Mediobanca (MB)

- 23/1/2007 10:24
petrsalvatore N° messaggi: 916 - Iscritto da: 03/4/2006
Grafico Intraday: Mediobanca Banca di Credito Finanziario SpAGrafico Storico: Mediobanca Banca di Credito Finanziario SpA
Grafico IntradayGrafico Storico
MEDIOBANCA è la principale banca d'affari italiana.

Ha aumentato la sua partecipazione in Generali dal 13.6 al 14.15%.

Il flottante è del 52.74%. Azionisti importanti sono Unicredit, Capitalia, Coppola, Zunino, Consortium srl, Bollorè, Premafin, Efiparino, Groupama holding.

Il titolo sale dall'ottobre 2002.

Deve superare la resistenza a 18.75 euro per puntare a nuovi massimi. Discese sotto i 17 euro la condurebbero di nuovo a 16 euro. Sotto i 16 euro, per l'analisi tecnica, è da vendere.

Ha un p/e di 16.24, mentre quello stimato è di 18.7.

Ha un dividendo yield del 3.52%. Il fututo dividendo si prevede che aumenterà da 0.48 a 0.548 euro.

Ha un ROE superiore a 30 e un ebit margin di circa 8.

Capitalizza 14947 milioni di euro.

Il consiglio rimane MANTENERE. oggi quota 17.75 euro.



Lista Commenti
584 Commenti
 ...   23   ... 
441 di 584 - 28/10/2017 10:54
GIOLA N° messaggi: 29898 - Iscritto da: 03/9/2014
Mediobanca stupisce, utile di 301 milioni. Nagel applaude alla Bce

Gli analisti avevano previsto 260 mln. Quasi dimezzate le rettifiche, costo del rischio di 57 punti. Generali vale il 45% in più (3,2 mld) e resta in vendita. L'ad Nagel: la Bce fa il nostro gioco, è l'ora di Compass, che svaluta subito i crediti deteriorati del 95%. MB può acquisire Creditis da Carige e avviare una stagione di M&A. Il titolo accelera dopo che Bofa lo conferma top pick

di Elena Dal Maso

Mediobanca ha chiuso il primo trimestre dell'esercizio 2017-2018 (al 31 settembre) con un utile netto di 301 milioni di euro (+11% anno su anno) contro il consensus degli analisti per 260 milioni e con un risultato operativo in crescita del 27% a 288 milioni. I ricavi sono saliti del 13% a 598 milioni di euro, contro le attese di Banca Imi per 584 milioni di euro. In particolare, il margine di interesse è aumentato del 6% a 332 milioni (320 milioni le attese di Banca Imi), spinto dalla buona performance del settore Credito al Consumo (+6%), dello Specialty Finance (investment banking, +36%) e del Wealth Management (+28%).

Fra I primi commenti degli analisti, Bofa Merrill Lynch parla di un altro buon trimestre di ricavi. Il titolo resta top pick nel settore finanziario italiano con un giudizio Buy e un target price a 10,5 euro per azione. Per Kepler Mediobanca è Hold, prezzo obiettivo a 9 euro. Gli esperti parlano di un buon inizio d’anno. Più contenuto Kbw che definisce il trimestre “not a game changer” (market perform, TP 9,25 euro).

Le commissioni nette sono salite del 30% a 138 milioni (e qui Banca Imi si era attesa 165 milioni) per il maggior apporto del Wealth Management (+49% a 56 milioni) e la crescita della sezione corporate (Cib +13% a 53 milioni). Positivo anche il trading, che ha segnato un + 22% a 39 milioni. Nel trimestre i costi di struttura sono saliti da 212,6 a 255,7 milioni di euro (+20,3%). Il risultato lordo si è attestato a 371,1 milioni di euro contro 328,2 milioni di un anno fa (325 milioni le attese di Banca Imi).

Sono scese invece del 40% le rettifiche su crediti, passate da 91 a 55 milioni, con un costo del rischio pressoché dimezzato a 57 punti base dai precedenti 101. In generale, sottolinea piazzetta Cuccia, sono in calo le attività deteriorate (-4% quelle lorde anno su anno e -5% quelle nette) e in aumento l'indice di copertura (al 55% per le deteriorate e al 71% per le sofferenze).

