EUROPEAN MORNING BRIEFING: 20 novembre 2018
20 Novembre 2018 - 8:18AM
MF Dow Jones (Italiano)
Wall Street ha assistito ieri ad un nuovo selloff, concentrato
in particolare sui titoli tecnologici. Il Nasdaq Composite ha perso
oltre il 3%. La pressione sul settore tecnologico, giá
significativa da diverse sedute, è aumentata in seguito al taglio
di Apple della produzione di nuovi iPhone e all'accusa di
violazioni dell'antitrust da parte di Samsung, SK Hynix e Micron
Technology.
"Continueremo a fare il nostro lavoro al meglio, seguendo una
politica graduale", ma i tassi "non sono su un percorso
predefinito". Questi ultimi "sono ancora molto bassi, li abbiamo
alzati, ma sono ancora su un livello basso". Lo ha detto il
presidente della Federal Reserve di New York, John Williams,
secondo cui tra gli obiettivi della banca centrale Usa c'è quello
di "mantenere la nostra economica forte e far proseguire l'attuale
espansione il piú a lungo possibile". Le affermazioni di Williams,
uno dei membri del Fomc considerati più "falchi" sono in linea con
le ultime uscite di diversi membri della Fed, che hanno predicato
prudenza e attenzione ai dati nel decidere la linea di politica
monetaria negli Usa.
Mercato azionario
E' prevista un'apertura in ribasso sui listini azionari europei,
dopo che il tonfo di ieri a Wall Street, che ha visto una nuova
ondata di vendite sui titoli tech. Il selloff sul comparto si è
esteso anche all'Asia, a causa dei timori sulle valutazioni di
titoli come Apple, giudicate ormai eccessive da numerosi
investitori. Tutti i fornitori del gigante di Cupertino sui mercati
sono in calo tra il 2 e il 3%. Il Nikkei ha chiuso in rosso
dell'1,1%, indebolito, oltre che dai titoli tech e dalla ripresa
dello yen, anche dal crollo di Nissan dopo l'arresto del presidente
Carlos Ghosn. Il Dow Jones ieri ha perso l'1,56%, l'S&P 500
l'1,66% e il Nasdaq Composite è sceso del 3,03%.
Valute
L'euro si mantiene vicino a quota 1,1450 nei confronti del
dollaro, dopo aver recuperato nuovamente ieri, mentre si accumulano
i commenti di membri della Federal Reserve, secondo cui che la
Banca Centrale Usa potrebbe essere piú prudente nel suo percorso di
rialzo dei tassi. "Siamo ancora convinti che con il proseguimento
della politica di rialzo tasse della Fed, il dollaro americano
possa continuare ad apprezzarsi nella prima metá del 2019", hanno
affermato gli esperti di Unicredit. Gli analisti evidenziano come
"l'aumento dei differenziali dei tassi d'interesse tra Usa e resto
del mondo in un momento di tensioni politiche possa nuocere
all'euro soprattutto nei primi sei mesi dell'anno". Tuttavia,
"l'andamento rialzista dell'usd subirá probabilmente un
rallentamento a partire dalla seconda metá del prossimo anno e si
intensificherá nel 2020", concludono gli esperti, sottolineando il
ruolo chiave che ricoprirá il taglio dei tassi d'interesse della
Fed, giá descritto nell'Outlook 2019-2020 pubblicato da Unicredit.
Ancora occhi puntati su Londra e la Brexit. "Ci sono poche
possibilitá che la bozza di accordo per la Brexit, presentata dal
Primo ministro May, venga approvata dal Parlamento. Prevediamo,
quindi, un deprezzamento della sterlina nel breve termine, in un
range tra l'1,2670 e l'1,27", hanno affermato gli analisti di Ing.
La moneta britannica continuerá al ribasso, a meno che la proposta
di May non riceva un supporto inaspettato. Tuttavia, concludono gli
esperti, "i tentativi di minare la leadership del primo ministro
sembrano ancora lontani dal riuscire e un'intesa potrebbe essere
trovata". Entrando nel dettaglio dei principali cross, l'euro/usd è
sceso sotto 1,13 a 1,1453, l'usd/yen tratta sotto 113 a 112,507 e
il gbp/usd è sopra 1,28 a 1,2856.
Titoli di Stato
Lo spread Btp/Bund ha chiuso in netto allargamento a 320,662 pb,
rispetto ai 311,309 della chiusura di venerdì. Il rendimento del
Btp benchmark decennale è del 3,59%. Le vendite sui titoli italiani
hanno accelerato in occasione della conferenza stampa
post-Eurogruppo del ministro delle Finanze, Giovanni Tria. Il
membro dell'esecutivo ha nuovamente escluso modifiche alla legge di
Bilancio e "rispetto alle sue abitudini, oggi Tria ha utilizzato un
atteggiamento piú diretto e meno diplomatico" nel discutere alcuni
temi legati alla manovra, commenta uno strategist a MF-Dow Jones.
Questo ha "punto sul vivo un mercato giá teso". Probabilmente
questo elemento, "insieme alla debole raccolta del Btp Italia, ha
risvegliato i venditori con due giorni di antiticpo rispetto a
quanto la maggioranza degli strategist si aspettava", conclude
l'esperto. In particolare, i dati del primo giorno di collocamento
del Btp Italia a novembre 2022 indicano "un mezzo flop", spiega un
operatore di un primario istituto italiano, che ricorda come "a
memoria solo il collocamento del giugno 2012, nel pieno della crisi
greca, aveva registrato un debutto così debole". La domanda si è
attestata infatti a poco meno di 500 mln di euro, rispetto agli
oltre 2 mld della scorsa operazione a maggio. Di questo passo,
prosegue l'esperto, "questa emissione può solo puntare a non essere
la peggiore".
I rendimenti dei Treasury sono scesi, in una giornata di forti
cali per Wall Street, che stanno portando gli investitori ad
aumentare l'esposizione ad asset sicuri come i bond Usa. Il
rendimento del T-Note a dieci anni è del 3,059% rispetto al 3,077%
di venerdì. Inoltre, il mercato sta prezzando una minore
probabilitá che la Fed agisca aggressivamente sui tassi. John
Williams, governatore della Fed di New York e tra i membri piú
'falchi' della banca centrale Usa, ha sottolineato che i tassi non
si trovano su un "percorso predefinito".
Petrolio
I prezzi del petrolio trattano in calo, mediamente dello
0,2%.
Oro
Il prezzo spot tratta a 1.223,72 usd/oncia.
lus
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November 20, 2018 02:03 ET (07:03 GMT)
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