Ftse Mib (FTSEMIB)

- Modificato il 10/4/2024 09:53
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
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121 di 12531 - 28/12/2015 12:18
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
BORSA MILANO prosegue debole con volumi sottoli, bene Rcs, Trevi e Pininfarina

Andamento piatto a Piazza Affari in una giornata segnata da scambi sottili anche a causa della festività della borsa di Londra e del periodo vacanziero in vista del lungo ponte del 31 dicembre prossimo.

"Sul mercato c'è veramente poco da segnalare", sottolinea un trader.

Intorno alle 12,10 l'indice FTSEMib è in calo dello 0,40%, mentre l'Allshare cede lo 0,30%. Il benchmark europeo, l'indice FTSEurofirst 300, perde lo 0,36%. Volumi pari a 350 milioni di euro.

Fra i bancari sugli scudi MPS che sale dell'1,76% dopo l'annuncio della cessione di un portafoglio di crediti in sofferenza per 1 miliardo di euro. Sul resto del settore, bene anche POP MILANO in salita dell'1,7%. Negative, invece, le big come INTESA SP in calo dell'1% circa e UNICREDIT (-0,6%).

La continua debolezza del greggio pesa sul settore petrolifero con ENI in flessione dello 0,36% e SAIPEM (-0,6%).

Ben raccolta MEDIASET (MS.MI) in rialzo dell'1% circa.

In forte rialzo RCS che balza del 6,63% sempre sulla scia del nuovo piano industriale presentato la scorsa settimana dopo aver toccato un minimo storico a 0,446 euro il 15 dicembre.

Corposo rimbalzo per TREVI in crescita dell'8,5% che si aggiunge al +14,5% registrato nell'ultima seduta di Borsa il 23 dicembre. Il balzo è da collegarsi alle attese per l'assegnazione dei lavori per la messa in sicurezza della diga di Mosul in Iraq. Peraltro, segnala un trader, la risalita arriva dopo che il titolo ha toccato un minino a 1,08 euro a metà dicembre.

Strappa anche oggi PININFARINA, inasta di volatilità con un balzo teorico dell'11,7% a 3,35 euro ben sopra il prezzo d'Opa di Mahindra a 1,1 euro. Il titolo resterà quotato alla Borsa di Milano anche dopo l'acquisizione da parte del gruppo indiano.

Fra i minori svetta ZUCCHI (+9,09%) dopo la sottoscrizione dell'accordo con le banche finanziatrici.
122 di 12531 - 30/12/2015 11:34
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
La pace in Siria? Una disgrazia per le borse

Il sito MarketWatch ha individuato cinque cigni neri che potrebbero fare tremare i mercati nel 2016. Eccoli:

1 - Il rinvio della presentazione del nuovo modello di iPhone (il 7 e il 7-Plus), prevista a settembre. Difetti nel design o ritardi della produzione in Cina potrebbero costringere Apple a rinviare il lancio dell'iPhone, che traina i profitti del gruppo. Un evento del genere minerebbe l'intero settore tecnologico, provocando un crollo delle borse.

2 - Un fondo sovrano potrebbe liquidare i suoi asset a causa del crollo dei prezzi del petrolio. L'Arabia Saudita, per esempio, ha cominciato a tagliare la spesa pubblica, ma per uno Stato è più facile attingere alla liquidità del proprio fondo sovrano che tagliare i salari. In tutto i fondi sovrani hanno asset del valore di circa 3.400 miliardi di dollari. Se i guai di un Paese dovessero aggravarsi a causa di nuovi ribassi dei prezzi del petrolio, il suo Fondo sovrano potrebbe essere costretto a vendere gli asset, assestando un brutto colpo alle borse.

