Procede l'opa totalitaria lanciata da Quarantacinque spa su Cad It lo scorso 12 marzo. A che ritmo e con quali obiettivi lo spiega in questa intervista Paolo Dal Cortivo, amministratore unico della società offerente oltre che ad della stessa Cad It .

Domanda. Quali sono le ragioni che vi hanno indotto a lanciare l'opa?

Risposta. Stabilità dell'assetto azionario, continuità manageriale e maggior flessibilità gestionale sono i principali obiettivi dell'offerta. Il successivo delisting, tramite l'acquisizione di almeno il 90% del capitale di Cad It o mediante la sua fusione per incorporazione in Quarantacinque spa o in un'altra controllata non quotata, riteniamo sia un passaggio fondamentale ai fini di una maggior flessibilità gestionale.

D. Ma poiché vi sono già state adesioni per circa il 35% del capitale e al delisting si può arrivare anche tramite fusione, si può dire che vi basta la maggioranza assoluta del capitale per delistare la società.

R. Certo, ai fini dell'approvazione della delibera di fusione basta il voto favorevole dei due terzi del capitale rappresentato in assemblea straordinaria e non del totale del capitale sociale. Ma mi piacerebbe che la logica dell'operazione e della fusione fossero condivisi da più azionisti possibile.

D. Ieri sono state presentate adesioni pari al 10% del capitale, quindi forse si tratta della multinazionale Xchanging che deteneva proprio tale quota. Pensa che l'uscita dell'unico socio industriale e il netto incremento delle adesioni raccolte finora siano il segnale del successo dell'opa?

R. Effettivamente siamo molto ottimisti perché, considerando le azioni già detenute dall'offerente, abbiamo raggiunto il 48,9% del capitale e restano ancora tre giorni del periodo di adesione più altri cinque di eventuale riapertura dei termini.

D. A quanto risulta il socio storico Zanella ha aderito con metà delle sue azioni e quindi è facile che con le rimanenti voterà a favore del delisting. Siete perciò già oltre il 56%?

R. Posso solo dire che Zanella ha aderito con il 50% delle sue azioni ma, anche se personalmente conto sul suo appoggio, non posso prevedere come eserciterà il suo diritto di voto.

D. Se Cad It venisse delistata, chi non aderirà all'opa si ritroverà titoli difficilmente vendibili e dovrà sperare in una politica di distribuzione dei dividendi. Ci sono già idee in tal senso?

R. È prematuro parlarne ora. Un'eventuale distribuzione dei dividendi sarà valutata in base all'andamento del business, alla disponibilità di cassa e alla politica di acquisizioni e investimenti. Ritengo tuttavia che in questa fase l'obiettivo primario del gruppo debba rimanere la crescita.

D. Chi non dovesse aderire all'offerta potrà recedere in caso di fusione?

R. Certamente, ma al prezzo di recesso garantito dalla legge, cioè calcolato sulla media aritmetica dei prezzi dei sei mesi precedenti la pubblicazione dell'avviso di convocazione dell'assemblea che delibererà in merito alla fusione.

D. In questi giorni il prezzo di Cad It supera quello d'opa. Dipende dalle aspettative di rilancio?

R. Non lo sappiamo. Per oltre tre anni il prezzo medio del titolo è stato di 3,96 euro, salvo crescere dopo l'annuncio dell'opa. Riteniamo che il prezzo d'opa sia adeguato e l'adesione di azionisti storici che conoscono bene l'azienda lo dimostra.

red

 

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April 04, 2018 02:38 ET (06:38 GMT)

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