Milleproroghe: Antitrust, distorsioni da norme su Poste I. e autostrade
06 Luglio 2020 - 7:01PM
MF Dow Jones (Italiano)
Da alcune norme contenute nel decreto milleproroghe possono
derivare distorsioni concorrenziali: lo afferma l'Antitrust in una
segnalazione inviata a Governo e Parlamento.
In particolare, le disposizioni in questione riguardano la
proroga della cessazione del regime di maggior tutela del prezzo
del gas e dell'energia elettrica; l'albo degli incaricati per la
gestione e il controllo di cui al codice della crisi e
dell'insolvenza; l'estensione del rimborso a Poste Italiane delle
somme corrispondenti alle agevolazioni postali previste per le
spedizioni di prodotti editoriali; la proroga del temine in capo ai
concessionari per esternalizzare i propri contratti e il permanere
della quota del 60% per i concessionari autostradali.
Per quanto riguarda le autostrade, l'Antitrust sottolinea che
"l'ulteriore proroga al 31 dicembre 2021 del termine per
l'operatività dell'obbligo in capo ai concessionari di
esternalizzare i propri contratti affidati senza gara rappresenta
un ostacolo nuovamente posto da legislatore allo sviluppo di un
mercato concorrenziale. L'Autorità, in proposito, ribadisce quanto
già ripetutamente espresso, in particolare
in materia di concessioni autostradali, segnalando l'esigenza di
rispettare i principi di concorrenza nelle modalità di affidamento
delle concessioni e di ricorrere a procedure competitive, al fine
di
selezionare al meglio e per tempo i gestori in termini di
qualità e sicurezza dei servizi, propensione agli investimenti e
minor costo di gestione".
"In quest'ottica - prosegue l'Autorità - non andrebbero disposti
rinnovi automatici e proroghe delle concessioni, che bloccano lo
sviluppo dell'economia e impediscono al mercato concorrenziale di
produrre i suoi effetti, in termini di efficienza e di innovazione.
Quanto alla seconda modifica normativa che conferma, per i titolari
di concessioni autostradali, la diversa percentuale del 60% dei
contratti di lavori, servizi e forniture da esternalizzare tramite
procedure ad evidenza pubblica, si ribadisce quanto già in passato
segnalato dall'Autorità circa la necessità di aumentare tale quota
alla percentuale prevista per la generalità degli altri
concessionari (pari all'80%), anche in considerazione del fatto che
la quasi totalità delle concessioni autostradali è stata affidata
senza procedure ad evidenza pubblica e per durate particolarmente
lunghe".
Per quanto riguarda l'estensione del rimborso a Poste Italiane
delle somme corrispondenti alle agevolazioni postali previste per
le spedizioni di prodotti editoriali, l'Antitrust ricorda di essere
già intervenuta con una segnalazione in cui sottolineava che "i
servizi postali di cui si tratta possono infatti essere resi anche
da operatori diversi da Poste Italiane, i quali, tuttavia, non
potendo fruire dei contributi statali, non sono in grado di
sostenere le tariffe agevolate che può offrire invece l'incumbent
beneficiando dei rimborsi previsti". La norma contenuta nel
milleproroghe, dunque, "reitera e amplifica le criticità
concorrenziali già rilevate dall'Autorità".
L'Antitrust ribadisce poi come "il nuovo termine individuato
dall'articolo 12 del decreto Milleproroghe, che proroga al 1*
gennaio 2022 la cessazione del sistema di regolazione di prezzo nel
mercato del gas, per i clienti finali di piccole dimensioni, e nel
mercato dell'energia elettrica, per le micro imprese e per i
clienti domestici, e al 1* gennaio 2021 nel mercato dell'energia
elettrica per le piccole imprese, debba avere carattere di
definitività e non possa essere oggetto di ulteriori rinvii".
rov
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July 06, 2020 12:46 ET (16:46 GMT)
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