SOTTO LA LENTE: con revoca concessione default di Aspi. Sarebbe la Lehman italiana
09 Luglio 2020 - 1:34PM
MF Dow Jones (Italiano)
Se l'articolo 35 del Dl Milleproroghe ha messo Aspi in una
situazione di tensione finanziaria, la revoca della concessione ne
segnerebbe definitivamente il destino, portandola al default, oltre
a mettere in seria difficoltà anche la holding Atlantia. Le
conseguenze sarebbero devastanti innescando in Italia un meccanismo
non del tutto lontano come quando, ingenuamente e incoscientemente,
fu deciso di far fallire la banca americana Lehman Brothers.
Coinvolgerebbe lavoratori, azionisti e obbligazionisti
internazionali e finirebbe per generare sfiducia e pulsioni di
inaffidabilità al sistema Italia.
La revoca della Concessione ad Aspi avrebbe l'effetto immediato
di azzerare gli oltre 14,5 miliardi di euro di investimenti
programmati dal concessionario. Un danno considerevole in termini
di mancata crescita del Pil. in tempi di forte recessione causa
Covid.
Non solo. Aspi, orbata della concessione, andrebbe incontro a un
default che avrebbe conseguenze molto dolorose sull'economia del
Paese. In primo luogo bisognerà vedere quale sarà l'impatto in
termini occupazionali. Il governo ha assicurato che, in caso di
trasferimento ad Anas della concessione, gli oltre 7000 lavoratori
Aspi non avrebbero perso il posto di lavoro venendo riassunti da
Anas stessa. Il che è tutto da vedere.
In termini finanziari i danni saranno considerevoli. Aspi, allo
scorso 31 marzo, aveva 9,3 miliardi di euro di debito, 4,8 miliardi
dei quali garantiti da Atlantia. Tra le linee di credito che Aspi
ha avuto nel corso degli anni figura anche un prestito da 2,1 mld
(1,8 mld garantiti da Atlantia) ricevuto da Bei e Cdp. Che quindi
rischierebbero un impatto immediato da 300 mln in caso di default
di Aspi.
Il dissesto di Aspi andrebbe inevitabilmente a impattare sulla
solidità patrimoniale della holding Atlantia che a sua volta ha 9
mld di euro di debito e una capitalizzazione di mercato attuale di
11 miliardi circa.
Nessuno, in ambienti finanziari, vuole pensare a un avvitamento
di Atlantia dopo quello di Aspi anche perchè si tratterebbe di un
impatto, tra bond e capitalizzazione di Borsa, da quasi 30 miliardi
di euro.
Colpire Atlantia per colpire i Benetton è una strategia che
rischia di essere poco avveduta, in termini di dividendi politici
nel medio termine. I Benetton infatti hanno poco più del 30% del
capitale di Atlantia che ha un flottante superiore al 45% del
capitale.
Considerando che si tratta di un'azienda che ha il business
incardinato su concessioni pubbliche, aurtostradali e aeroportuali,
che per definizione assicura flussi di cassa certi, le azioni sono
state preferite, nel corso degli anni, dal popolo dei cassettisti.
Ovverosia dal popolo dei risparmiatori che, dal tramonto dei Bot,
vanno alla ricerca di approdi sicuri per i loro risparmi. Una nuova
tosatura del cosiddetto "parco Buoi" avrebbe conseguenze serie in
termini di fiducia e quindi anche sul resto del mercato
azionario.
glm
8fine)
MF-DJ NEWS
0913:16 lug 2020
(END) Dow Jones Newswires
July 09, 2020 07:19 ET (11:19 GMT)
Copyright (c) 2020 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Atlantia (BIT:ATL)
Storico
Da Mar 2024 a Apr 2024
Grafico Azioni Atlantia (BIT:ATL)
Storico
Da Apr 2023 a Apr 2024