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La crisi del 1929 riassunta in 60 secondi
La crisi del 1929 riassunta in un video di 60 secondi: guarda le cause, le conseguenze e la ripresa economica statunitense con il New Deal
Elisa Chiarlitti23 febbraio 2022
LA CRISI DEL 1929
La crisi del 1929 è una delle crisi economiche più importanti della storia. Gli Stati Uniti dopo la fine della Prima guerra mondiale attraversarono un periodo di forte crescita economica; aumentò la produzione industriale.
Ad un certo punto la gente aveva acquistato tutto ciò di cui aveva bisogno (macchine, abiti, elettrodomestici…) per cui si creò un eccesso di produzione. E nell’ottobre del 1929 ci fu il crollo dei prezzi.
Tutti cercarono di vendere le proprie azioni, il cui valore crollò a picco. A Wall Street si generò il panico e numerose aziende fallirono.
Il nuovo Presidente americano Roosevelt, eletto nel 1932, elaborò una riforma economica, detta New Deal, con cui commissionò la realizzazione di molti lavori pubblici, dando lavoro e soldi alla popolazione. Nell’arco di pochi anni, Roosevelt riuscì a risollevare l’economia statunitense.
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ALTRI CONTENUTI SULLA CRISI DEL 1929
Grande depressione: storia e caratteristiche della crisi economica del 1929
L'America di F. D. Roosevelt: dagli anni Venti alla Seconda guerra mondiale
Primo dopoguerra in Germania: riparazioni, crisi economica e le premesse alla nascita del Nazismo
New Deal: riassunto, punti e protagonisti
22 di 619-04/3/2024 17:070
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Grande depressione del 1929: cause e caratteristiche della crisi economica
Cause e conseguenze della crisi del 1929, la crisi economica mondiale che inaugurò la Grande Depressione negli Stati Uniti.
Francesco Gallo
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Devi conoscere
Prima Guerra Mondiale: cause, schieramenti, protagonisti
Consumismo e società dei consumi: definizione, storia e caratteristiche
Il Gold Standard: storia dei rapporti tra oro, monete e banconote in Europa
Cosa imparerai
Il contesto storico della crisi del 1929
Cause e conseguenze della crisi economica
Che cos'è il New Deal
INDICE
Introduzione alla crisi del 1929
La crisi del 1929 nell’Età del Jazz e la società dei consumi
Crisi del ’29: prima la crisi dei valori, poi quella economica
La crisi del 1929: storia e caratteristiche
La ripresa delle idee di Keynes nel New Deal
Guarda il video sulla Crisi del 1929
Concetti chiave
Infobox
Cosa
Crisi del 1929
Quando
Crollo di Wall Street del 29 ottobre 1929
Dove
New York, Stati Uniti d'America
Precedenti
Storia del gold standard
Frase celebre
"La prova del nostro progresso non è quella di accrescere la ricchezza di chi ha tanto, ma di dare abbastanza a chi ha troppo poco". Franklin Delano Roosevelt
1Introduzione alla crisi del 1929
Fonte: Getty-Images
Durante la fine del secondo decennio del Novecento le grandi potenze mondiali affrontavano una fase di distensione politicaAlla fine degli anni Venti il mondo sembrava avviato a superare i traumi della Grande Guerra, anche perché i rapporti fra le potenze mondiali attraversavano una fase di distensione e anche “il problema tedesco” sembrava avviato a una soluzione equilibrata soprattutto in seguito al Patto di Locarno del 1925.
A turbare questa distensione arrivò la crisi del 1929 che, a partire dagli Stati Uniti d'America, si diffuse in tutto il mondoMa in questo quadro di apparente stabilità politica e sociale, nel 1929 si abbatté, prima negli Stati Uniti e poi nel mondo intero, una crisi economica tanto imprevista quanto catastrofica destinata a cambiare le sorti del Novecento.
Tutto Storia: schemi riassuntivi e quadri di approfondimento Per conoscere e ricordare i concetti, gli eventi e i principali avvenimenti della storia dalle origini a oggi.
