Le maggiori banche italiane hanno un buon margine di capitale rispetto ai requisiti individuali che la Bce ha richiesto nelle procedure Srep, validi a partire da marzo 2019. È quanto emerso dai comunicati che gli istituti hanno pubblicato in base alle lettere arrivate da Francoforte. Se si guarda al capitale di migliore qualità (common equity tier 1, su base transitoria), Intesa Sanpaolo ha ricevuto un requisito dell'8,96% (a fronte di patrimonio al 13,5% a dicembre), Unicredit del 10,07% (12,13% a dicembre), Banco Bpm del 9,31% (12,1%), Ubi Banca del 9,25% (a regime, rispetto all'11,34% di dicembre), Bper del 9% (14,3%). Altri livelli sono stati precisati per il capitale Tier1 e per il Total capital ratio.

I margini di sicurezza sul patrimonio, scrive MF, hanno rassicurato ieri gli investitori. Il maggiore rialzo è stato quello di Banco Bpm (+7%), che è stata "l'unica banca in Italia ad aver ricevuto una riduzione del requisito specifico di secondo pilastro, visto che in tutti gli altri casi la Bce ha chiesto un aumento o confermato i livelli 2018", ha osservato Equita , sottolineando l'effetto della riduzione dei crediti deteriorati per l'istituto. Tutti i titoli bancari hanno chiuso in rialzo: Intesa Sanpaolo dell'1,2%, Unicredit dell'1,9%, Ubi del 3% e Bper del 4,2%. L'indice di settore ha ottenuto un guadagno dell'1,8%, superiore alla media del comparto in Europa (+1,2%).

red/lab

 

(END) Dow Jones Newswires

February 12, 2019 02:18 ET (07:18 GMT)

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