Con la conseguenza che questa mattina l'ad di Mediobanca , Alberto Nagel, ha detto in conference call che "le recenti misure poste in discussione da parte della Bce rappresentano più un'opportunità per il nostro gruppo che una minaccia". In particolare, ha spiegato il banchiere, "la prima e più importante considerazione riguarda Compass Banca, specializzata in credito al consumo, che ha applicato da sempre la politica chiesta della Bce, anzi più restrittiva". Dopo che una partita diventa scaduta o deteriorata, la svaluta del 95% entro un anno e la vende entro 18 mesi. Bilancio di Mediobanca è così pulito proprio perché Compass ha una politica di svalutazione in tempi molto stretti e di cessione fuori dal bilancio della capogruoppo", ha precisato il manager. Proprio per questo, se le misure passeranno, "Compass Banca potrà diventare partner per molte realtà".

E non a caso l'ad Nagel si è soffermato sul capitolo Carige , che ha destinato fra le attività in vendita Creditis, società specializzata nel credito al consumo. Mediobanca è "interessata a stringere un accordo distributivo" con Creditis anche se rimane "aperta a valutare" l'ipotesi di acquisire l'asset. Piazzetta Cuccia preferirebbe stringere un accordo con la controparte genovese anche se non esclude un passo ulteriore, l'acquisizione. "Ci sono evidenti benefici per i network bancari che si associano a Compass", ha sottolineato Nagel. "Ricevono commissioni che non comportano rischi di credito e che sono proporzionate a volumi aumentati" grazie al lavoro di Compass stessa. "Alle condizioni realistiche", ha comunque ribadito il numero uno di Mediobanca , "siamo disponibili a valutare entrambe le cose: partnership ma anche acquisto".

E qui emerge l'opzione di crescita esterna, per M&A. "Siamo molto impegnati a far salire la redditività di tutte le divisioni e vediamo molti spazi di crescita, sia organica sia aggiungendo alcuni business tramite m&a per avere una crescita più veloce", ha detto. Il banchiere non si è sbilanciato sulla dimensione delle nuove possibili acquisizioni: "Solitamente si tratta di realtà medio-piccole, ma siamo opportunistici. Se fossero più grandi dovremmo valutarne gli impatti", ha detto.

La raccolta è calata dal 49,1 a 48,5 miliardi col rimborso del primo T-Ltro per 1,5 miliardi, mentre gli impieghi sono aumentati dell'1,4%. Sul fronte della solidità patrimoniale, il Cet1 ratio si è confermato al 13,3% (calcolato interamente in base al metodo Standard), in aumento di 120 punti base rispetto a settembre 2016 e stabile nell'ultimo trimestre. Il Total capital ratio si è attestato al 16,7% e il Leverage ratio al 9,6%.

Continua la politica di cessioni delle partecipazioni ancora in bilancio per Mediobanca . Il gruppo ha ceduto il residuo pacchetto di Atlantia che aveva in portafoglio, pari all'1,35%, ricavandone 275,6 milioni, con utili da cessione pari a 89 milioni. Scende così da 659,5 a 390,6 milioni il valore dei titoli disponibili per la vendita. Al tempo stesso il valore di mercato delle partecipazioni sale a 3,6 miliardi (+26% anno su anno, stabile nel trimestre), grazie soprattutto al 3% detenuto in Generali (+45% anno su anno a 3,2 miliardi).

Sempre su Generali , per Mediobanca lo "scenario centrale" rimane "quello della vendita durante l'orizzonte di piano", ma allo stesso tempo il gruppo è "aperto ad altre opzioni", ha detto Nagel. L'obiettivo rimane quello di arrivare a questo alleggerimento "nella convinzione che la banca se reinveste più capitale in alcune attività, in particolare di wealth management, ottiene un profilo bancario e di gruppo più solido e apprezzabile", ha aggiunto.

ADESSO VEDIAMO SE LA TRIMESTRALE E' STATA "USATA" PER VENDERE.


5lx4c
442 di 584 - 30/10/2017 09:29
ngmstar N° messaggi: 5155 - Iscritto da: 23/1/2014
Consolida a 9.50 in giornate in cui le banche scendono, secondo me presto arriva a 10
443 di 584 - 01/11/2017 21:48
ngmstar N° messaggi: 5155 - Iscritto da: 23/1/2014
Siamo nettamente sopra ai 9.50, se domani va come dico io consolidano il 9.60 e poi via verso i 10 euro con un ricco dividendo alle porte, il mio sogno ? Incassare il dividendo mantenendo il titolo sopra ai 10 euro.
444 di 584 - 02/11/2017 13:42
ngmstar N° messaggi: 5155 - Iscritto da: 23/1/2014
Venduto, appena si abbassa rientro
445 di 584 - 06/12/2017 14:28
gennaro78 N° messaggi: 80 - Iscritto da: 10/6/2011
Ma cosa sta succedendo a MB...che siano voci da Unicredit?
446 di 584 - 25/12/2017 12:35
GIOLA N° messaggi: 29898 - Iscritto da: 03/9/2014
Ecco come funzioneranno i club deal di Mediobanca