Fonte: Ansa
La crisi del 1929 inaugurò il periodo della cosiddetta Grande Depressione e innescò una serie di eventi che portarono alla Seconda Guerra MondialeQuella che avrebbe preso il nome di Grande Depressione, fece sentire i suoi effetti sia sulla politica che sulla cultura del tempo influenzando così lo sviluppo storico delle società occidentali. Sconvolse i vecchi assetti, accelerò le trasformazioni già in atto e mise in moto una catena di eventi che avrebbero presto portato a un nuovo conflitto mondiale.
La crisi del 1929 mise in ginocchio l'economia mondiale per la prima volta nella storia del capitalismoCome ha scritto lo storico Eric Hobsbawm ne Il secolo breve, la storia dell’economia mondiale a partire dalla Rivoluzione industriale era stata una storia di progresso storico accelerato, di continua crescita economica e, sebbene nel corso degli anni si fossero presentate delle curve cicliche e fisiologiche, nel 1929 per la prima volta nella storia del capitalismo questa fluttuazione negativa mise in ginocchio l’intero sistema economico mondiale.
Fonte: Getty-Images
Le conseguenze della crisi economica del 1929 non furono solo economichePer avere una stima reale delle sue conseguenze, basti pensare che senza il crollo dell’economia del 1929 non ci sarebbe sicuramente stato nessun Hitler e quasi certamente non ci sarebbe stato nessun Roosevelt.
Un'altra conseguenza della crisi del '29 è stata quella di considerare il sistema sovietico come un'alternativa concreta al modello capitalistaÈ altresì molto improbabile che il sistema sovietico sarebbe stato considerato come una seria alternativa economica al capitalismo mondiale. La storia dell’intero pianeta risulta dunque incomprensibile se non si comprende a pieno l’enorme impatto che la crisi economica ha avuto da lì in poi.
2La crisi del 1929 nell’Età del Jazz e la società dei consumi
Fonte: Getty-Images
Il periodo iniziale degli anni Venti rappresentava la realizazzione del famoso sogno americano: gli Stati Uniti vivevano un momento di grande prosperitàAgli inizi degli anni Venti, quando ormai la Prima Guerra Mondiale era terminata, il dollaro americano era la nuova moneta forte dell’economia mondiale e per gli statunitensi cominciò un periodo di grande prosperità che prese il nome di Età del Jazz (1918-1929), magistralmente raccontata nei principali romanzi di Francis Scott Fitzgerald, lo scrittore americano che in quegli anni scriveva dell’USA gaia, ricca e spensierata dal primo dopoguerra, vittoriosa, quando il sogno americano pareva realizzato. Tra i suoi più celebri romanzi di quel periodo ci sono Di qua dal paradiso, Belli e dannati e Il grande Gatsby.
Fonte: Getty-Images
Durante gli anni Venti si diffuse il fenomeno industriale della produzione in serieDa quel momento in poi proprio dagli Stati Uniti si cominciò a diffondere in tutto il mondo il fenomeno industriale della produzione in serie, il che favorì notevolmente un aumento della produttività e del reddito nazionale. Questa nuova espansione industriale portò anche notevoli mutamenti nell’organizzazione della vita quotidiana.
Grazie a fenomeni come la diffusione della produzione in serie e la possibilità di rateizzazione, nasceva la società dei consumiA metà degli anni Venti, infatti, tra le strade di New York e Chicago circolavano numerose automobili della Ford, una ogni cinque abitanti (in Europa, invece, solo una su ottantatré) e l’uso degli elettrodomestici come radio, frigoriferi e aspirapolveri si era largamente diffuso nelle famiglie grazie anche alla facilitazione finanziaria della rateizzazione. Nasceva la società dei consumi.
3Crisi del ’29: prima la crisi dei valori, poi quella economica
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La linea del Partito Repubblicano negli anni Venti promuoveva l'accumulo della ricchezza privataDal punto di vista politico c’era l’egemonia del Partito Repubblicano, che vedeva nei due presidenti che si succedettero in quegli anni (Warren G. Harding, 1921-1923, e Calvin Coolidge, 1923-1929) i massimi esponenti di una politica economica che promuoveva l’accumulo della ricchezza privata a scapito di opere in favore delle classi più povere.
Le condizioni di vita degli operai comuni, degli afroamericani e degli immigrati rimanevano misere, nonostante la crescita della prosperità generaleCosì, mentre gli operai di alcune industrie erano favoriti sul piano retributivo e assistenziale, assai misere restavano le condizioni di vita e di lavoro degli operai comuni, afroamericani e immigrati.