3 - Le dimissioni di Mario Draghi sarebbero una disgrazia per i mercati poiché il presidente della Bce è il banchiere centrale più rispettato dai trader. Il suo mandato scade nel 2019. Ma se il presidente del Consiglio Matteo Renzi dovesse dare le dimissioni, Draghi potrebbe sentirsi in dovere di tornare in Italia per rimettere a posto la situazione. Oppure, logorato dalla guerra di posizione che gli muove la Bundesbank, potrebbe decidere di prendere il posto di Christine Lagarde, il cui mandato scade l'estate prossima, alla guida del Fondo Monetario Internazionale. Sulla poltrona più alta della Bce potrebbe allora sedersi il numero uno della Buba, Jens Weidmann, e in men che no si dica l'eurocrisi tornerebbe ad acutizzarsi, con tutte le prevedibili conseguenze negative sui mercati.

4 - Una delle tante startup tecnologiche valutate più di 1 miliardo di dollari, i cosiddetti unicorni, alla prova dei fatti potrebbe sgonfiarsi. Se i modelli di business di Airbnb o Uber possono giustificare queste mega valutazioni, non si può dire lo stesso di tutti gli altri 143 unicorni. Nel momento in cui venisse scoperto il bluff di un paio di unicorni, le borse se la vedrebbero brutta

5 - La pace in Siria sarebbe una vera catastrofe per i mercati. Il motivo è semplice: il prezzo del petrolio crollerebbe fino a 10 dollari al barile, portando sull'orlo della bancarotta molti Paesi produttori e riducendo drasticamente i profitti dei gruppi petroliferi. E' molto improbabile che la pace venga raggiunta al tavolo delle trattative. Ma se il presidente Bashar al Assad fosse costretto con la forza a lasciare la Siria, lo Stato islamico potrebbe essere sconfitto rapidamente dall'azione combinata della Russia, delle forze locali e dei Paesi occidentali. Una volta crollato in Siria, lo Stato islamcio verrebbe facilmente sloggiato anche dalla Libia e così la produzone di petrolio salirebbe ulteriormente. Come conseguenza di questi eventi, il petrolio a 10 dollari non sarebbe affatto un'ipotesi da fantascienza.

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123 di 12531 - 02/1/2016 09:32
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
FtseMib: pericolosa una discesa sotto 20.970 punti

Il 2015 si chiude all’insegna dell’incertezza sul mercato azionario italiano. L’indice FtseMib, dopo essere sceso verso il solido supporto grafico situato a ridosso di 20.500 punti (livello che coincide con i minimi dello scorso mese di settembre), ha infatti compiuto un veloce recupero che si è arrestato in area 20.700-20.730 punti. La situazione grafica di breve termine rimane pertanto contrastata: solo il breakout, confermato in chiusura di seduta, di quota 20.700 potrebbe fornire una nuova dimostrazione di forza e innescare un veloce balzo in avanti che avrà come target teorico la soglia psicologica dei 22.000 punti prima e l’area 22.350-22.400 in un secondo momento. Importante comunque la tenuta del sostegno situato a 21.000-20.970 punti in quanto può favorire la costruzione di una base accumulativa, premessa indispensabile per poter iniziare una risalita di una certa consistenza. Pericolosa invece una discesa sotto 20.970 in quanto può riportare i prezzi verso 20.500, ultimo sostegno in grado di impedire una pericolosa inversione ribassista di tendenza.

(MILANO FINANZA)

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124 di 12531 - 04/1/2016 14:38
peppedj N° messaggi: 16213 - Iscritto da: 27/9/2007
Povere le mie beghelli
125 di 12531 - 06/1/2016 11:00
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
GAP, VUOTO TRA COMPRATORI E VENDITORI

In tutto ci sono 4 tipi di gap:

- GAP COMUNE: si presenta in un'area di consolidamento, per esempio un triangolo o un rettangolo. Questo tipo di gap indica la direzione PROBABILE del trend, ma sempre all'interno dell'area di consolidamento!

- GAP DI ROTTURA: si presenta in una rottura da un'area di consolidamento. Il gap conferma, con un'alta PROBABILITA', che la rottura è genuina.

