Le previsioni elaborate sull'evoluzione del quadro

macroeconomico nel prossimo biennio evidenziano segnali di decelerazione

del ritmo di crescita dell'economia italiana, con tassi vicini allo zero

nel 2019 e incrementi inferiori all'1% nel 2020-21. Sulla base di questo

scenario, si prevede la fine del calo dei tassi di ingresso in sofferenza,

che si manterranno fermi al 2,5% nel 2019, in peggioramento nel 2020

(2,6%) e in lieve miglioramento nel 2021 (2,4%), collocandosi dunque a

fine periodo di previsione su livelli inferiori a quelli effettivi del

2018 ma ancora lontani dai livelli pre-crisi (1,7% nel 2008).

E' quanto emerge dell'8* Outlook realizzato da Abi e Cerved sulle

sofferenze delle imprese, che analizza i tassi di ingresso in sofferenza

delle società non finanziarie. Queste previsioni sono state riviste al

ribasso rispetto a quelle formulate lo scorso novembre per il 2019 e il

2020 (2,3% nel 2019 e 2,1% nel 2020), riflettendo gli effetti del

rallentamento della crescita dell'economia italiana.

La stagnazione della crescita è associata a una dinamica modesta di

consumi pubblici (+0,1% nel 2020 e +0,5% nel 2021), consumi privati (+0,7

nel 2020 e nel 2021) e investimenti (0,1% nel 2019, +1,4 e +2,1% nel

2020-21), e alla tenuta dell'export (+1,8% nel 2020 e +2,4% nel 2021) che

è affiancata dall'incremento delle importazioni (+2,5% nel 2020 e +2,6%

nel 2021). L'inflazione è prevista in leggera ripresa nel 2020-21, con i

tassi di interesse che riprenderanno a crescere solo al termine del

periodo di previsione.

Si prevede che i flussi di nuove sofferenze riprendano a crescere già

nei prossimi mesi per le imprese medio-grandi mentre tra le micro e le

piccole questo accadrà nel 2020, per poi riprendere il calo nel 2021 anche

se a ritmi piuttosto contenuti (2,6% per le micro e 2,4% per le piccole

imprese). Si prevede che nel 2021 i tassi di ingresso in sofferenza

restino superiori a quelli pre-crisi in tutte le fasce dimensionali di

impresa.

Quanto ai settori, si prevede che nel prossimo biennio i tassi di

ingresso in sofferenza tenderanno a convergere per effetto di un

miglioramento nelle costruzioni (dal 4% del 2018 al 3,2% del 2021) e di un

arresto, o peggioramento, nell'agricoltura (2% nel 2021), nell'industria

(2% nel 2021) e nei servizi (2,4% nel 2021).

Le stime per il 2019 e le previsioni per il 2020 e 2021 a livello

territoriale indicano andamenti differenti nelle diverse macroaree.

Proseguirà lentamente la discesa delle nuove sofferenze nel Centro-Sud,

con tassi che nel 2021 raggiungeranno il 3,3% al Sud e il 2,9% al Centro,

mentre nel Nord ci si manterrà su livelli analoghi a quelli attuali.

pev

 

(END) Dow Jones Newswires

July 30, 2019 09:03 ET (13:03 GMT)

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