamente che abbiamo imboccato la strada giusta, con un'offerta in termini di infrastrutture e di consulenza in linea con le esigenze del mercato".

E' quanto dichiarato da Federico Protto, a.d. di Retelit, a Mf-Dowjones commentando i risultati del gruppo e facendo il punto sullo scenario di riferimento in cui opera l'azienda e le interessanti prospettive per il futuro.

Retelit in particolare ha chiuso i 9 mesi con un utile netto di 4,8 mln

euro, in crescita rispetto ai 1,8 mln registrati nello stesso periodo del

2016.

I ricavi, invece, sono in crescita del 21% a 44,3 mln, l'Ebitda

si attesta a 15,9 mln (+50% a/a), l'Ebit margin al 35,9% dal 29% e l'Ebit a 5,3 mln (1,4 mln in 2016).

"Mi preme anche sottolineare - prosegue Protto - che il contesto dell'area dove operano le aziende di telecomunicazioni sta vivendo un periodo particolarmente dinamico e in crescita e per questo siamo attenti a seguire questa tendenza per coglierne tutte le opportunità. Esperti di economia dicono che stiamo vivendo un'altra rivoluzione industriale, legata alla cosiddetta Industry 4.0 e quindi a temi quali l'Internet of Things, l'intelligenza artificiale, l'automatizzazione, il 5G e il cloud. Di questa rivoluzione siamo particolarmente contenti visto che il comune denominatore è la connettività veloce e quindi l'infrastruttura in fibra, senza la quale non è possibile nessuno di questi processi e Retelit, grazie agli investimenti che sta portando avanti e ai 222.000 km di cavi in fibra ottica, di cui 66.000 km situati in MAN, è in piena volata".

Con l'entrata in servizio del cavo sottomarino AAE-1, un'infrastruttura che collega il bacino del mediterraneo con l'Estremo Oriente, prosegue inoltre il numero uno dell'azienda, "Retelit ha avviato una importante fase di internazionalizzazione. Il cavo permette di collegare, partendo dal Sud Italia, le aree del mondo a più alto sviluppo, demografico, industriale e tecnologico. La sfida consiste nell'aprire per Retelit nuovi mercati in aree geograficamente lontane, ma ormai così vicine e simili grazie all'evoluzione delle tecnologie. L'Italia, e in particolare il Sud Italia, sarà a nostro avviso un punto di snodo strategico dei flussi di traffico dati provenienti dai Paesi dell'Est verso l'Europa, e viceversa".

"Parliamo per esempio di cloud, la nuvola. Una volta i dati erano presenti nei singoli Pc, al massimo nei server aziendali, ora invece - spiega il manager - sono refrigerati nei data center di tutto il mondo. Per cui, la gestione di applicazioni note ai consumatori, quali Netflix o Spotify e dei programmi e informazioni delle aziende sono passate a società esterne, facendo crescere il mercato del cloud di oltre il 20% annuo, secondo il noto operatore Gartner, con marginalità uniche e con un numero impressionante di dati scambiati, misurati in zettabyte (numeri con 21 zeri)".

"In questi giorni inoltre è stata avviata la sperimentazione del 5G in alcune città Italiane, da Milano a Bari e Matera, che consentirà connessioni molto veloci in mobilità. Anche in questo ambito, l'infrastruttura in fibra è fondamentale perché la tecnologia applicata per far funzionare il 5G è un mix di celle e di fibra ottica. Si tratta di una novità particolarmente attesa, considerando che il 5G abbraccerà appieno il mondo della cosiddetta Internet of Things e che potrà essere usata per gestire dispositivi collegati a semafori, ai veicoli in movimento e a tutto quanto è disponibile nella Smart City e nell'ambiente domestico e industriale. Anche in questo caso, - conclude Protto - l'infrastruttura di Retelit avrà un ruolo strategico, al servizio delle aziende e delle famiglie italiane".

fus

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November 09, 2017 11:49 ET (16:49 GMT)

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