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Si diffuse un conservatorismo ideologico contro minoranze e stranieri, colpevoli di "contaminare" la popolazione yankeeA tutto ciò si aggiunse una diffusa ondata di conservatorismo ideologico che investì le minoranze nazionali e razziali, con leggi limitative all’immigrazione per impedire la contaminazione della popolazione yankee (gli americani del nord-est i cui avi arrivarono prima del 1776) e la diffusione di ideologie sovversive europee, come il bolscevismo.
Il caso limite della deriva xenofoba si ebbe nel 1927, con la condanna a morte di due anarchici italianiIl punto limite di questa reazione fu il caso del processo ai due anarchici italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, accusati di omicidio con una montatura giudiziaria e condannati a morte nel 1927 nonostante le numerose prove della loro innocenza.
23 di 619-04/3/2024 17:100
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L'America di Roosevelt: dagli anni Venti alla Seconda guerra mondiale
Storia e pensiero politico di F.D. Roosevelt, quattro volte presidente U.S.A. e abile politico che seppe guidare il Paese anche nei momenti più difficili
Michele Tommasi
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Devi conoscere
Seconda Guerra Mondiale: cause, eventi principali e conseguenze
Grande depressione del 1929: cause e caratteristiche della crisi economica
Cosa imparerai
a conoscere il pensiero politico di Roosevelt
a comprendere l'importanza del ruolo di Roosevelt nella Seconda guerra mondiale
a conoscerne i momenti più importanti della sua vita
INDICE
Franklin Delano Roosevelt, introduzione al quattro volte presidente degli Stati Uniti
Gli Stati Uniti negli anni ‘20 e la Grande Depressione
L’ascesa di Franklin Delano Roosevelt e il “New Deal”
Gli Stati Uniti di Roosevelt nella Seconda guerra mondiale
Concetti chiave
Infobox
Chi
Franklin Delano Roosevelt
Quando
1882-1945
Movimento politico
Partito Democratico
Titoli e cariche
32° presidente degli U.S.A.
24 di 619-04/3/2024 17:110
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Eventi storici
Grande depressione, Seconda Guerra Mondiale, Sostenne la costruzione delle prime bombe atomiche
Frase celebre
“Gli uomini non sono prigionieri dei loro destini, ma sono solo prigionieri delle loro menti.” F.D. Roosevelt
1° Franklin Delano Roosevelt, introduzione al quattro volte presidente degli Stati Uniti
Fonte: Ansa
Roosevelt: quattro volte presidente USANella storia degli Stati Uniti, accanto a figure leggendarie come George Washington e Abraham Lincoln, un posto d’eccezione è riservato, tanto dagli studiosi quanto dall’opinione pubblica, a Franklin Delano Roosevelt: la fama del quattro volte presidente degli Stati Uniti - record tutt’ora ineguagliato - si deve in primo luogo alla sua grande capacità politica, che risultò decisiva nel guidare il paese durante i difficili momenti della sua presidenza, ma anche al modo con cui seppe parlare, nei momenti più duri, al cuore dei propri connazionali.
Tutto Storia: schemi riassuntivi e quadri di approfondimento Per conoscere e ricordare i concetti, gli eventi e i principali avvenimenti della storia dalle origini a oggi.
12 anni in caricaIn carica per dodici anni, dal 1932 al 1944, Roosevelt si impose attraverso la politica del “New Deal”, che risollevò gli USA dalla drammatica situazione economica successiva alla crisi del 1929, per poi guidare il paese durante i difficili anni del secondo conflitto mondiale.
Ascesa politica e successoLe origini della sua ascesa politica e del suo successo, sono in realtà da rintracciare proprio nella situazione americana durante gli anni ‘20, e nel preludio alla Grande Crisi del 1929, l’evento destinato a cambiare le sorti della politica americana e di quella mondiale.
Quiz di verifica sulla Seconda guerra mondiale: scopri quanto ne sai su questo argomento.
