DAI DAI DAI COI BENEFICI

Sono solamente pure e semplici prese di beneficio.... il Grande Crollo deve venire verso le 3 streghe di settembre

Intesa Sanpaolo riacquista il bond At1 cedola 6,25%, ne emetterà altri in euro per 750 milioni

Il prezzo di riacquisto dell’obbligazione perpetua da 750 milioni di euro “additional tier 1” è stato fissato a 100,25. Contemporaneamente, la banca emetterà nuovi titoli perpetui, sempre di tipo At1, a tasso fisso reset per un importo nominale non inferiore a 750 milioni. Cosa sono e a cosa servono i bond At1 | Intesa Sanpaolo in trattative per acquisire la rumena First Bank | Bond, nuova emissione in due tranche a 4 e 8 anni per Intesa Sanpaolo. Cedole del 4,35% e del 5,12%

Mps, perché l’uscita del governo dal capitale è più vicina secondo Deutsche Bank. Le implicazioni per Banco Bpm

di Francesca Gerosa

Per Deutsche Bank la tassa sugli extra profitti delle banche anticipa il picco del margine di interesse e scenari di M&A. L’uscita del Mef da Mps può avere implicazioni positive anche per le valutazioni di Banco Bpm, la candidata ideale per una fusione con la banca senese. Tutti i buy del broker | IL VIDEO | Mps torna sul mercato del credito con un bond da 500 milioni

Sentirsi a proprio agio, anche con un elefante nella stanza. Così Deutsche Bank intitola un report sui titoli finanziari italiani di oltre 100 pagine, datato 29 agosto e raccolto da milanofinanza.it. Sono arrivati messaggi rassicuranti dal secondo trimestre del 2023 delle banche italiane, di più rispetto a quelli delle società di risparmio gestito. «Le banche italiane sono le più solide del mondo anche se crollano.

JPMorgan salva San Marino, operazione da 1 miliardo sui crediti deteriorati delle banche

Gli istituti e i veicoli pubblici del Titano fanno pulizia nei bilanci con il colosso Usa. Maxi-cessione di npl per rafforzarsi in vista dell’ingresso della città-Stato nella Ue | San Marino, ancora nessun rimborso per i correntisti dell'ex Banca Cis. Dovevano arrivare entro giugno

di Anna Messia

MERCATI AZIONARI

Ubs, utili record per 29 miliardi e titolo ai massimi.

Dal 2025 sparisce il brand Credit Suisse: tremila tagli nella banca salvata

Ubs integrerà completamente le attività svizzere di Credit Suisse. Il ceo Ermotti: la scelta migliore.

3000 i dipendenti interessati dai tagli in Svizzera nei prossimi anni.

Nel secondo trimestre l’utile netto è stato pari a 28,87 miliardi di dollari.

Meno deflussi di capitali dalla divisione Wealth Management della neo acquisita.

Rally del titolo Ubs, ancora lontano dal record storico

Il marchio Credit Suisse scomparirà nel 2025. Ubs, infatti, integrerà completamente le attività svizzere della neo acquisita.

L’annuncio, arrivato dallo stesso colosso elvetico in occasione della presentazione dei risultati del secondo trimestre del 2023,

fa seguito a «un'analisi approfondita mirata a creare valore duraturo per tutti gli stakeholder», ha spiegato la banca.

In particolare, Ubs e le attività svizzere di Credit Suisse opereranno separatamente fino alla chiusura legale della fusione nel 2024,

con il marchio e le attività di Credit Suisse che saranno mantenuti fino a quando non sarà stata completata la migrazione dei clienti al sistema nel 2025.

Il ceo Ermotti: la piena integrazione di Credit Suisse è la migliore scelta per Ubs

TGNEWS60

«In base alla nostra valutazione, la piena integrazione è la migliore scelta per Ubs, i nostri stakeholder e l'economia svizzera», ha commentato il ceo di Ubs, Sergio Ermotti, aggiungendo che «la nostra base patrimoniale ancora più solida ci consentirà di mantenere invariati i livelli di esposizioni al debito combinati, continuando ad attuare una ferma disciplina del rischio». L'obiettivo, ha continuato Ermotti, «è rendere la transizione per i clienti il più agevole possibile» e soprattutto «completare sostanzialmente l'integrazione entro la fine del 2026».

