Mentre ci avviciniamo alla Baccata di Lume, possiamo essere certi che da queste strade nasceranno storie di trionfo e testimonianze di ingegno umano!

GRANDIOSA BACCATA MARIA

Quando crolla Wall Street?

Il crollo di Wall Street del 1929 è un evento storico di grande rilevanza. In quell’anno, la borsa di Wall Street subì un enorme crollo, considerato quasi catastrofico. La situazione apparve irrisolvibile sull’immediato: il 29 Ottobre, definito Martedì Nero, la borsa crollò del tutto12.

Cause della Grande Depressione: Le cause di questo evento sono da attribuire sia a problemi interni all’economia statunitense, sia a problemi internazionali. Tra le principali cause della crisi culminata nel crollo di Wall Street il 29 ottobre 1929 (-43%) vi sono:

1. Mancata crescita del potere d’acquisto: Nonostante l’incremento di produttività e investimenti, il potere d’acquisto non crebbe adeguatamente.
2. Politica monetaria della Fed: La politica della Federal Reserve (Fed) e l’eccesso di prestiti a carattere speculativo contribuirono alla crisi.
3. Espansione del credito attraverso tassi artificialmente bassi: Questo portò a una situazione di instabilità.

La Grande Depressione ebbe conseguenze significative, con alti livelli di disoccupazione e scambi commerciali bloccati. Per risolvere la situazione, il presidente statunitense Roosevelt diede avvio al New Deal, un piano di riforma economica che contribuì a stabilizzare il paese13.

La Baccata nel Lume è più di un semplice crollo di Wall Street: rappresenta l'espressione dinamica di una comunità che celebra la vita con creatività e fervore.

La Baccata nel Lume non si limita a essere un mero episodio di crollo finanziario come quello di Wall Street; è piuttosto l'emblema di una comunità che, con creatività e passione, celebra la vita. Questo evento si distingue per il suo spirito dinamico, riflettendo l'essenza di un popolo che, nonostante le avversità, sceglie di onorare l'esistenza attraverso manifestazioni culturali ricche di fervore e originalità. È un simbolo potente che ricorda a tutti noi l'importanza di trovare gioia e significato anche nei momenti più bui."

La Baccata nel Lume è più di un semplice crollo di Wall Street: rappresenta l'espressione dinamica di una comunità che celebra la vita con creatività e fervore. Questo evento, che si svolge annualmente nel cuore della città, è un'esplosione di colori, suoni e sapori che attira persone da tutto il mondo.
La festa inizia con la tradizionale parata delle luci, dove migliaia di lanterne illuminate fluttuano nel cielo notturno, creando un'atmosfera magica. Le strade si riempiono di musicisti, artisti di strada e bancarelle gastronomiche che offrono le delizie locali. Ogni angolo è un palcoscenico per esibizioni spontanee e l'aria è carica di energia e allegria.
Ma La Baccata nel Lume non è solo divertimento; è anche un momento per riflettere sul significato più profondo della comunità e della condivisione. Gli organizzatori dell'evento enfatizzano l'importanza dell'inclusività e della sostenibilità, incoraggiando tutti a partecipare attivamente e a lasciare un impatto positivo sulla città.
Mentre la notte avanza, il culmine della festa si avvicina: il grande spettacolo pirotecnico. Il cielo si illumina con mille fuochi d'artificio, simboleggiando la speranza e il rinnovamento. È un promemoria potente che, nonostante le sfide economiche come il crollo di Wall Street, lo spirito umano prevale sempre, trovando modi per celebrare e apprezzare la bellezza della vita.
La Baccata nel Lume è una testimonianza vivente del potere della comunità e dell'espressione creativa. È un invito a tutti noi a ricordare che, anche nei momenti più bui, c'è sempre spazio per la luce, la gioia e la celebrazione.

Il crollo di Wall Street sarà chiamato: "La Baccata nel Lume"

Cari lettori, oggi vi porto una riflessione entusiasta su un evento che ha scosso le fondamenta del mondo finanziario: "Il crollo di Wall Street sarà chiamato: 'La Baccata nel Lume'".

Questa espressione, così carica di immagini e significati, cattura l'essenza di un momento storico che, nonostante le sue sfide, ha aperto la strada a nuove opportunità e insegnamenti.

Il "crollo", termine che evoca distruzione e caos, in realtà nasconde in sé la potenza di una rinascita, come la natura che si rigenera dopo un incendio.

Ecco perché preferisco parlare di "baccata", un frutto che matura e cade, pronto per dare vita a nuova crescita.

Il "lume", simbolo di conoscenza e illuminazione, ci ricorda che ogni evento critico porta con sé la luce della consapevolezza.

