Il ministro del Tesoro, Giovanni Tria, giovedì all'Ecofin, ha virtualmente aperto il dossier Mps, dando le direttrici del nuovo Governo-azionista (al 68% dopo l'aumento precauzionale da 5,4 mld un anno fa). L'ha fatto con paletti che delimitano linee di azione in continuità con il Governo Gentiloni e con gli accordi presi con la Commissione Ue sugli aiuti di Stato: "Mps deve seguire il mandato e rimanere fuori dal perimetro pubblico, penso sia più efficiente, anche per la finanza pubblica. Ci sono un settore pubblico e uno privato".
Tria non è in sincrono con le esternazioni di esponenti di Lega e M5S, che da mesi chiedono la testa dei manager e di tenere pubblico il Monte, magari in asse con Cdp come "banca di sistema", scrive "Repubblica". Ma è ciò che l'Italia ha promesso a Bruxelles: riprivatizzare Mps entro il 2021, indicando l'exit strategy nel 2019.
grande michelle... come ti chiami?? ELVIRA e poi?? HANKOK... e da dove vieni?? BALTIMORA...