- GAP DI CONTINUAZIONE: segnalano che il movimento continuerà.

- GAP D'INVERSIONE: sembra un gap di continuazione, ma in realtà questo gap ci indica che il trend (al rialzo o al ribasso) è terminato. Non è usuale. Questo tipo di gap viene chiuso presto.





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126 di 12531 - 06/1/2016 15:58
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #125 - 06/Gen/2016 10:00

GAP, VUOTO TRA COMPRATORI E VENDITORI

In tutto ci sono 4 tipi di gap:

- GAP COMUNE: si presenta in un'area di consolidamento, per esempio un triangolo o un rettangolo. Questo tipo di gap indica la direzione PROBABILE del trend, ma sempre all'interno dell'area di consolidamento!

- GAP DI ROTTURA: si presenta in una rottura da un'area di consolidamento. Il gap conferma, con un'alta PROBABILITA', che la rottura è genuina.

- GAP DI CONTINUAZIONE: segnalano che il movimento continuerà.

- GAP D'INVERSIONE: sembra un gap di continuazione, ma in realtà questo gap ci indica che il trend (al rialzo o al ribasso) è terminato. Non è usuale. Questo tipo di gap viene chiuso presto.


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FTSE MIB -2,77% a 20.401,69

127 di 12531 - 06/1/2016 16:04
zilart2 N° messaggi: 9069 - Iscritto da: 01/4/2012
Giola Postalo in tutti 3D la spiegazione dei gap. Così i melluss la smetteranno dire fesserie sui gap e imparano qualcosa di sensato v
128 di 12531 - 07/1/2016 11:26
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #126 - 06/Gen/2016 14:58
Quotando: giola - Post #125 - 06/Gen/2016 10:00

GAP, VUOTO TRA COMPRATORI E VENDITORI

In tutto ci sono 4 tipi di gap:

- GAP COMUNE: si presenta in un'area di consolidamento, per esempio un triangolo o un rettangolo. Questo tipo di gap indica la direzione PROBABILE del trend, ma sempre all'interno dell'area di consolidamento!

- GAP DI ROTTURA: si presenta in una rottura da un'area di consolidamento. Il gap conferma, con un'alta PROBABILITA', che la rottura è genuina.

- GAP DI CONTINUAZIONE: segnalano che il movimento continuerà.

- GAP D'INVERSIONE: sembra un gap di continuazione, ma in realtà questo gap ci indica che il trend (al rialzo o al ribasso) è terminato. Non è usuale. Questo tipo di gap viene chiuso presto.

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FTSE MIB -2,77% a 20.401,69



FTSE MIB -2,58% a 18.984,71 ORE 11:26
129 di 12531 - 07/1/2016 13:48
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
NDICE FTSEMIB - Sui minimi da 12 mesi.

L'indice FtseMib (oggi -2,5% a 19.900) viaggia in rosso del 7% da inizio anno, un andamento in linea con quello dei principali listini europei, le cui flessioni sono comprese tra il -6% (Francia e Spagna) ed il -8% della Germania.

Anche nel 2015 la partenza di Piazza Affari non fu delle migliori, con una perdita del 6% accumulata nella prima settimana e recuperata progressivamente nel corso del mese di gennaio tanto da portare a un bilancio mensile positivo dell'8%.

Andò molto meglio, invece, nella prima settimana del 2014 (+3%) e del 2013 (+7%).

Graficamente, l'impostazione di fondo è ancora rialzista, nonostante la forte flessione degli ultimi mesi (-17% dai picchi di luglio in area 24mila).

Al ribasso, l'indice oggi ha ceduto di schianto l'importante area di sostegno compresa tra 20.500/20mila punti, scivolando sui minimi degli ultimi 12 mesi.

Premettendo che la seduta non è ancora terminata e tutto è ancora possibile (per esempio il rientro nel range sopra citato), si segnala che i successivi sostegni sono collocati:

1) in area 19mila, base del canale rialzista in corso dal 2012;
2) in area 18mila, livello dei minimi degli ultimi due anni.

