Di Francesca Gerosa - Milanofinanza.it

Saccomanni e Mustier sono ottimisti sul futuro di Unicredit. "Siamo in anticipo rispetto ai target del piano, abbiamo preservato la solidità patrimoniale della banca e accelerato il processo di de-risking che ci vedrà chiudere in tre anni le posizioni deteriorate ereditate dal passato", ha scritto il presidente di Unicredit, Fabrizio Saccomanni, nella lettera inviata agli azionisti in vista dell'assemblea del prossimo 11 aprile che ha tra i punti all'ordine del giorno l'approvazione del bilancio 2018, la destinazione dell'utile dell'esercizio, la nomina del Collegio sindacale e dei Sindaci supplenti, la determinazione del compenso spettante al Collegio sindacale, l'integrazione del consiglio di amministrazione, il Sistema incentivante 2019 del gruppo, la politica retributiva 2019 e l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni ordinarie proprie.

Nello specifico, ha osservato Saccomanni, la banca ha conseguito importanti risultati sul fronte dell'efficienza, della gestione del rischio, della semplificazione e digitalizzazione del servizio ai clienti grazie a cospicui investimenti. Nel 2019, ha previsto, "continueremo a supportare l'economia reale nei paesi in cui operiamo".

In quanto banca commerciale paneuropea Unicredit è focalizzata nel supportare i propri clienti contribuendo, per tale via, allo sviluppo economico e sociale dell'Europa. Per il presidente i risultati finora conseguiti dimostrano la bontà delle scelte effettuate e "laddove necessario il gruppo ha intrapreso azioni decise relative a eventi non ricorrenti senza pregiudicarne l'equilibrio".

"Questo approccio ci fa guardare al futuro con ottimismo", ha concluso Saccomanni, certo che Unicredit , con il sostegno dei suoi azionisti e stakeholder, centrerà gli obiettivi che si è data garantendo una redditività sostenibile e un sempre miglior servizio. Gli ha fatto eco il ceo, Jean Pierre Mustier, convinto non solo che la banca manterrà una robusta posizione patrimoniale grazie alla sostenuta generazione di utili, ma anche che continuerà ad avere "un rassicurante Mda (Maximum Distributable Amount, ndr) buffer".

Si ricorda che Unicredit ha chiuso il 2018 con un utile netto rettificato in crescita tendenziale del 7,7% a 3,9 miliardi di euro e ricavi complessivi in flessione dell'1,1% a 19,7 miliardi. L'utile netto ha segnato un calo a 3,89 miliardi dai 5,47 miliardi riportati nel 2017. A fine 2018 il Cet1 ratio fully si è attestato al 12,07% con un buffer Mda di 210 punti base. Mentre il patrimonio netto tangibile è aumentato del 3% a 47,7 miliardi.

I ratio di capitale fully loaded di Unicredit sono perfettamente in linea con tutti i requisiti regolamentari, ha fatto presente il banchiere, notando anche che il gruppo "ha superato con successo gli stress test condotti dall'Eba, riportando uno dei migliori Cet1 ratio" tra le banche sistemiche dell'Eurozona. "La nostra strategia", ha spiegato Mustier, "è essere One Bank, One Unicredit : siamo e rimarremo una banca commerciale paneuropea semplice e di successo, con una divisione Cib perfettamente integrata e una rete unica in Europa occidentale e centro-orientale che mettiamo a disposizione della nostra vasta e crescente clientela".

red

 

(END) Dow Jones Newswires

March 19, 2019 14:24 ET (18:24 GMT)

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