25 di 619-04/3/2024 17:120
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2° Gli Stati Uniti negli anni ‘20 e la Grande Depressione
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Gli USA al termine della Grande GuerraAl termine della Prima guerra mondiale gli Stati Uniti uscivano vittoriosi dal conflitto imponendosi come la prima potenza planetaria sul piano economico e militare. L’intenzione del presidente Woodrow Wilson, eletto per due mandati consecutivi tra il 1913 e il 1921, era quella di portare gli USA a giocare un ruolo di primo piano sullo scacchiere internazionale, impostando la diplomazia del dopoguerra sui principi di nazionalità e autodeterminazione dei popoli, ben espressi nel famoso discorso dei “14 punti” pronunciato da Wilson nel 1918.
La scelta isolazionistaTuttavia la politica interventista di Wilson era destinata a terminare con la morte del suo principale artefice: nel 1921 veniva eletto presidente il repubblicano Warren Harding, che sconfessando la linea del suo predecessore riportò gli Stati Uniti ad una politica di rigido isolazionismo, complice anche il voto negativo espresso dal Senato USA in merito alla partecipazione statunitense alla neonata Società delle Nazioni. Con questa scelta gli USA tornavano a occuparsi degli affari interni, disinteressandosi del loro ruolo sul piano internazionale.
Fonte: Getty-Images
I ruggenti anni ‘20Superati i traumi del conflitto, per gli USA si aprì una fase di enorme crescita economicadestinata a durare per un intero decennio: forte di una moneta, il dollaro, divenuto il principale mezzo di scambio mondiale e delle scelte protezionistiche dovute all’isolazionismo, l’economia statunitense decollò registrando ritmi di crescita impressionanti. A trainare l’industria statunitense fu un nuovo modello di organizzazione della fabbrica, dovuta ad Henry Ford, che rese l’automobile un oggetto ampiamente diffuso, così come l’arrivo sul mercato dei primi elettrodomestici, tra cui radio e frigoriferi, destinati a cambiare i consumi del paese.
Il conservatorismo socialeLa forte crescita economica non si accompagnava tuttavia ad innovazioni di carattere sociale e democratico: negli anni ‘20 la società statunitense rimaneva una società chiusa, fortemente attraversata da disuguaglianze sia sul piano della distribuzione dei redditi, che si accumulavano nelle mani di pochi ricchi emarginando una ampia parte della popolazione, che su quello razziale, con la aperta discriminazione della popolazione di colore del paese. A completare il quadro di conservatorismo sociale era la rigida politica sull’immigrazione e la scelta del proibizionismo, che alimentava i circuiti clandestini e le organizzazioni malavitose.
L’euforia speculativaNonostante questi squilibri per tutti gli anni ‘20, sotto la guida del Partito Repubblicano, gli Stati Uniti rimasero una nazione fiduciosa riguardo il futuro, soprattutto nei confronti di una crescita economica che sembrava infinita e inarrestabile. Il “tempio” dell’ottimismo in questo senso era rappresentato dalla borsa di Wall Street, divenuta la sede di una vera e propria euforia speculativa e di spregiudicati giochi finanziari motivati dalla possibilità di realizzare facili guadagni. Il meccanismo di crescita continua e ininterrotta del valore delle azioni nascondeva tra le sue pieghe una enorme bolla speculativa, che alla fine degli anni ‘20 era ormai sul punto di esplodere.
Approfondisci
Crisi del 1929: storia e caratteristiche della Grande Depressione
La crisi del 1929 e la Grande depressioneNel giro di cinque giorni, tra il 24 e il 29 ottobre 1929, il “sogno” economico statunitense si trasformò in un terribile incubo quando, proprio a Wall Street, si verificò un duplice crollo, tanto drammatico quanto inatteso, del mercato azionario. Le conseguenze dell’avvenimento furono catastrofiche: l’economia statunitense risentì pesantemente dell’evento, con la chiusura di interi settori produttivi, la conseguente crescita della disoccupazione e la forte contrazione dei consumi. La gigantesca crisi, che da lì a poco sarebbe divenuta mondiale, divenne poi nota con il nome di “Grande depressione” proprio per l’ampiezza e la profondità del suo impatto.