Al rialzo, il primo importante segnale di ricucitura dello strappo ribassista si avrebbe con il ritorno sopra 20.100/20.500 punti e successivamente con il raggiungimento dello scoglio intermedio nella fascia 21mila/21.500 punti.

Operatività. L'esplosione della volatilità potrebbe schiacciare l'indice fino alla soglia dei 19mila, quindi un livello leggermente inferiore al nostro precedente riferimento intorno a quota 20mila.

Riteniamo tuttavia gli attuali valori già molto interessanti per gli acquisti con un target verso 22mila punti. Prima allerta con il cedimento di area 19mila.

(WEBSIM)

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130 di 12531 - 08/1/2016 11:51
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
FtseMib: una brusca accelerazione ribassista

Nel corso delle ultime sedute la situazione tecnica della borsa italiana si è deteriorata. L’indice FtseMib, dopo essersi scontrato con la barriera posta a 21.700 punti, ha infatti subito un violento sell-off ed è sceso in area 19.650-19.630. L’analisi dei principali indicatori quantitativi conferma l’inversione ribassista del trend di breve periodo, con l’Macd e il Parabolic Sar che si sono girati in posizione short. Il forte ipervenduto di brevissimo termine dovrebbe impedire un ulteriore cedimento e favorire un veloce recupero che dovrà tuttavia affrontare un primo ostacolo a ridosso di 20.500 e una seconda barriera in area 20.950-21.000punti. Il ritorno al di sopra di quest’ultimo livello potrà avvenire soltanto dopo un’adeguata fase laterale di riaccumulazione, premessa necessaria indispensabile per poter iniziare una risalita di una certa consistenza. Decisamente negativa, invece, una discesa sotto 19.600 in quanto può innescare un’ulteriore ondata ribassista, con una prima proiezione teorica attorno a 19.250 e un secondo obiettivo a ridosso dei 19.000 punti.

(MILANO FINANZA)

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131 di 12531 - 08/1/2016 17:08
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #128 - 07/Gen/2016 10:26
Quotando: giola - Post #126 - 06/Gen/2016 14:58
Quotando: giola - Post #125 - 06/Gen/2016 10:00

GAP, VUOTO TRA COMPRATORI E VENDITORI

In tutto ci sono 4 tipi di gap:

- GAP COMUNE: si presenta in un'area di consolidamento, per esempio un triangolo o un rettangolo. Questo tipo di gap indica la direzione PROBABILE del trend, ma sempre all'interno dell'area di consolidamento!

- GAP DI ROTTURA: si presenta in una rottura da un'area di consolidamento. Il gap conferma, con un'alta PROBABILITA', che la rottura è genuina.

- GAP DI CONTINUAZIONE: segnalano che il movimento continuerà.

- GAP D'INVERSIONE: sembra un gap di continuazione, ma in realtà questo gap ci indica che il trend (al rialzo o al ribasso) è terminato. Non è usuale. Questo tipo di gap viene chiuso presto.

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FTSE MIB -2,77% a 20.401,69



FTSE MIB -2,58% a 18.984,71 ORE 11:26




Milano torna in rosso, finisce il mini-rimbalzo. Giù l'oil.

Sembra fallito il minirimbalzo delle borse europee tentato a metà seduta oggi dopo il recupero di Shanghai. Tra le 15 e le 16 il recupero è stato frustrato da forti flussi di vendite, a causa dei timori che i buoni dati sul mercato del lavoro negli Usa rendano più aggressiva la Fed sull'aumento dei tassi, ma anche dalla rinnovata debolezza del petrolio, con il petrolio Wti che a fine mattinata si era rimangiato i guadagni messi a segno in Asia.

Milano perde lo 0,5% così come Francoforte, mentre a Parigi il Cac40 fa peggio con un -0,8%. Fanalino di coda è madrid con -1%.