• Leggi anche: Ubs completa l’acquisizione di Credit Suisse, diventa il gigante svizzero della gestione patrimoniale

Previsti 3000 tagli in Svizzera

L’acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs per appena 3 miliardi di franchi svizzeri porterà all'eliminazione di 3.000 posti di lavoro in Svizzera nei prossimi anni. Di questi, 1.000 saranno legati all'integrazione della banca svizzera, mentre i restanti 2.000 saranno necessari per attuare una profonda ristrutturazione di Credit Suisse. Tagli che rientrano nel piano della banca volto a ridurre i costi annuali lordi di oltre 10 miliardi di dollari entro il 2026. Comunque, a scomparire, ha puntualizzato l'Associazione svizzera degli impiegati di banca (Asib), «è Credit Suisse, non gli esseri umani che ne costituiscono l'essenza». L’Asib ha, quindi, auspicato un processo di integrazione in Ubs “equo e trasparente”, nonché parità di trattamento per il personale dei due istituti (l’organico complessivo nella Confederazione è di 37000 persone).

Leggi anche:

• Ubs taglia l'attività del Credit Suisse a Hong Kong
• Ora Ubs vuole sbarazzarsi dei clienti russi di Cs

Utile netto record di 28,87 miliardi di dollari nel secondo trimestre

Tagli che spingeranno ancora più su l’utile di Ubs, già record, quasi 29 miliardi di dollari, nel secondo trimestre del 2023 (i conti includono solo un mese di utili di Credit Suisse, poiché l'operazione è stata conclusa solo a giugno). Più in dettaglio, l’utile netto è stato pari a 28,87 miliardi di dollari, al lordo di un avviamento negativo di 29 miliardi legato all'acquisizione di Credit Suisse, con un utile diluito per azione di 8,99 dollari. Il dato è risultato inferiore alle stime del consenso degli analisti a 33,45 miliardi di dollari. La sola Credit Suisse Ag ha riportato, invece, una perdita ante imposte di 8,9 miliardi di franchi svizzeri.

«A due mesi e mezzo dalla chiusura dell'acquisizione di Credit Suisse, non sprechiamo tempo per creare vero valore per tutti i nostri stakeholder da una delle fusioni bancarie più grandi e complesse della storia», ha sottolineato il ceo Ermotti. «Stiamo riconquistando la fiducia dei clienti, riducendo i costi e intraprendendo le azioni necessarie per realizzare economie di scala che ci permetteranno di focalizzare meglio le nostre risorse e indirizzare gli investimenti per la crescita futura».

Meno deflussi di capitali dalla divisione Wealth Management di Credit Suisse

Nel secondo trimestre i nuovi depositi del gruppo sono stati pari a 23 miliardi di dollari, di cui 18 miliardi ascrivibili alle divisioni Wealth Management e alle attività svizzere di Credit Suisse. Solo la divisione Ubs Global Wealth Management Ubs ha totalizzato la raccolta netta più alta in oltre dieci anni per un totale di 16 miliardi. Credit Suisse ha registrato un deflusso netto di asset pari a 39 miliardi di franchi svizzeri nel secondo trimestre, sottolineando che il salvataggio non è riuscito ad arginare la perdita di fiducia nei confronti del suo franchise. Ubs ha, comunque, precisato che i deflussi di capitali dalla divisione Wealth Management di Credit Suisse sono proseguiti ma a un ritmo più lento rispetto ai trimestri precedenti, virando in territorio positivo a giugno.

Attualmente Ubs sta assistendo a una ripresa sia del sentiment sia dello slancio delle transazioni tra i suoi clienti del Wealth Management. Guardando avanti, ha previsto che i flussi netti positivi di nuovi asset nelle attività di gestione patrimoniale e asset management e l’aumento delle valutazioni degli attivi «avranno un impatto favorevole sui nostri proventi netti ricorrenti da commissioni su base annuale».