26 di 619-04/3/2024 17:140
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3° L’ascesa di Franklin Delano Roosevelt e il “New Deal”
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Le elezioni presidenziali del 1932All’inizio degli anni ‘30 gli Stati Uniti erano dunque una nazione profondamente in difficoltà, con al suo interno oltre 14 milioni di disoccupati, pervasa da un senso di angoscia e insicurezza per le mancate risposte date a livello politico alla crisi economica. Tuttavia nel 1932, in occasione delle nuove elezioni presidenziali, per interrompere il dominio politico dei repubblicani i democratici si affidarono al governatore dello stato di New York, Franklin Delano Roosevelt: una scelta che si rivelò determinante, grazie alla personalità dell’uomo e alla sua azione politica, per far uscire gli USA dal periodo più cupo della Grande depressione.
La vita di F.D. RooseveltF.D. Roosevelt era nato a Hyde Park, non lontano da New York, nel 1888, da una ricca famiglia borghese di origini olandesi: prima di intraprendere la carriera di avvocato, il giovane Franklin aveva viaggiato per l’Europa, per poi laurearsi prima ad Harvard e successivamente alla Columbia University. La sua carriera politica era iniziata con l’elezione a governatore di New York nel 1910, poi replicata nel 1928, intervallata dalla candidatura come vicepresidente alle presidenziali, poi perse, del 1920. Di carattere forte e risoluto, aveva però manifestato fin dal 1921 una grave forma di malattia che lo aveva invalidato, costringendolo alla quasi totale paralisi degli arti inferiori.
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Cos'è il New Deal: punti fondamentali del Nuovo corso di Roosevelt
I “Discorsi del caminetto”Accettando la candidatura alle presidenziali del 1932, Roosevelt era in realtà inizialmente privo di un vero e proprio programma politico. Tuttavia la sua popolarità crebbe grazie alle doti di comunicatore e alla sua capacità di instaurare con gli elettori un rapporto diretto: Roosevelt divenne celebre grazie ai “Discorsi del caminetto” una periodica trasmissione radiofonica nella quale, con tono suadente e familiare, illustrava la propria azione politica riuscendo a infondere coraggio e ottimismo ad una nazione spaventata e insicura. La strategia comunicativa si rivelò la chiave del successo politico, e l’8 novembre 1932venne eletto presidente ottenendo una schiacciante maggioranza sul repubblicano Herbert Hoover.
L’inizio del “New Deal”Già nel suo discorso d’investitura, nel luglio 1932, Roosevelt aveva annunciato la volontà di intraprendere un “nuovo corso” politico, contraddistinto soprattutto da un nuovo e più incisivo ruolo dello Stato nei processi economici, motivato dalla necessità di interrompere la spirale recessiva della crisi. Una volta eletto, il “New deal” prese corpo già nei primi cento giorni della nuova amministrazione, con una serie di provvedimenti pensati come una “terapia d’urto” per l’economia americana. Gli aiuti dello Stato federale furono destinati in primo luogo a rimettere in sesto il sistema dei prestiti, garantendo liquidità alle famiglie e alle imprese, e ad arginare la disoccupazione, attraverso la concessione di ampi sussidi ai più bisognosi.
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Gli atti in campo economico e socialeNel corso del suo mandato, Roosevelt ampliò ulteriormente la sua politica di intervento statale, varando una serie di atti utili a risollevare i settori economici più colpiti dalla crisi: con l’Agricoltural Adjustement Act, limitò la sovrapproduzione del settore agricolo, evitando il ripetersi di una bolla speculativa simile a quella del 1929; in seguito, con il National Industrial Recovery Act , imponeva ai settori industriali dei nuovi codici di comportamento e una maggiore tutela dei lavoratori salariati. Successivamente la politica di Roosevelt si indirizzò verso una riforma del sistema fiscale, per sostenere l’intervento dello Stato in economia, e verso una nuova legislazione del lavoro.
Il secondo mandato presidenzialeI risultati del “New deal” non furono certo immediati, e non mancarono di suscitare l’opposizione di quanti avversavano l’intervento dello Stato in economia. Tuttavia le scelte politiche di Roosevelt si dimostrarono determinanti nel terminare la fase più difficile della crisi economica americana, e gli valsero infine l’elezione per un secondo mandato presidenzialenel 1936, quando sconfisse, ancora una volta con un’ampia maggioranza, il repubblicano Landon nella corsa alla Casa Bianca. L’economia americana non vide però la fine del tunnel fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale.