Ovviamente sffre il comparto energetico, con Eni che cede il 2,1% e Saipem in rosso dell'1,9%. Tra l'altro sul Cane a sei zampe JP Morgan in un report afferma che la politica dei dividendi è poco sostenibile con un mercato del petrolio così depresso, e ha ridotto il taret price a 13 euro da 13,9 mantenendo tuttavia invariato il giudizio Neutral.

Contrastati i titoli bancari. Mentre B.Mps è in pari, Ubi cede quasi il 2%. Invece Intesa Sanpaolo guadagna lo 0,5%, e Unicredit lo 0,81%.

Tra le altre blue chip in profondo rosso Fca (-3,7%), e Stm (-3,2%). Su quest'ultima pesano i risultati preliminari di Samsung del quarto trimestre 2015 inferiori al consenso. In rosso anche Terna (-0,8%), sulla quale Exane Bnp Paribas ha ridotto il rating a underperform per via della sua minore convenienza in termini di ritorni offerti rispetto ad altri titoli comparabile come Snam .

(MILANO FINANZA)

132 di 12531 - 11/1/2016 11:52
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
Piazza Affari gira in ribasso, Brent sui minimi degli ultimi 11 anni

Il rimbalzo della Borsa di Milano perde vigore a metà seduta, non accenna a riprendersi il petrolio, in marcia verso nuovi minimi decennali.
L'indice Ftse Mib perde lo 0,2% a 19830 punti.

Il cambio euro dollaro è 1,088.

Lo yuan trattato a Hong Kong si apprezza nei confronti del dollaro a 6,62 da 6,68 della chiusura precedente. La banca centrale della Cina ha fissato la banda di oscillazione della valuta a 6,563, da 6,562 di venerdì, una conferma che contribuisce a ridare forza alla valuta cinese.

A Piazza Affari sono positive le società del petrolio, ma con meno brio rispetto alla prima parte della seduta.

Saipem +1% dopo la telefonata fra Renzi e Putin sul ruolo dell'Italia nel progetto del gasdotto Nord Stream.
Eni +0,8%, Tenaris +0,5%.

Il greggio Brent segna un calo dell'1,9% a 32,9 dollari, sesta seduta consecutiva di ribasso e minimo degli ultimi 11 anni. Per Morgan Stanley, se il dollaro continuerà ad apprezzarsi, il petrolio scenderà fino a quota 20 dollari.

In Europa il settore migliore è l'Automotive (Stoxx del settore +2,1%), trainato dal rialzo di Volkswagen +3,7%, Daimler sale dell'1%.
A Milano FiatChrysler guadagna l'1,4%.
Cnh Industrial +1,5%.

Contrastate le banche, in ripiegamento rispetto ai livelli raggiunti nella prima parte della giornata: Unicredit +0,1%, Intesa +0,2%, Ubi +1,5%, Pop.Milano +1% e Pop.Emili +1%.

Montepaschi -3%.

Generali -2% soffre le nuove indiscrezioni del quotidiano svizzero SonntagsZeitung sulla possibile uscita dell'amministratore delegato Mario Greco, che sarebbe in procinto di venire nominato nuovo amministratore delegato della concorrente Zurich Insurance. UnipolSai +0,1%.

Guadagna Telecom Italia +2,4%, Enel sale dello 0,1%: oggi si tengono le assemblee degli azionisti per la fusione con la controllata EnelGreen Power +0,1%.

Nel settore industriale StM avanza dell'1,2%, Finmeccanica +0,2%, Prysmian +1%.

Tra i titoli del lusso, in rialzo Ferragamo +1,8% e Moncler +1%, Tod's -0,5%.

