"No, non ci ritireremo" da Cipro.

Lo ha affermato l'a.d. di Eni, Claudio Descalzi, a margine di una conferenza che si è svolta al Green Data Center, in merito alla vicenda della Saipem 12000, la nave da perforazione italiana bloccata al largo di Cipro dalla marina militare turca, subito dopo che l'Eni aveva annunciato una scoperta "promettente" nell'area.

"L'impatto è che dovevamo fare questo pozzo e stiamo aspettando", ha aggiunto. È chiaro che, siccome dopo questo pozzo dovevamo andare in un altro Paese, è molto probabile che in questi giorni dovremo per necessità spostarci nella location che avrebbe dovuto seguire questa perforazione. La prossima meta dovrebbe essere il Marocco. Poi torneremo, in attesa che la diplomazia internazionale, europea, turca, greca e cipriota trovi una soluzione".

"Siamo abituati ad avere possibili contenziosi. Dipende ora dalle decisioni che verranno prese da Cipro Nord e Cipro Sud. Abbiamo dei permessi che durano moltissimi anni. Se ci sono degli stalli si ferma l'orologio ma non siamo andati via dalla Libia o da altri Paesi dove c'erano delle situazioni complesse. Questa è l'ultima delle preoccupazioni, siamo tutti molto tranquilli e sereni", ha concluso Descalzi.

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February 22, 2018 08:25 ET (13:25 GMT)

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