4Gli Stati Uniti di Roosevelt nella Seconda guerra mondiale
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Fascismo: significato, cronologia e protagonisti
La crisi economica nel resto del mondoNel frattempo la crisi del 1929 aveva varcato i confini degli Stati Uniti, diventando un fatto globale: la recessione della maggiore potenza planetaria, che con i prestiti aveva garantito la ripresa in Europa, aveva finito per gettare in profonde difficoltà le economie europee, in particolar modo quella tedesca. L’effetto politico della crisi fu una generale sfiducia verso i sistemi democratici, ritenuti dall’opinione pubblica inadatti a fronteggiare la drammatica situazione economica; opinione pubblica che ora guardava con crescente favore sistemi alternativi e radicali rispetto alla democrazia come il comunismo di stampo sovietico o il fascismo, per la prima volta giunto al potere in Italia nel 1922.
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Hitler e il Nazismo: storia, ideologia e significato
L’ascesa di Hitler in GermaniaIl primo mandato di Roosevelt si era aperto poche settimane prima dell’insediamento diAdolf Hitler a cancelliere in Germania nel gennaio del 1933: la gravissima condizione dell’economia tedesca aveva in effetti giocato un ruolo fondamentale nell’avvento al potere del nazismo, producendo masse di disoccupati sedotti dalla violenta retorica nazionalista del Fuhrer. La crisi aveva inoltre favorito l’affermazione, in Europa e nel mondo, di circuiti economici chiusi, improntati all’autosufficienza nazionale e all’aggressività verso l’esterno, testimoniati soprattutto dall’aggressiva politica estera delle potenze fasciste.
Il “Discorso della Quarantena”Preoccupato dalla crescente tensione internazionale, nell’ottobre del 1937 Roosevelt pronunciò un celebre discorso, detto “della Quarantena”, in cui affermò che le nazioni responsabili di atti aggressivi - con chiaro riferimento all’Italia, alla Germania e al Giappone - avrebbero dovute essere isolate, come organismi contagiosi, per evitare il diffondersi della malattia della violenza e della sopraffazione. Pur non parlando apertamente di intervento USA, il presidente americano evocava un forte ruolo internazionale statunitense, mettendo in guardia i suoi connazionali, ancora in gran parte convinti dell’isolazionismo, dai pericoli imminenti.
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Seconda Guerra Mondiale: cronologia, battaglie e protagonisti
L’attacco a Pearl Harbour e la Seconda guerra mondialeLe previsioni di Roosevelt si rivelarono esatte quando, il 7 dicembre 1941, gli USA entrarono nel secondo conflitto mondiale a seguito dell’improvviso attacco giapponese a Pearl Harbour, che spinse gli USA ad un’immediata dichiarazione di guerra. Poco prima di questo fondamentale evento, Roosevelt era riuscito ad ottenere l’elezione ad un terzo mandato presidenziale ottenuto ancora una volta con una grande maggioranza. La terza elezione confermò il presidente alla guida degli Stati Uniti per gran parte della durata del duro conflitto che oppose gli USA alle potenze fasciste e al Giappone.
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Il ruolo di Roosevelt nel conflittoDurante i lunghi e difficili anni del conflitto Roosevelt continuò nella sua strategia di comunicazione diretta con l’opinione pubblica americana, proseguendo le sue conversazioni radiofoniche con la popolazione con l’obiettivo di infondere sicurezza e sostenere il morale delle famiglie. Sul piano politico il suo ruolo di mediazione fu decisivo nella formazione dell’alleanza antifascista dei “Tre grandi” soprattutto nei riguardi dell’URSS di Stalin, ideologicamente agli antipodi del sistema statunitense, ma il cui ruolo era ritenuto fondamentale per la sconfitta del nazifascismo.
La morte di Roosevelt e la fine della guerraCon gli USA avviati alla vittoria del conflitto, nel novembre del 1944 Roosevelt si ripresentò per la quarta volta come candidato alla presidenza: il grande prestigio che aveva ormai maturato gli valse un’ennesima conferma. Tuttavia la malattia che lo aveva logorato fin dal 1921, più le tensioni accumulate nei momenti più difficili del suo incarico, avevano minato la salute del politico statunitense: nell’aprile del 1945, mentre era in vacanza, un’emorragia cerebrale lo colse improvvisamente portandolo alla morte. Senza riuscire a vedere la fine del grande conflitto che lo aveva visto in prima linea, terminava così la vita di uno tra i maggiori protagonisti del ‘900.
