caccamo1
N° messaggi: 515 -
Iscritto da: 29/3/2017
profumo di trifola..
2363 di 2921-07/3/2018 15:300
2nove
N° messaggi: 10625 -
Iscritto da: 12/9/2011
2364 di 2921-08/3/2018 12:140
2nove
N° messaggi: 10625 -
Iscritto da: 12/9/2011
.
2365 di 2921-08/3/2018 15:290
GIOLA
N° messaggi: 30069 -
Iscritto da: 03/9/2014
Generali sarà più aggressiva sull'immobiliare
La compagnia assicurativa cambia approccio nella gestione dei suoi immobili passando da una strategia conservativa e di basso profilo a una più aggressiva focalizzata su torri e asset di pregio
Fino a poco tempo fa Generali gestiva il suo immenso patrimonio immobiliare con un approccio conservativo. Ora, però, la situazione è cambiata e il cambiamento è coinciso con l'arrivo di Aldo Mazzocco, ex numero uno di Beni Stabili, alla guida di General Real Estate.
Il cambiamento è sempre più visibile nelle caratteristiche degli immobili entrati di recente nella proprietà della divisione della compagnia assicurativa responsabile appunto del patrimonio di cespiti immobiliari. Basta vedere il profilo di Citylife, il nuovo quartiere milanese nato sulle ceneri dell'ex Fiera. Le famose torri, o meglio grattacieli, fanno ormai parte dello skyline milanese e rendono l'idea dei cambiamenti in atto nelle strategie immobiliari delle Generali, sempre più rivolte su progetti iconici o comunque di pregio e non solo in Italia.
Se a Milano sono ormai pronti a trasferirsi i 3 mila dipendenti di Generali nella torre Hadid mentre è già in atto il trasferimento della forza lavoro di Allianz nella torre Isozaki e sono iniziati i lavori per la nuova sede di PwC nella torre Libeskind, all'estero la compagnia può contare su altri grandi immobili. Ha per esempio realizzato la nuova sede della Saint Gobain nel cuore del distretto direzionale de La Defense a Parigi o il One Fencourt a Londra già consegnato agli affittuari per non parlare di altri grandi progetti. Su Milano, dove gli immobili del Leone valgono 3 miliardi sui 26 miliardi complessivi, si parla di una quarta torre in Citylife mentre è ormai prossimo alla conclusione il progetto The Corner, nei pressi dell'area di Porta Nuova, dove arriverà la sede di Versace e forse dell'Inter.
L'obiettivo di Mazzocco è ampliare progressivamente il raggio d'azione delle Generali con una strategia fortemente focalizzata su asset di pregio nelle più importanti città europee senza tralasciare l'espansione in alcuni Pesi asiatici e in futuro anche in Cina. I segmenti privilegiati sono non solo il direzionale ma anche il commerciale e quello in forte crescita della logistica. Ulteriori obiettivi sono rappresentato dall'aumento delle masse in gestione anche tramite il lancio di fondi immobiliari aperti a terzi e dal miglioramento del rendimento del portafoglio tramite una maggior rotazione degli immobili. http://www.finanzareport.it
2366 di 2921-09/3/2018 13:470
caccamo1
N° messaggi: 515 -
Iscritto da: 29/3/2017
mi assicuro con generali ,cosi parto sicuro..
2367 di 2921-09/3/2018 13:480
caccamo1
N° messaggi: 515 -
Iscritto da: 29/3/2017
.
2368 di 2921-09/3/2018 17:460
2nove
N° messaggi: 10625 -
Iscritto da: 12/9/2011
2369 di 2921-18/3/2018 12:170
GIOLA
N° messaggi: 30069 -
Iscritto da: 03/9/2014
Benetton, dopo Abertis l’obiettivo è il 5% di Generali
di Laura Galvagni e Marigia Mangano
A Ponzano Veneto è il momento dei grandi cambiamenti. Dopo autostrade, costruzioni e torri ora è il turno delle assicurazioni. La famiglia Benetton, secondo fonti qualificate, sta valutando di salire a ridosso del 5% delle Generali. Una posizione che, allo stato attuale, ne farebbe il secondo azionista di riferimento della compagnia alle spalle di Mediobanca che ha il 13%. Al momento Edizione, la holding della famiglia, avrebbe già raggiunto il 2% del gruppo assicurativo rafforzando la partecipazione storica dello 0,94%. L’investimento, ai prezzi attuali, è di poco inferiore ai 500 milioni.
Il rafforzamento
Finora la holding ha operato sulle Generali a fronte di un mandato affidato dal consiglio di amministrazione. In un cda tenuto diversi mesi fa, il board ha deliberato l’ascesa nel capitale della compagnia fino al 2%. La decisione risponderebbe a ragionamenti di carattere finanziario. Edizione ha una liquidità importante e ha scelto di impiegarne una parte in un investimento che sulla carta ha un rendimento rotondo, circa il 6%, considerati i prezzi attuali. All’interno di questo quadro avrebbe ora avviato delle riflessioni sull’opportunità di raddoppiare l’impegno a Trieste. L’operazione non è ancora passata al vaglio del consiglio ma alcune fonti non escludono che i tempi siano maturi. La crescita nel capitale delle Generali potrebbe essere questione di qualche mese tanto che c’è chi scommette che prima dell’estate l’operazione possa essere completata. Si vedrà. Molto, d’altra parte, dipenderà anche dalle occasioni che si verranno a creare sul mercato. Di certo, in questa fase, l’impressione è che ci sia la volontà di fare il passo.
