WALL STREET: invariata dopo rally da record
06 Novembre 2019 - 5:37PM
MF Dow Jones (Italiano)
Wall Street prosegue la seduta sulla parità, con gli investitori
che attendono chiarezza sull'andamento delle trattative commerciali
tra Stati Uniti e Cina dopo le positive dichiarazioni e
indiscrezioni dei giorni scorsi, che hanno spinto il mercato sui
record storici.
Il Dow Jones rimane pressochè invariato, così come l'S&P
500, mentre il Nasdaq Composite perdo lo 0,36%.
Sul fronte monetario, dopo i tre tagli dei tassi d'interesse
effettuati dalla Federal Reserve negli ultimi mesi "la politica
monetaria negli Stati Uniti è moderatamente accomodante". Lo ha
detto il presidente della Federal Reserve di Chicago, Charles
Evans, in un discorso a New York. Il funzionario ha votato a favore
della riduzione del costo del denaro in tutte e tre le
occasioni.
Nelle sue osservazioni, Evans ha ancora una volta affermato che
la simmetria dell'obiettivo di inflazione del 2% della Fed
significa che "poichè la banca centrale non è riuscita a
raggiungere il suo obiettivo per molto tempo, sarebbe accettabile
consentire all'inflazione di salire al 2,5%", anche se ha
riconosciuto come questa visione preoccupi molti osservatori "della
vecchia scuola".
Tornando alla questione commerciale, la firma dell'accordo di
'Fase 1' tra Cina e Usa, attesa entro metá dicembre, potrebbe
portare alla rimozione di alcune tariffe doganali e in senso piú
complessivo a una tregua nel conflitto che sta arginando la
crescita globale da quasi un anno.
L'ottimismo sulla capacitá di Cina e Stati Uniti di arrivare
alla firma di un accordo commerciale parziale "è aumentata nelle
ultime settimane", affermano gli economisti di Commerzbank, secondo
cui alcuni ostacoli restano tuttavia presenti. La Cina "vuole
ancora avere degli impegni fermi da parte degli Stati Uniti sulla
rimozione di alcune tariffe doganali" e sebbene un accordo "sia
probabile nelle prossime settimane, un risultato positivo non è
ancora del tutto garantito". Inoltre, proseguono da Commerzbank,
"il problema chiave dal punto di vista degli Stati Uniti è come
implementare un meccanismo d'applicazione che assicuri che la Cina
onori i suoi impegni".
Inoltre, secondo l'ex segretario al Tesoro americano, Larry
Summers, "è ridicolo pensare che la firma di questa intesa porterá
a una sorta di Nirvana dell'economia. Ci sono problemi piú profondi
e complessi che tengono a freno la crescita globale".
Sul fronte macro, nel terzo trimestre 2019 l'indice di
produttivitá dei settori non agricoli dell'economia americana ha
registrato una flessione, su base congiunturale, dello 0,3%. Il
dato è nettamente inferiore a quanto atteso dal consenso degli
economisti, che stimavano un aumento dell'1% t/t.
Si tratta del primo calo trimestrale dal 2015, mentre l'aumento
su base tendenziale è stato dell'1,4%. Il costo unitario del lavoro
è invece salito del 3,6% t/t, piú delle attese a +2,7% t/t.
Il cambio euro/usd tratta a 1,1076. Sull'obbligazionario invece,
il rendimento del Treasury decennale tratta all'1,843%, quello
biennale invece è all'1,621%.
frc
(END) Dow Jones Newswires
November 06, 2019 11:22 ET (16:22 GMT)
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