Soffrono le società del risparmio gestito, Anima Holding -3%, Banca Mediolanum -1,8%, Banca Generali -1,7%.
134 di 12531 - 11/1/2016 13:54
sbirulino55 N° messaggi: 2792 - Iscritto da: 21/8/2015
Quotando: silviettina - Post #133 - 11/Gen/2016 10:55...sdiscesa-libera.png


Questo è Short. Gira PC diventa Long. Ahahaha
135 di 12531 - 15/1/2016 11:21
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
FtseMib: supporto di breve termine a 19.600 punti

La situazione tecnica della borsa italiana rimane precaria. L’indice FtseMib, dopo un veloce recupero verso 20.350 punti, ha infatti subito una brusca flessione ed è sceso sui minimi delle ultime settimane. L’analisi dei principali indicatori quantitativi conferma la presenza di una solida tendenza ribassista di breve periodo, con l’Macd e il Parabolic Sar che si trovano in chiara posizione short. Solo il forte ipervenduto di brevissimo termine può impedire un ulteriore cedimento e favorire un veloce recupero che dovrà tuttavia affrontare un primo ostacolo in area 20.700-20.750 e una seconda barriera in area a ridosso dei 21.000 punti. Il ritorno al di sopra di quest’ultimo livello potrà avvenire soltanto dopo un’adeguata fase laterale di riaccumulazione, premessa necessaria indispensabile per poter iniziare una risalita di una certa consistenza. Decisamente negativa, invece, una chiusura giornaliera sotto 19.600 in quanto può innescare un’ulteriore ondata ribassista, con una prima proiezione teorica a quota 19.300-19.270 e un secondo obiettivo a ridosso dei 19.000 punti.

(MILANO FINANZA)


ftsemib-ii-277237.jpg
136 di 12531 - 15/1/2016 11:31
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #131 - 08/Gen/2016 16:08
Quotando: giola - Post #128 - 07/Gen/2016 10:26
Quotando: giola - Post #126 - 06/Gen/2016 14:58
Quotando: giola - Post #125 - 06/Gen/2016 10:00

GAP, VUOTO TRA COMPRATORI E VENDITORI

In tutto ci sono 4 tipi di gap:

- GAP COMUNE: si presenta in un'area di consolidamento, per esempio un triangolo o un rettangolo. Questo tipo di gap indica la direzione PROBABILE del trend, ma sempre all'interno dell'area di consolidamento!

- GAP DI ROTTURA: si presenta in una rottura da un'area di consolidamento. Il gap conferma, con un'alta PROBABILITA', che la rottura è genuina.

- GAP DI CONTINUAZIONE: segnalano che il movimento continuerà.

- GAP D'INVERSIONE: sembra un gap di continuazione, ma in realtà questo gap ci indica che il trend (al rialzo o al ribasso) è terminato. Non è usuale. Questo tipo di gap viene chiuso presto.

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FTSE MIB -2,77% a 20.401,69



FTSE MIB -2,58% a 18.984,71 ORE 11:26



Milano torna in rosso, finisce il mini-rimbalzo. Giù l'oil.

Sembra fallito il minirimbalzo delle borse europee tentato a metà seduta oggi dopo il recupero di Shanghai. Tra le 15 e le 16 il recupero è stato frustrato da forti flussi di vendite, a causa dei timori che i buoni dati sul mercato del lavoro negli Usa rendano più aggressiva la Fed sull'aumento dei tassi, ma anche dalla rinnovata debolezza del petrolio, con il petrolio Wti che a fine mattinata si era rimangiato i guadagni messi a segno in Asia.

Milano perde lo 0,5% così come Francoforte, mentre a Parigi il Cac40 fa peggio con un -0,8%. Fanalino di coda è madrid con -1%.

Ovviamente sffre il comparto energetico, con Eni che cede il 2,1% e Saipem in rosso dell'1,9%. Tra l'altro sul Cane a sei zampe JP Morgan in un report afferma che la politica dei dividendi è poco sostenibile con un mercato del petrolio così depresso, e ha ridotto il taret price a 13 euro da 13,9 mantenendo tuttavia invariato il giudizio Neutral.