La liquidità
Acquistare quasi il 5% delle Generali significa per Edizione mettere sul piatto altri 700 milioni. Una cifra rotonda che tuttavia non rappresenterebbe uno sforzo eccessivo per le casse della società. La holding della famiglia Benetton che tiene le redini di Atlantia - oggi in piena rivoluzione dopo la firma della maxi alleanza con Acs-Hochtief per conquistare Abertis - Autogrill e Benetton Group, vanta un net asset value di 12,1 miliardi e una cassa di 1,85 miliardi, di cui 258 milioni gestiti dal fondo Questio. La capogruppo ha infatti archiviato il 2016 con profitti per 308 milioni e dai dati emerge che ha a disposizione oltre 1,85 miliardi di cassa. Al netto del prossimo rafforzamento nel Leone, dunque, resterebbe a disposizione ancora un miliardo di euro. Il tesoretto potrebbe essere utilizzato per agevolare progetti di espansione delle proprie partecipate, rafforzandone la presenza nei settori di competenza. Come già sta avvenendo per Atlantia. Tanto più che sotto l’ombrello della partecipata finiranno altri business oltre a quelli delle autostrade, in particolare le costruzioni, con il 24,1% di Hochtief, e le torri di Cellnex. In Edizione c’è infatti un manager come il l’amministratore delegato Marco Patuano che conosce molto bene il settore delle telecomunicazioni grazie al ruolo ricoperto in passato ai vertici di Telecom Italia. Non a caso a giugno scorso il ceo della holding si era espresso sulla strategicità del gruppo delle torri con toni piuttosto espliciti: «Se mai il ceo di Atlantia mi chiedesse un consiglio gli direi di tenere Cellnex in portafoglio perchè è un bell’asset».
L’assetto del Leone
In attesa di registrare le prossime mosse della famiglia Benetton anche altri azionisti forti potrebbero immaginare di aumentare il loro peso. Ad oggi i soci chiave della compagnia, oltre a Piazzetta Cuccia, sono Francesco Gaetano Caltagirone con il 3,55%, Leonardo Del Vecchio con il 3,16% e il gruppo De Agostini con l’1,7%. L’assetto proprietario è quindi in movimento. Quanto a Mediobanca, che pure non ha alcuna necessità di capitale, ha mantenuto a piano l’ipotesi, a precise condizioni di mercato, di cedere fino al 3% del Leone. Caltagirone, invece, a certi prezzi potrebbe arrotondare ancora la propria quota così come Leonardo Del Vecchio. Diversa la situazione di De Agostini che negli anni scorsi ha prima alleggerito la posizione e poi ha apertamente dichiarato di ritenere l’investimento una partecipazione di natura finanziaria. «Non abbiamo alcun programma di dismissione a breve o medio termine. Rimane una partecipazione finanziaria come abbiamo sempre detto», hanno fatto sapere dal gruppo De Agostini.
In prospettiva, in ogni caso, nel destino di Trieste sembra esserci una potenziale stabilizzazione del nucleo forte dei soci italiani. I Benetton però in questo contesto sembrano agire in modo autonomo con mosse che rispondono più a valutazioni di carattere finanziario che a scelte dal profilo politico. Non a caso, anche quando sono emerse le prime indiscrezioni sulla crescita di Edizione nel capitale delle Generali, ambienti vicini alla holding hanno fatto intendere che non ci fosse alcuna mira precisa in termini di governance. Un’opinione che potrebbe anche essere rivalutata nel momento in cui il peso dovesse diventare concretamente più rilevante. Tanto più che ad aprile 2019 è in scadenza l’intero board della compagnia. http://www.ilsole24ore.com/
2370 di 2921-22/3/2018 10:220
2nove
N° messaggi: 10625 -
Iscritto da: 12/9/2011
Cattolica Assicurazioni, i numeri del 2017. Dividendo 2018 di 0,35 euro
2371 di 2921-28/3/2018 23:180
2nove
N° messaggi: 10625 -
Iscritto da: 12/9/2011
.
2372 di 2921-23/4/2018 13:590
2nove
N° messaggi: 10625 -
Iscritto da: 12/9/2011
GENERALI0,8521 maggio 201823 maggio 2018
2373 di 2921-23/4/2018 15:460
emmega
N° messaggi: 679 -
Iscritto da: 07/5/2014
???
2374 di 2921-27/4/2018 09:280
2nove
N° messaggi: 10625 -
Iscritto da: 12/9/2011
23 maggio 2o18
2375 di 2921-30/4/2018 15:300
rampani
N° messaggi: 72895 -
Iscritto da: 03/9/2007
non mettele mai dietlocinese...
poltalefoltunaaaaahahaha…
2376 di 2921-04/5/2018 10:160
2nove
N° messaggi: 10625 -
Iscritto da: 12/9/2011
Partenza tonica per Generali (+1,1% a 17,005 euro). La compagnia assicurativa ha comunicato i risultati del primo trimestre 2018, chiuso con un utile netto di 581 milioni di euro, in aumento dell’8,9% rispetto ai 535 milioni contabilizzati
2377 di 2921-06/5/2018 10:380
GIOLA
N° messaggi: 30069 -
Iscritto da: 03/9/2014
In risposta a Joau...un saluto!
GENERALI...1-2-3 HIGH JOE ROSS SU BANDA SUPERIORE!
Informazioni sulla discussione
Torna alla Lista
Aggiorna Lista
..