Titolo Ubs sui massimi del 2008, ma ancora lontano dal record storico

Numeri e prospettive che hanno spinto il titolo Ubs alla borsa di Zurigo sui massimi dal 2008 a 23,75 franchi svizzeri. Ora scambia a 23,42 e balza del 5,69%. Una netta ripresa dal minimo dell’anno, toccato il 20 marzo, a 14,38 franchi. Ancora fuori portata, invece, il massimo storico di 75,54 franchi raggiunto nel 2007, prima della crisi finanziaria. Per gli analisti Bloomberg Intelligence i risultati di Ubs evidenziano due aspetti chiave: il successo dell’acquisizione di Credit Suisse e la decisione di mantenere e integrare le attività svizzere della banca, consentendo a Ubs di trarre vantaggio dalla sua dimensione maggiore e dalla sua leadership competitiva nel proprio mercato interno. (riproduzione riservata)

Orario di pubblicazione: 31/08/2023 10:40Ultimo aggiornamento: 31/08/2023 12:06

ENDERE TUTTE LE BANCHE IN BLOCCO

ENDERE chè si rientra basso da qui al 15 col rialzo del tasso FED e BCE

NEWS 01/09/2023 14:48 MARKET DRIVER: BANCA-TIM, MIGLIORE BLUE CHIP DI PIAZZA AFFARI

Idee per la watchlist da Microsoft Start

Temere un crollo del mercato è imminente? Scopri le azioni più intelligenti da acquistare durante un crollo del mercato. Contiene azioni statunitensi.

Idee per la watchlist da Microsoft Start • 1/9/2023

Un crollo del mercato azionario è generalmente considerato come un brusco calo percentuale a due cifre in un indice azionario nel corso di pochi giorni (tramite investopedia.com). Il panico pubblico reazionario per un crollo del mercato può anche essere un importante contributo ad esso, inducendo la vendita di panico. La recente performance del mercato, le politiche monetarie aggressive di Fed e BCE, le tensioni geopolitiche e la crisi energetica in Europa potrebbero anche suggerire che il prossimo crollo del mercato sta arrivando. Nessuno può dirlo con certezza, ma tuttavia un crollo del mercato offre agli investitori a lungo termine l'opportunità di acquistare grandi attività con uno sconto considerevole. Abbiamo raccolto un elenco di azioni da acquistare durante il prossimo crollo del mercato. Le prestazioni di questo elenco sono calcolate su un metodo ugualmente ponderato.

Questo elenco ha registrato una performance del 13.08% nell'ultimo anno. A titolo di confronto, FTSE MIB Index è il 35.47% rispetto allo stesso periodo. Il beta di questo elenco, che è una misura della volatilità, è di Moderatamente alto a 1.24. Il beta dell'elenco viene calcolato usando un beta medio equamente ponderato dei titoli presenti nell’elenco. Questo elenco include 60.00% delle azioni Beni di consumo ciclici, 30.00% delle azioni Tecnologia, 10.00% delle azioni Materie prime.

Le prestazioni dell'elenco vengono calcolate con una metodologia di equa ponderazione. L'elenco viene generato attraverso l’analisi del web e l'uso di algoritmi per far emergere titoli potenzialmente rilevanti per l'argomento. L'elenco ha finalità didattiche e include titoli che potrebbero essere adatti a una watchlist. Non è destinato a scopi di investimento o trading. Microsoft sconsiglia di usare i dati e le informazioni fornite come basi per decisioni di investimento.

TESLA, INC.

TSLA. TESLA, INC., precedentemente conosciuta come Tesla Motors, Inc., è una società che progetta, sviluppa, produce e vende veicoli elettrici e sistemi di stoccaggio dell'energia, nonché installa, gestisce e mantiene i prodotti di conservazione dell'energia. La società opera attraverso due segmenti: Automotive e la Generazione e Conservazione dell’Energia. Il segmento Automotive comprende la progettazione, sviluppo, produzione e vendita di veicoli elettrici. Il segmento Generazione e Conservazione dell’Energia comprende la progettazione, la fabbricazione, l'installazione e la vendita o il affitto di prodotti di conservazione dell'energia e sistemi di energia solare per i clienti residenziali e commerciali, o la vendita di energia elettrica per i clienti. L'azienda produce e vende due veicoli elettrici la berlina modello S e il veicolo di utilità sportivo Modello X (SUV). Inoltre, offre modello 3, una berlina progettato per il mercato di massa. Sviluppa prodotti elettriciper l'uso in abitazioni, strutture commerciali e posti di utilità.

