Condotte: vertice al Mise, piano ai tempi supplementari (Mess)
10 Aprile 2019 - 9:01AM
MF Dow Jones (Italiano)
Tempi supplementari per il programma di amministrazione
straordinaria di Condotte, in procedura straordinaria dai primi di
agosto. Ieri sera al Mise, secondo quanto risulta al Messaggero, si
sarebbe tenuto un vertice riservato perché il termine di 30 giorni
per approvare il piano è scaduto mercoledì 3, ma è un termine
ordinatorio e non perentorio nel senso che lo Sviluppo può
prendersi una proroga, come prevede la legge n. 230, conosciuta
come Marzano.
Al vertice hanno partecipato il capo di gabinetto del Mise Vito
Cozzoli, il direttore generale Pietro Celi, i commissari Giovanni
Bruno, Matteo Uggetti e Gianluca Piredda, entrato di recente al
posto di Alberto Dello Strologo, dimessosi, il comitato di
sorveglianza presieduto da Paolo Fraulini, magistrato della Corte
di Cassazione, addetto al Massimario. Il vertice durato poco meno
di un paio di ore, si sarebbe concluso condividendo la proposta di
Fraulini e dei rappresentanti dello Sviluppo di concedere una
settimana in più al comitato di sorveglianza per esprimere un
parere vincolante.
Condotte oggi ha un passivo di circa 1,676 miliardi, secondo il
progetto di stato passivo redatto sulla base delle insinuazioni
depositate, rispetto ad una proposta dei commissari di 1,265
miliardi: quindi gli organi della procedura propongono al tribunale
di Roma di ammettere 411 milioni di crediti in meno. In totale le
domande di insinuazioni al passivo sono 1.464, comprendendo crediti
banche, fornitori, stipendi e tfr dei dipendenti che rispetto ai
3.000 degli anni d'oro, tra diretti e indiretti, sono calati a
circa 300, tutti presso il quartier generale di via Salaria: i
cantieri sono quasi tutti fermi e gli operai e dipendenti in
cig.
Secondo fonti bancarie che seguono il dossier, Fraulini avrebbe
allungato i tempi per la complessità del programma: 220 pagine più
centinaia e centinaia di allegati. A questo si aggiungono i veleni
di scambi di lettere, accuse, sospetti di conflitti di interesse.
Le principali banche guidate da Cdp hanno messo a disposizione solo
60 milioni di finanza-ponte rispetto ai 190 milioni chiesti dalla
procedura: per aprire il rubinetto bisognerà aspettare almeno
martedì 16: è il termine ultimo per il via libera al programma. E a
quel punto tra le prime mosse, vanno ripresi i contatti con i tre
pretendenti: Illimity insieme a Rizzani De Eccher e Salini
Impregilo, fattasi avanti di recente, per le sole attività core;
Soundpoint Capital per tutto.
red/pev
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April 10, 2019 02:46 ET (06:46 GMT)
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