27 di 619-04/3/2024 17:140
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Concetti chiave
Gli Stati Uniti negli anni ‘20 e la Grande Depressione
F.D. Roosevelt è stato uno dei più importanti presidenti degli Stati Uniti, la cui ascesa politica è dovuta alla situazione americana tra gli anni ‘20 e ‘30.
Dopo la Grande guerra gli Stati Uniti conobbero, per tutti gli anni ‘20, un forte periodo di crescita economica, che si accompagnò all’isolazionismo nella politica estera e ad un clima di chiusura sociale.
Tuttavia nell’ottobre del 1929, dopo il crollo della borsa di Wall Street, si scatenò una gigantesca crisi economica che per la sua profondità è ricordata come “Grande depressione”.
L’ascesa di Franklin Delano Roosevelt e il “New Deal”
Roosevelt si presentò per la prima volta alle elezioni presidenziali nel 1932, riuscendo a battere il candidato repubblicano Harding grazie ad una innovativa strategia di comunicazione.
Una volta eletto, Roosevelt intraprese una nuova politica economica, che prese il nome di “New deal”, basata sul forte intervento dello Stato in ambito economico.
Grazie a queste misure, gli USA superarono la fase più difficile della crisi economica, avviandosi verso un nuovo ciclo di crescita; successi che valsero a Roosvelt una seconda elezione nel 1936.
Gli Stati Uniti di Roosevelt nella Seconda guerra mondiale
Nel frattempo la crisi economica era diventata un fatto mondiale, mettendo in gravi difficoltà le economie europee e favorendo l’affermazione di regimi totalitari, come il nazismo in Germania.
Roosevelt fin dal 1937 denunciò la politica aggressiva di Germania, Italia e Giappone, cercando di modificare l’isolazionismo degli Stati Uniti.
Nel 1941 l’attacco giapponese a Pearl Harbour porterà gli USA nella Seconda Guerra Mondiale: pochi mesi prima Roosevelt era stato eletto per un terzo mandato presidenziale.
Durante gli anni del conflitto, Roosevelt rimase presidente cimentando l’alleanza dei “Tre grandi” (insieme a Churchill e Stalin). Pochi mesi prima della fine della guerra, nell’aprile 1945, dopo essere stato rieletto per la quarta volta, morì a causa di un’emorragia cerebrale.
Domande & RisposteIn che cosa consiste il New Deal?New Deal significa, letteralmente, “nuovo patto” o “nuovo corso” ed è un piano di riforme economiche e sociali messo in atto da Roosevelt per risollevare gli Stati Uniti dalla Grande depressione che aveva travolto il paese a partire dal 1929.Che malattia aveva Roosevelt?Una grave forma di poliomielite che gli causò la quasi totale paralisi degli arti inferiori. Ma, studi più recenti hanno ipotizzato che Roosevelt era affetto da una rara sindrome in grado di danneggiare il sistema nervoso e immunitario.Quante volte è stato eletto Roosevelt?Quattro. Roosevelt è stato in carica per dodici anni: dal 1932 al 1944.Come è morto Roosevelt?Nel 1945, mentre era in vacanza, un’emorragia cerebrale lo colse improvvisamente portandolo alla morte.
28 di 619-05/3/2024 16:370
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I mercati attendono indicazioni sulla politica monetaria da parte delle banche centrali, con la Banca Centrale Europea che si riunirà giovedì 7 marzo e la Federal Reserve che lo farà il 19-20 marzo.
Si guarda anche all’audizione del presidente della Fed, Jerome Powell, al Congresso in programma mercoledì 6 marzo.
Le due banche centrali potrebbero scegliere tempistiche diverse per il taglio dei tassi di interesse.
29 di 619-05/3/2024 18:520
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Quando dici “Wall Street in baccata nel lume”, sembra che tu stia usando un linguaggio poetico o metaforico. Tuttavia, senza ulteriori contesti o dettagli specifici, non posso fornire una traduzione letterale o una spiegazione precisa.