Contrastati i titoli bancari. Mentre B.Mps è in pari, Ubi cede quasi il 2%. Invece Intesa Sanpaolo guadagna lo 0,5%, e Unicredit lo 0,81%.

Tra le altre blue chip in profondo rosso Fca (-3,7%), e Stm (-3,2%). Su quest'ultima pesano i risultati preliminari di Samsung del quarto trimestre 2015 inferiori al consenso. In rosso anche Terna (-0,8%), sulla quale Exane Bnp Paribas ha ridotto il rating a underperform per via della sua minore convenienza in termini di ritorni offerti rispetto ad altri titoli comparabile come Snam .

(MILANO FINANZA)




FTSE MIB -1,7% a 19.467,44


ftse-mib40-index5.png?w=529
137 di 12531 - 15/1/2016 16:14
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
MARKET TALK: borsa, alta volatilita' ma scambi non altissimi (sentiment)

Ftse Mib -2,55% a 19298 punti. "Il trend ovviamente e' negativo. Il fatto positivo e' che i volumi non sono molto elevati. La volatilita', comunque, resta molto alta e continuano e pesare le discese del petrolio. Un primo supporto per il nostro indice si trova a 18.500 punti e poi a quota 18 mila", commenta un analista tecnico.


138 di 12531 - 19/1/2016 11:37
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #128 - 07/Gen/2016 10:26
Quotando: giola - Post #126 - 06/Gen/2016 14:58
Quotando: giola - Post #125 - 06/Gen/2016 10:00

GAP, VUOTO TRA COMPRATORI E VENDITORI

In tutto ci sono 4 tipi di gap:

- GAP COMUNE: si presenta in un'area di consolidamento, per esempio un triangolo o un rettangolo. Questo tipo di gap indica la direzione PROBABILE del trend, ma sempre all'interno dell'area di consolidamento!

- GAP DI ROTTURA: si presenta in una rottura da un'area di consolidamento. Il gap conferma, con un'alta PROBABILITA', che la rottura è genuina.

- GAP DI CONTINUAZIONE: segnalano che il movimento continuerà.

- GAP D'INVERSIONE: sembra un gap di continuazione, ma in realtà questo gap ci indica che il trend (al rialzo o al ribasso) è terminato. Non è usuale. Questo tipo di gap viene chiuso presto.

p.php?pid=chartscreenshot&u=h7O4go%2BlMC



FTSE MIB -2,77% a 20.401,69



FTSE MIB -2,58% a 18.984,71 ORE 11:26



FTSE MIB +0,1% a 18.706,69 ORE 11:36

Italia, indice Zew su prospettive economia gennaio cade a 20,2 (-7,6)

Prosegue il trend di discesa della fiducia nelle prospettive dell'economia italiana, secondo l'ultima lettura dell'indice Zew.

A gennaio, infatti, l'indicatore elaborato dall'omonimo istituto tedesco sulla base di un'indagine congiunturale si è attestato a 20,2, in calo di 7,6 punti rispetto a dicembre, mese che aveva segnato un cambio di tendenza dopo un bimestre in crescita.


ftse-mib40-index7.png?w=529
139 di 12531 - 19/1/2016 11:42
peppedj N° messaggi: 16213 - Iscritto da: 27/9/2007
Si scende fino a febbraio marzo si vedrà
140 di 12531 - 19/1/2016 13:54
delbenrenzo N° messaggi: 16572 - Iscritto da: 24/3/2007
c'è ancora spazio!!!
p.php?pid=chartscreenshot&u=v99X4XbqbL7Z
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France 0.5%
Germany 0.5%
Greece 0.1%
Holland 1.0%
Italy -0.3%
Portugal -0.3%
US (DowJones) 1.2%
US (NASDAQ) 2.0%
United Kingdom 0.5%
Rialzo (%)
BIT:WSIAV 0.05 25.0%
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