Il Ftse Mib archivia la sessione sopra la parità (+0,32% a 22.017 punti), con l'attenzione degli investitori che è rimasta incentrata sulle negoziazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina che hanno fissato al 10 ottobre a Washington il prossimo round di colloqui.

Gli operatori hanno continuato inoltre a osservare attentamente gli sviluppi di politica interna americana, dopo l'avvio della procedura d'impeachment contro Donald Trump e la denuncia di un informatore sulla telefonata con il presidente ucraino.

Sul fronte macro in Italia a settembre la fiducia dei consumatori registra un contenuto aumento da 111,9 a 112,2, mentre l'indice composito del clima di fiducia delle imprese registra un lieve calo, da 98,8 a 98,5.

Dall'Eurozona l'indice di fiducia economica nei Paesi si è attestato a settembre a 101,7 punti rispetto ai 103,1 di agosto. Il dato è inferiore al consenso degli economisti, fissato a quota 103 punti. Nell'area euro l'indice di fiducia delle imprese si è attestato a -8,8 punti dai -5,8 del mese precedente, sotto al -5,7 punti del consenso.

L'indicatore del settore servizi è invece salito a 9,5 punti dai 9,2 di agosto, sopra i 9,1 punti attesi. Il dato definitivo dell'indice di fiducia dei consumatori è risultato pari a -6,5 punti, come da preliminare, in miglioramento rispetto a quota -7,1 del mese precedente e sopra le stime degli economisti, a -7 punti.

Per quanto riguarda gli Usa, i consumi privati hanno rallentato nel mese di agosto, mentre gli ordini di beni durevoli sono saliti piú della attese, nello stesso mese.

Nel dettaglio le spese personali per consumi negli Usa sono salite dello 0,1% a livello mensile ad agosto, meno di quanto previsto dal consenso degli economisti, che si aspettavano un aumento dello 0,3%. Gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti invece, secondo la lettura preliminare di agosto, sono aumentati dello 0,2% a livello mensile. Il dato ha sorpreso il consenso degli economisti, che si aspettavano un calo dell'1% m/m.

È salita a p.Affari Tenaris (+3,6%) seguita da B.Unicem (+3,13%) e Pirelli (+2,48%), salita dopo che Camfin ha sottoscritto con una primaria istituzione finanziaria un ulteriore strumento con scadenza settembre 2022 denominato 'Call Spread' che ha come sottostante 8,9 milioni di azioni Pirelli, pari allo 0,89% del capitale sociale. Bene i bancari: Unicredit +1,41%%, Ubi B. +1,15%, Banco Bpm +0,96%, Intesa Sanpaolo +0,82%, Bper +0,74%.

Segno meno per S.Ferragamo (-0,99% a 17,04 euro) con Kepler Cheuvreux che ha ridotto il prezzo sul titolo da 19 a 17 euro, confermando la raccomandazione hold. In rosso anche le utility con Hera che ha perso l'1,85% insieme a Italgas (-1,44%) e A2A (-0,8%). Si segnala inoltre Campari (-1,67% a 8,2 euro), con Credit Suisse che ha avviato la copertura con rating underperform e Tp a 7,5 euro.

Sul resto del listino è calata anche Autogrill (-2,57% a 8,9 euro), con il titolo che esce dal portafoglio raccomandato di Equita Sim, che ha ridotto il rating da buy a hold. Sull'Aim Italia infine il luce dopo i conti A.Bardolla (+34,54%), che nei primi sei mesi del 2019 ha segnato ricavi in aumento del 21% a/a a 5,66 milioni, e l'Ebitda migliorato del 6% a 0,32 milioni.

lpg

 

(END) Dow Jones Newswires

September 27, 2019 11:49 ET (15:49 GMT)

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