Tuttavia, posso condividere alcune informazioni sulle attuali condizioni di Wall Street:
Attacco short contro le banche regionali: Attualmente, c’è un grande attacco short contro i titoli delle banche regionali degli Stati Uniti. Questo è stato innescato dai problemi che hanno colpito la New York Community Bancorp (NYCB), una banca regionale esposta ai problemi del mercato immobiliare commerciale americano. Inoltre, c’è una data importante in arrivo: l’11 marzo 2024, che corrisponde alla scadenza di uno schema lanciato dalla Federal Reserve (Fed) per mettere in sicurezza le banche USA.
Bank Term Funding Program (BTFP): Questo programma è stato attivato dalla Fed in risposta alla crisi bancaria negli Stati Uniti nel marzo 2023. Ha permesso alle banche USA di chiedere prestiti alla banca centrale americana, utilizzando come garanzia i bond presenti nei loro bilanci. Questo schema ha aiutato le banche a finanziarsi facilmente presso la Fed.
In breve, Wall Street è attualmente coinvolta in una serie di eventi finanziari e il contesto specifico potrebbe chiarire ulteriormente il significato della tua frase poetica.
30 di 619-06/3/2024 22:360
Gianni Barba
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Certamente Jhonny🥁🥸🤠🤓🥁
31 di 619-08/3/2024 22:540
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32 di 619-Modificato il 08/3/2024 23:010
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Wall Street debole. Job Report rafforza attese sulla Baccata della Fed
Sosta intorno alla parità la Borsa di New York, con il Dow Jones che si attesta a 38.804 punti, mentre, al contrario, l'S&P-500 ha un andamento depresso e scambia sotto i livelli della vigilia a 5.134 punti. Variazioni negative per il Nasdaq 100 (-1,29%); come pure, in frazionale calo l'S&P 100 (-0,64%).
33 di 619-09/3/2024 20:330
MULTYNYCK
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Qual è stato il valore massimo del Dow Jones nel 1929?
34 di 619-09/3/2024 20:370
Gianni Barba
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Una domanda intelligente Mister Nickola
Dunque le dirò che il valore massimo dell’indice Dow Jones nel 1929 è stato raggiunto il 3 settembre 1929, quando l’indice ha toccato 381,1712.
Questo rappresenta l’apice di un’ascesa iniziata nel 1924, durante la quale il paniere di Wall Street ha moltiplicato il suo valore per cinque volte.
35 di 619-09/3/2024 20:400
Gianni Barba
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L'Indice Dow Jones 1929. 3 settembre. L’indice della borsa di New York raggiunge l’apice storico, a 381,17.
E’ il culmine di una ascesa, iniziata nel 1924, che ha visto il paniere di Wall Street moltiplicare di 5 volte il suo valore. Anni d’oro, di produzione industriale, agricola, ma anche di speculazione e euforia.
36 di 619-09/3/2024 20:400
Gianni Barba
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L’America non è pià quella del primo novecento. E’ una grande Nazione, che sta cambiando, uscita più ricca dalla guerra e immersa in una economia globalizzata.
37 di 619-09/3/2024 20:410
Gianni Barba
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La produzione industriale Usa salì del 64 per cento rispetto anche ai fiorenti anni di produzione bellica, favorita dagli ordini europei, nazioni uscite in ginocchio che dovevano per buona parte riconvertire le proprie industrie.
38 di 619-09/3/2024 20:410
Gianni Barba
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Questa crescita, in una nazione come gli Stati Uniti in cui il governo repubblicano stava praticando una rigida politica conservatrice, con un benessere economico che arricchì pochi impedendo una crescita sostanziale nella capacità di spesa nella popolazione, drogò il mercato azionario.
39 di 619-09/3/2024 20:420
Gianni Barba
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La crescita della borsa, diventò per chi aveva un minimo di capitale, una lotteria in cui si vinceva sempre. Gli agricoltori cominciavano ad avere capacità economica per gli ordini che venivano dall’Europa, e comprarono azioni facendo sopravvivere artificialmente una economia ormai solo speculativa.
40 di 619-09/3/2024 20:420
Gianni Barba
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La situazione però non resse alla diminuzione degli ordini di alimentari di un’Europa ormai divenuta più autonoma nella produzione agricola. Gli agricoltori cominciarono a vendere per rientrare e, con azioni in mano a pochissimi, la situazione precipitò.