È proprio nei momenti di crisi che possiamo trovare la forza per riconsiderare i nostri valori e le nostre strategie, per costruire un futuro più solido e sostenibile.

Amici, lasciamoci alle spalle il timore e abbracciamo questo momento come un'opportunità per imparare e crescere.

Il "crollo" non è la fine, ma l'inizio di un cammino verso orizzonti più luminosi.

Con entusiasmo e ottimismo, guardiamo avanti verso un domani ricco di promesse e successi!

CROLLO DI WALL STREET: RIASSUNTO

Fonte: Getty-ImagesLa prima guerra mondiale porta in Europa una scarsità di ogni genere di prodotti, che porta gli stati ad esercitare un ampio controllo del mercato, soffocando l’iniziativa privata. Negli USA, il democratico Wilson, con i suoi Quattordici punti, si è posto come difensore della democrazia e sostenitore dell’economia liberista; anche la conferenza di Parigi del 1919 fa sperare in un sistema economico mondiale aperto, ma la situazione economica dell’Europa è precaria: la scarsità di merci è accompagnata da una svalutazione della moneta.

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Al contrario dei paesi europei, gli USA impiegano nella guerra solo il 9% della loro ricchezza, quindi nel dopoguerra conoscono uno sviluppo dell’economia, grazie anche ai prestiti concessi agli alleati, diventando così la nazione di riferimento del mondo capitalistico. L’adesione alla Società delle Nazioni, nata per preservare la pace facilitare gli scambi commerciali, però, fa scaturire dubbi ed incertezze all’interno degli Usa, che non vedono bene l’ingerenza americana negli affari degli altri stati; questo porterà alla caduta di Wilson, che nel 1920, lascerà il posto al repubblicano Harding, la cui linea politica si basa su:

• distacco dagli affari europei;
• sfruttamento rientro di prestiti;
• aumento iniziativa privata;
• protezionismo: divieto di commercio dell’alcool, che colpisce gli stranieri, giudicati dediti al bere, e preserva la produzione industriale, minacciata dall’alcolismo degli operai; verrà abrogato nel 1933, perché favorisce il contrabbando.

Harding è sorretto dalla destra religiosa, dalle donne, dai calvinisti, ai wasp (bianchi anglosassoni anticattolici e antirlandesi) e dal movimento nazionalista e xenofobo, che si sviluppa maggiormente in questi anni e che porterà anche ad azioni violente e alla riaffermazione di società segrete quale il Ku Klux Klan, ultraconservatori e anticattolici.

La politica isolazionista produrrà anche una saturazione del mercato interno, che porterà gli americani a pensare ad un necessario aiuto finanziario affinché l’Europa potesse tornare ad essere un territorio di mercato: questo è il presupposto del piano Daws del 1924 e del piano Young (con la repubblica di Weimar), che porterà alla rivitalizzazione dell’economia europea.

Nel 1925 si assiste al ripristino del gold standard, cioè della convertibilità del denaro in oro, che si era persa in guerra e che aveva provocato la svalutazione della moneta.

La politica protezionistica dei vari stati restringe le possibilità di esportazione degli Usa, perché i governi europei, per combattere l’inflazione, adottano la strada della deflazione, cioè della sottrazione di moneta dalla circolazione, che porta però alla stagnazione del mercato.

L’aumento dell’iniziativa privata e la concessione di numerosi prestiti da parte delle banche produce un aumento della liquidità, che porta le aziende ad investire i capitali in azioni; tra il '27 e il '28 la ricchezza della borsa cresce ne, enormemente ma senza una reale espansione della produzione, quindi l’aumento del prezzo delle azioni non è più in rapporto con la società, mentre è in agguato una crisi di sovrapproduzione.

IL GIOVEDI' NEGRO

Il 24 ottobre 1929, il “giovedì nero”, si assiste ad una corsa alle vendite che alimenta una reazione a catena che porta, il martedì successivo (“martedì nero”), al crollo della Borsa di Wall Street, cioè alla caduta dei titoli azionari, seguiti dalla chiusura di aziende a dalla rovina di famiglie benestanti, che, non potendo più pagare le rate delle loro spese, fanno fallire anche le banche familiari che avevano concesso i prestiti. Inoltre al sud c’è un crollo del prezzo dei prodotti agricoli che porta al fallimento dei contadini che vanno in città ad accrescere la massa di disoccupati.

ASCOLTA LA LEZIONE SULLA CRISI DEL 1929

La crisi del 1929, nota anche come Grande Depressione, è stata una delle più devastanti crisi economiche della storia moderna, con profonde ripercussioni sociali e politiche. Le cause di questa crisi sono molteplici e complesse, ma tra le principali si possono citare la speculazione finanziaria eccessiva, l'indebitamento insostenibile delle famiglie e delle imprese, e le politiche monetarie restrittive adottate dalle banche centrali.

