Fope: Nardin, mancata vendita maggioranza non incide su società
19 Maggio 2020 - 3:37PM
MF Dow Jones (Italiano)
Fope, azienda orafa italiana protagonista nel settore della
gioielleria di alta gamma quotata su Aim, è ripartita ad inizio
maggio con le sue attività e la mancata cessione della quota di
maggioranza del gruppo non incide in alcun modo sulla gestione
della società.
E' quanto ha affermato Diego Nardin, Amministratore Delegato di
Fope, interpellato da Mf-Dowjones dopo che che in considerazione
della situazione straordinaria determinata dall'emergenza sanitaria
in atto, non si sono avverate le condizioni sospensive alle quali
era subordinata l'esecuzione dell'acquisto da parte di CoMo
(veicolo di investimento che fa capo a Claudio Costamagna e Andrea
Morante) del pacchetto di azioni di Fope detenute dalla famiglia
Cazzola (71,2%) e del conseguente lancio di un'Opa a 9,25
euro/azione sul resto del capitale.
"Dopo lo stop per l'emergenza dal 4 maggio - ha dichiarato
Nardin - siamo ripartiti sia con le attività produttive e sia con i
servizi al mercato, servizi e contatti che peraltro non si erano
mai fermati perché gestiti in smart working da casa. Quando abbiamo
chiuso a metà marzo la situazione commerciale era positiva, grazie
a un buon portafoglio ordini, che ore stiamo evadendo iniziando dal
mercato della Germania e Nord Europa già ripartito".
"Lo stop imposto ai mercati - ha aggiunto il Ceo -
necessariamente provocherà una contrazione dei volumi ma al momento
è prematuro elaborare stime puntuali; siamo comunque ottimisti e
fiduciosi, lavoriamo per chiudere questa fase di emergenza e
riprendere le condizioni di normalità. La crisi ci ha insegnato che
si può lavorare da remoto con risultati soddisfacenti, anche la
promozione dei gioielli ha visto l'avvio di formule tecnologiche
nuove con le quali presentare a distanza le collezioni dei nostri
prodotti e le vendite on-line avranno sicuramente uno
sviluppo".
Circa la mancata cessione della quota di maggioranza delle
azioni con la società CoMo, che non si è conclusa a causa delle
situazioni e vicende contingenti, Nardin ha sottolineato che
"l'esito dell'operazione non incide sulla gestione della società e
sulle potenzialità che in questi ultimi anni ha espresso, i nostri
piani di sviluppo proseguono e stiamo lavorando al nuovo piano
industriale".
"I nostri numeri del 2019 sono comunque molto positivi, 35
milioni di ricavi con Ebitda a 6,8 milioni e utile netto della sola
capogruppo di 4,6 milioni che a titolo prudenziale è stato portato
interamente a riserve e non sono stati distribuiti dividendi", ha
concluso il Ceo.
fus
marco.fusi@mfdowjones.it
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May 19, 2020 09:22 ET (13:22 GMT)
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