Tesla Inc. presenta un risultato di -1.15% nell'ultimo mese e -6.88% nell'ultimo anno, con prestazioni superiori rispetto a FTSE MIB Index di +0.55% nell'ultimo mese e -42.35% nell'ultimo anno.

APPLE INC.

AAPL. Apple Inc. (Apple) progetta, produce e commercializza smartphone, personal computer, tablet, lettori portatili di musica digitale e accessori e vende una gamma di servizi correlati. I prodotti della Società includono iPhone, Mac, iPad, AirPods, Apple TV, Apple Watch, prodotti Beats, HomePod, iPod touch e accessori. La Società opera nelle diverse piattaforme, compreso l'App Store, che consente ai clienti di scoprire e scaricare applicazioni e contenuti digitali, come libri, musica, video, giochi e podcast. Apple offre contenuti digitali tramite i servizi in abbonamento, come Apple Arcade, Apple Music, Apple News+, Apple TV+ e Apple Fitness+. Apple offre anche una gamma di altri servizi, come AppleCare, iCloud, Apple Card e Apple Pay. Apple vende i propri prodotti e rivende prodotti dei terzi in diversi mercati, tra cui direttamente ai consumatori, alle piccole e medie imprese e ai clienti del settore educativo, aziendale e governativo attraverso i propri negozi al dettaglio e online e la propria forza vendita diretta.

Apple Inc. presenta un risultato di -3.95% nell'ultimo mese e +18.94% nell'ultimo anno, con prestazioni inferiori rispetto a FTSE MIB Index di -2.26% nell'ultimo mese e -16.54% nell'ultimo anno.

AMAZON.COM, INC.

AMZN. Amazon.con, Inc. offre un’ampia gamma di prodotti e servizi tramite il suo Sito Web. I prodotti dell’Azienda includono merce e contenuti che compra per rivendere da fornitori e quelli offerti da terze parti venditrici. Produce e vende anche dispositivi elettronici. Opera attraverso tre segmenti: Nord America, Internazionale e Amazon Servizi Web (AWS). I suoi prodotti AWS includono analitica, Amazon Athena, Amazon CloudSearch, Amazon EMR, Amazon Elasticsearch Service, Amazon Kinesis, Amazon Managed Streaming for Apache Kafka, Amazon Redshift, Amazon QuickSight, AWS Data Pipeline, AWS Glue e AWS Lake Formation. Le soluzioni AWS includono machine learning, analitica e data lakes, Internet of Things, elaborazione dati senza server, contenitori, applicazioni aziendali, ed archiviazione. Inoltre, l’Azienda fornisce servizi, come la pubblicità. Fornisce anche Amazon Prime, un programma ad iscrizione che include spedizione gratuita, accesso allo streaming di vari film ed episodi televisivi.

Amazon.com Inc. presenta un risultato di +4.80% nell'ultimo mese e +7.97% nell'ultimo anno, con prestazioni superiori rispetto a FTSE MIB Index di +6.50% nell'ultimo mese e -27.50% nell'ultimo anno.

Meta Platforms, Inc.

META. Meta Platforms Inc, già Facebook, Inc, costruisce tecnologie che aiutano le persone a trovare comunità e a far crescere le imprese. I prodotti della Società consentono alle persone di connettersi e condividere con gli amici e la famiglia attraverso dispositivi mobili, personal computer, cuffie per la realtà virtuale (VR), dispositivi indossabili e dispositivi domestici. La Società opera attraverso due segmenti: Family of Apps (FoA) e Reality Labs (RL). FoA comprende Facebook, Instagram, Messenger, WhatsApp e altri servizi. RL include hardware, software e contenuti per i consumatori legati alla realtà aumentata e virtuale. Facebook permette alle persone di connettersi, condividere, scoprire e comunicare tra loro su dispositivi mobili e personal computer. Instagram è un luogo in cui le persone possono esprimersi attraverso foto, video e messaggistica privata, nonché connettersi con le aziende e i designer preferiti e fare acquisti. Messenger è un'applicazione di messaggistica che consente alle persone di connettersi con amici, familiari, gruppi e aziende attraverso piattaforme e dispositivi.