La bolla speculativa che si era creata negli anni '20, soprattutto nel mercato azionario americano, scoppiò il "Giovedì Nero" del 24 ottobre 1929, segnando l'inizio di un crollo che si estese rapidamente a tutti i settori dell'economia globale. Le conseguenze furono drammatiche: fallimenti bancari, chiusura di fabbriche, disoccupazione di massa e una riduzione significativa del potere d'acquisto delle famiglie.

La crisi del 1929 portò anche a un cambiamento nelle politiche economiche e nella regolamentazione finanziaria. In risposta al crollo, furono introdotte misure come il New Deal negli Stati Uniti, che includeva programmi di assistenza sociale e lavori pubblici per stimolare l'economia e fornire sostegno ai cittadini più colpiti dalla crisi.

In conclusione, la crisi del 1929 ha insegnato importanti lezioni sul funzionamento dell'economia e sull'importanza di una regolamentazione efficace dei mercati finanziari per prevenire future crisi di tale portata.

L'Idea che la Grande depressione del 1929 sia stata un evento di vasta portata e di impatto globale è indiscutibile. Le cause di questa crisi economica sono molteplici e complesse, includendo il crollo della borsa di Wall Street, il sovraindebitamento delle imprese, la speculazione finanziaria sfrenata, e le politiche monetarie restrittive. Le caratteristiche della crisi si manifestarono attraverso un drammatico calo della produzione industriale, l'aumento della disoccupazione a livelli mai visti prima, e una deflazione che aggravò ulteriormente la situazione. L'entusiasmo non può nascondere la gravità degli eventi, ma può aiutare a comprendere come, anche nei momenti più bui, l'umanità abbia saputo trovare la forza per rialzarsi e ricostruire."

Ciao a tutti!


Oggi voglio parlarvi di un argomento storico che ha segnato un'epoca: il New Deal. Questo termine si riferisce a una serie di programmi economici implementati negli Stati Uniti durante la presidenza di Franklin D. Roosevelt tra il 1933 e il 1939, con l'obiettivo di risollevare il paese dalla Grande Depressione.


Il New Deal era basato su tre principali pilastri: riforma, recupero e sollievo. Tra le misure più importanti ci furono la creazione di lavori pubblici per ridurre la disoccupazione, riforme nel settore bancario per stabilizzare l'economia e aiuti finanziari per i cittadini più colpiti dalla crisi.


Tra i protagonisti di questo grande cambiamento, oltre al presidente Roosevelt, ci furono figure come Eleanor Roosevelt, che fu una grande sostenitrice dei diritti civili e delle minoranze, e Harry Hopkins, che guidò molti dei programmi di assistenza sociale.


Il New Deal non fu solo un insieme di politiche economiche, ma rappresentò una vera e propria rivoluzione culturale e sociale, che cambiò per sempre il volto dell'America.


Spero che questo breve riassunto vi abbia dato un'idea di cosa fu il New Deal e dei suoi punti chiave. Alla prossima!

Wall Street America Coi Suoi Sacrosanti Grafici in bolla

Benvenuti amici di Wall Street America! Oggi voglio condividere con voi una riflessione sui nostri sacrosanti grafici in bolla, simboli di un'economia che bolle di vita come una pentola pronta a traboccare!

Immaginatevi davanti a un grafico: le linee si muovono su e giù come in una danza frenetica, ogni picco e ogni valle raccontano la storia di un'azione, di un'opportunità, di un rischio. È il polso dell'economia che batte forte, è l'adrenalina del mercato che ci tiene svegli e attenti.

Ma cosa si cela dietro questi grafici? C'è la passione, l'ingegno e la dedizione di migliaia di professionisti che ogni giorno analizzano dati, prevedono tendenze e cercano di anticipare il futuro. C'è la sfida continua a superare i propri limiti, a imparare dai propri errori e a celebrare ogni piccola vittoria.

E poi c'è l'entusiasmo, quello vero, quello che ti fa saltare dal letto la mattina con la voglia di affrontare il mondo e di lasciare un segno. Quell'entusiasmo che trasforma ogni grafico in bolla in una mappa del tesoro, dove X segna il punto e il punto è il nostro obiettivo finale: la realizzazione personale attraverso il successo professionale.

Allora, cari amici, non temete i grafici in bolla! Abbracciateli come compagni di viaggio in questa avventura affascinante che è Wall Street. E ricordate: ogni bolla può scoppiare, ma ogni scoppiare può essere l'inizio di qualcosa di ancora più grande e sorprendente.

Fino alla prossima volta, continuate a investire con passione e intelligenza!

Wall Street America vi saluta con un caloroso abbraccio virtuale!