Il listino milanese torna in territorio negativo con il Ftse Mib che segna -0,49%, in scia al rallentamento di Wall Street, dove il Dow Jones cede lo 0,05 %, con gli investitori che valutano l'impatto della grave recessione economica e cercano di superare la delusione dei test sui farmaci contro il coronavirus.

Sul fronte dei dati macro, gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti, secondo la lettura preliminare di marzo, sono diminuiti del 14,4% a livello mensile. Il dato è al di sotto del consenso degli economisti, che si aspettavano invece un calo dell'11,4% m/m.

A piazza Affari, in evidenza le utility. In particolare Terna (+3,58%), A2A (+1,78%), Snam (+1,58%), Hera (+0,49%). Seguono Diasorin (+1,95%), Finecobank (+1,95%), Stm (+1,61%) e Nexi (+1,55%).

Incrementa le perdite il settore bancario: Bper -3,3%, Unicredit -2,75%, Banco Bpm -2,59%, Mediobanca -2,22%, Intesa Sanpaolo -1,89%, Ubi B. -1,67%.

In rosso Juventus (-3,18%). Contrastato il comparto oil con Tenaris che resta in territorio positivo (+1,98%), mentre perdono terreno Eni (-1,76%) e Saipem (-1,55%).

Tra le mid cap, bene Technogym (+4,56%), Piaggio (+3,09%) e Fila (+2,27%). In rialzo anche Brembo (+1,23% a 7,39 euro), su cui Banca Akros ha confermato il rating accumulate e tp di 9 euro per azione.

In flessione, invece, Astladi (-3,95%), Saras (-3,28%) e Mutuionline (-2,85%). Sull'Aim, in calo Culti (-1,61%), dopo i conti del primo trimestre 2020.

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(END) Dow Jones Newswires

April 24, 2020 10:04 ET (14:04 GMT)

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