Piano Bar Di Virginio Frigeri

- 20/12/2011 11:30
miccios N° messaggi: 1409 - Iscritto da: 08/9/2011

per chi non fosse informato.

 

Per Sig. Frigieri:
Le chiedo gentilmente, essendo Lei short  sui mercati , come fa essendo lo short stesso sanzionato da Consob. Operando tramite TOL esteri?
Grazie
Il lettore tocca senza volere un argomento che dimostra, fatti alla mano, quanta demagogia ma soprattutto quanta ignoranza ci sia nel mondo della politica e non solo lì, in questa materia, quando si pensa con provvedimenti di questo tipo o con l’introduzione della Tobin Tax in Italia o in Europa, di poter risolvere dei problemi in un mondo che con Internet ti permette dal divano di casa tua di operare in ogni angolo della terra.

In realtà quello che la Consob ha limitato sono le posizioni corte nette e la vendita allo scoperto dei titoli;  che poi in soldoni siccome la vendita allo scoperto dei titoli in Italia è vietata da sempre, di fatto ha bloccato il prestito titoli. Per spiegare il bizantinismo, ci vuole un po’ di calma se no c’è da dare di matto. Punto primo : tu non puoi vendere un titolo azionario che non possiedi. Punto secondo bisogna inventare qualcosa che aggiri l’ostacolo altrimenti decadrebbe la regola aurea che la prima forma di guadagno in economia è il furto!. Ci si inventa cosi, il prestito titoli. Serve un “utile imbecille” che si presti alla causa. Toh c’è un pistola che ha comprato Banco Popolare a 16 euro e nonostante una lunga cavalcata al ribasso fino a 90 centesimi le ha ancora in tasca perché lo stop loss non sa cos’è o pensava che vendere in perdita di un 10-12% fosse una roba da matti. Sono generalmente quelli che al mattino alle 10:10 telefonano a  “Questioni di borsa” su Rai Radio1 e con l’innocenza di un bambino si rivolgono all’analista di turno… “ho in carico 5000 Banco Popolare a 16 euro (80.000 euro!!) ora valgono 90 centesimi (4.500 euro!) cosa devo fare” Se potessi rispondere io direi: “Compri una pistola per spararsi che il proiettile glielo regalo io!” invece ci sono questi analisti vari a rotazione che con una flemma e una pazienza da ammirare, gliela raccontano un po’, cercano di consolarli, e via alla prossima telefonata.

Allora quelli della Banca chiamano questi personaggi e gli dicono … dai nostri computer risulta che lei ha in carico un pacchetto di Banco Popolare su cui sta perdendo solo il 95% e quindi se non le servono subito quei 4.500 euro residui che ha, perchè non ci da il consenso ad inserire i suoi titoli nel nostro magazzino “Prestito titoli” ‘ guardi che le frutta un x per mille per ogni giorno che ce li lascia, poi quando non ne vuole più sapere può sempre toglierli e renderli liberi. A questo punto arriva il trader di turno che è convinto che Banco Popolare da 90 centesimi può tranquillamente scendere a 60 e prende in prestito i titoli per venderseli a 90.

Questa operazione deprimerà ancora di più il valore dei titoli, annullando l’effetto positivo dell’interesse incassato. Per capirci: il pirla che ha accettato di prestare i titoli, spesso e volentieri perde in conto capitale quello che incassa come intereressi sul fondo deposito titoli, poiché quell’interesse viene pagato per dare la possibilità a qualcun altro di remare contro il titolo che possiedi per abbatterne quanto più possibile il valore!!. Truffa con raggiro e circonvenzione d’incapace. Perfetto.

Ma al mondo non sono tutti deficienti come noi italiani. Ci sono anche i paesi “Normali” come la Svizzera che con un bollino adesivo da 40CHF ti fa girare in autostrada gratis per tutto l’anno, invece di ingrassare un Benetton qualsiasi, dopo che quattro generazioni di italiani hanno pagato la stessa tratta di autostrada quattro volte. Poi ci sono gli inglesi che sanno bene che non c’è bisogno di possedere un cavallo per scommetterci sopra. E allora si inventano per esempio i CFD (contract for difference).  Un CFD su Banco Popolare non è un’azione del Banco Popolare ma un semplice pezzo di carta sottoscritto fra voi e una emittente su cui c’è scritto “io pezzo di carta, replico l’andamento del titolo Banco Popolare”. Se l’emittente fallisce i vostri 5000 pezzi di carta li potete portare in bagno per un ultimo nobile servizio, giacchè  di Banco Popolare voi non possedete nemmeno mezza azione.

Ma finora abbiamo parlato solo di titoli azionari. Ma se ci spostiamo su indici cosa volete vietare?? C’è un future che sale o scende e qualcuno che vende dei contratti su quel mercato e qualcuno se li compra. O chiudi il mercato, o lo lasci operare. Se lo lasci operare, ogni volta che uno compra un contratto e va lungo ci deve essere uno che lo vende accettando di essere corto. E i venditori di opzioni (call e put) li mandiamo a casa?? Se credo che un titolo scenda posso comprarmi una put senza possedere nessun titolo… Ma per farlo c’è una controparte che me la deve vendere …

E sulle commodity come pensi di chiudere il CBOT di Chicago? Al massimo potresti alzare i margini richiesti per un contratto, in modo da ridurre l’effetto leva, ma niente di più

E sulle divise  dove il concetto di short è implicito nella divisa usata per pagare, cosa pensate di poter vietare?? Come fai ad impedire a qualcuno di comprare 10.000 dollari? E se mentre li compra  paga in euro, non è già di fatto implicitamente short su euro/dollaro?

E tutti gli ETF che vanno short con leva?? Insomma vedete bene che tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare…

 



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MODERATO FrancoCecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 13603 - Iscritto da: 13/3/2020
2 di 2 - Modificato il 13/9/2023 11:13
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020

Focus sugli ETF 13 settembre 2023 - [video]

Approfondimento settimanale e guida all'investimento sugli ETF a cura dell'Ufficio Studi di Telebombabomb

13 settembre 2023

Salgono sul podio della settimana l'ETF emesso da Deutsche Bank, costituito da 50 azioni appartenenti a 22 differenti settori dell'economia indiana, e l'ETF emesso da Lyxor, costituito dalle più grandi società europee nel settore assicurativo.

Registrano una performance negativa l'ETF controllato da Deutsche Bank, che rappresenta le società quotate nei mercati sviluppati globali che operano nel settore dell'informatica, e l'ETF controllato da Lyxor, che investe sulle principali società quotate che operano nel settore della tecnologia.

Mostrano volumi elevati l'ETF gestito da Amundi, esposto sui 500 titoli principali del mercato statunitense, con reinvestimento dei dividendi, e l'ETF controllato da Deutsche Bank, checomprende azioni ad alta e media capitalizzazione distribuite tra 23 mercati sviluppati e 23 mercati emergenti.

Ecco gli ETF nel mirino degli analisti.

Possibile rialzo per l'ETF emesso da Amundi, che offre un'esposizione ai titoli più importanti dei mercati azionari emergenti, con dividendi netti reinvestiti.

Forte interesse per l'ETF controllato da Deutsche Bank, costituito da 50 azioni appartenenti a 22 differenti settori dell'economia indiana.

Invito all'acquisto per l'ETF gestito da Ishares, che replica un indice composto da 50 delle maggiori società dei Paesi "BRIC".

Riflettori puntati sull'ETF di Lyxor, che investe sulle principali società quotate che operano nel settore della tecnologia.

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