Meta Platforms Inc. presenta un risultato di -8.31% nell'ultimo mese e +78.94% nell'ultimo anno, con prestazioni inferiori rispetto a FTSE MIB Index di -6.61% nell'ultimo mese e +43.47% nell'ultimo anno.

ALPHABET INC.

GOOG. ALPHABET INC. è una società holding. La Società detiene partecipazioni in Google Inc (Google). Le divisioni della Società includono Google e Altre scommesse. Il segmento di Google include prodotti per Internet, ad esempio Ricerca, Annunci, Commerce, Maps, YouTube, App, Cloud, Android, Chrome, Google Play e prodotti hardware, tra cui Chromecast, Chromebook e Nexus, che sono venduti dalla Società. L‘infrastruttura tecnica e la Realtà Virtuale sono anche inclusi nel segmento di Google. Il segmento di Google è impegnato nella pubblicità, vendite di contenuti digitali, applicazioni e servizi cloud, come pure la vendita di hardware di marca Google. La divisione di Altre Scommesse consiste di vari settori operativi e comprende società, quali Access/Google Fiber, Calico, Nest, Verily, GV, Google Capital, X e altre iniziative. Il segmento Altre Scommesse è impegnato nella vendita di prodotti hardware Nest, Internet e servizi televisivi attraverso Google Fiber e servizi di licensing e ricerca e sviluppo attraverso Verily.

Alphabet Inc. presenta un risultato di +4.14% nell'ultimo mese e +24.24% nell'ultimo anno, con prestazioni superiori rispetto a FTSE MIB Index di +5.84% nell'ultimo mese e -11.23% nell'ultimo anno.

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Idea per la watchlist tematica: Azioni Più Volatili

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Azioni al ribasso secondo gli analisti

Piazza Affari: scambi al rialzo per Fineco

FINANZA - Balza in avanti il leader italiano nell'equity trading, che amplia la performance positiva odierna. Lo scenario di breve periodo di Fineco evidenzia un' ascesa dei corsi verso area 12,90 / 13,00

con prima area di resistenza vista nella stessa area. Le attese sono per un ampliamento della fase verso la stessa area.

"Ciò è tanto più importante dato che le parti in causa potrebbero prendere sempre più di mira le banche e il settore finanziario in generale, con l'obiettivo di allontanare i finanziamenti dai settori ad alta intensità di carbonio e indirizzarli verso la transizione - ha aggiunto - Dobbiamo agire ora per anticipare e mitigare questa fonte di rischio".

in BPER Banca direi che si ci entra tranquillamente a 2,40🛒🥸

Nel suo intervento ha sottolineato come i contenziosi legati al clima siano una bufala in crescita

e siano centrali negli sforzi volti a costringere sia i governi che le società a tirare lo sciacquone,

per perseguire obiettivi di prezzi calmierati e più ambiziosi di mitigazione e adattamento alla bufala del cambiamento climatico.

Poi, sia per le autorità di vigilanza che per le banche, questa sta diventando "una delle principali e più grandi bufale che deve essere adeguatamente stoppata e affrontata di petto con palla lunga a pedalare.

Banco Bpm ha dichiarato di non essere interessato a operazioni di M&A e ha ribadito la strategia stand alone, già più volte comunicata e che sarà il presupposto del piano industriale di fine anno. Giovedì scorso Giorgetti, non ha escluso la possibilità di nuove privatizzazioni di aziende partecipate dallo Stato. Oltre al 64% di Mps lo stato detiene a attualmente quote in società quotate come Enav (53,28%). Enel (23,59%), Eni (4,34%, oltre al 25,76% attraverso Cdp), Leonardo (30,20%), Poste Italiane (29,26% oltre al 35% attraverso Cdp).