"Non possiamo rischiare che Retelit, uno dei principali operatori italiani di servizi dati e infrastrutture delle tlc, cada in mani straniere. Il 27 aprile infatti l'assemblea dei soci rinnoverà gli organi sociali e l'azionista Libico 'Lpitc', sostenuto dal fondo attivista tedesco Svm, uniti in un patto parasociale che rappresenta oltre il 24% del capitale della società italiana, potrebbe esprimere una governance che non assicura a Retelit la stabilità necessaria per procedere nel suo percorso di sviluppo industriale. E' inaccettabile che un asset infrastrutturale strategico del nostro Paese, che trasporta informazioni e dati di importanza nazionale, rischi una situazione del genere".

E' quanto ha dichiarato il deputato della Lega, Alberto Ribolla, primo

firmatario di un'interrogazione parlamentare presentata al Mise sul braccio di ferro in atto su Retelit che vede schierati da una parte il socio libico appoggiato dal fondo Svm e dall'altro la cordata Fiber 4.0, guidata dal finanziere Raffaele Mincione.

L'azione è stata decisa per chiedere se il ministero "non ritenga utile salvaguardare da ingerenze estere una società strategica per le telecomunicazioni nazionali".

com/ofb

 

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April 19, 2018 13:14 ET (17:14 GMT)

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