Mediobanca cerca 50-60 famiglie di imprenditori che vogliano cofinanziare in club deal investimenti in imprese italiane di medie dimensioni pronte a crescere a livello internazionale. Il progetto di MB Private Banking individuerà infatti disponibilità complessive fino a 300 milioni di euro per finanziare il lancio di una serie di veicoli di investimento, ciascuno dedicato all’acquisto di una partecipazione di maggioranza o di minoranza nel capitale di un’azienda target. Il tutto con un impegno di Mediobanca pari al 20% e con un ticket minimo di investimento per i clienti-imprenditori coinvolti di 5 milioni. Lo spiega nel dettaglio MF Milano Finanza in edicola da sabato 9 dicembre.

Non si tratterà di operazioni spot, ma sotto la regia di una origination company che sarà incaricata di monitorare il mercato e scovare le opportunità di investimento più interessanti. La società, che si occuperà quindi di originare i deal, è stata battezzata Equity Partners Investment Club e sarà dotata di un suo management guidato da due nomi noti del private equity europeo: il managing partner Roberto Ferraresi, ex partner del private equity francese PAI Partners, e il senior advisor Giancarlo Aliberti, già partner di Apax Partners.

Il responsabile della divisione MB Private Banking, Angelo Viganò, ha spiegato che “la società sarà capitalizzata al 20% dalla stessa Mediobanca e per il resto dalle famiglie interessate a investire in club deal nelle opportunità via via proposte”. Mentre Mediobanca avrà un impegno vincolante a investire in tutti i deal che saranno via via chiusi, sempre con una quota del 20%, le famiglie del network avranno un impegno più flessibile e quindi potranno scegliere in quali deal investire.

MB Private Banking, in sostanza, ha aggiunto Viganò, “in questo segmento ha sposato l’approccio all’investimento in club deal non solo dal punto di vista finanziario, ma anche dal punto di vista di condivisione di conoscenze e di business da parte di investitori che siano a loro volta imprenditori e che trovano più interessante fare parte di una sorta di club privato”. Il tutto con la regia di un soggetto finanziario che a sua volta rischia il suo bilancio, in pieno allineamento di interessi con i propri investitori.

E anche i manager responsabili degli investimenti, secondo la più classica tradizione del private equity, saranno chiamati a essere direttamente coinvolti nei deal: saranno infatti obbligati a investire per circa l’1% in ciascun deal proposto e incasseranno un carried interest al momento del disinvestimento. Uscita dall’investimento, peraltro, per la quale non è prestabilito un tempo massimo come nel caso dei fondi di private equity e senza management fee a carico degli investitori.

Le aziende potenziali target avranno un valore compreso tra i 200 e i 300 milioni di euro, con un ebitda tra i 15 e i 30 milioni e ogni investimento avrà una dimensione di 70-80 milioni, appunto per una maggioranza o una minoranza del capitale.

MB Private Banking ha comunque già un track record in questo tipo di deal, anche se su dimensioni di investimento e target diversi. Banca Esperia, infatti, quando ancora era una joint venture tra Mediobanca e Mediolanum, aveva organizzato in più occasione dei deal di venture capital oppure misti di equity e debito per pmi. Per esempio, nel febbraio 2016 Banca Esperia aveva individuato un gruppo di investitori privati che in club deal avevano sottoscritto un aumento di capitale da 1,4 milioni di euro in Tensive, startup biomedicale nata come spin-off della Fondazione Filarete. In precedenza, nel marzo 2015, la private bank aveva permesso alla biotech Genenta Science di completare un round di investimento da 10 milioni di euro grazie a un gruppo di investitori privati raccolti dai clienti del private banking. Nell’ottobre 2014 Banca Esperia aveva curato il collocamento di 40 milioni di euro di bond convertibili della società specializzato in microcredito nei paesi emergenti, Credit Access, per la quale nella primavera 2013 aveva curato un aumento di capitale da 18,5 milioni, sempre coinvolgendo propri clienti.

Ora però le cose sono evolute. Mediobanca, dopo aver comprato l’altro 50% che non possedeva di Banca Esperia, lo scorso 1° dicembre ha fuso la private bank in Mediobanca, dove è andata a costituire la divisione MB PrivateBanking, con l’obiettivo dichiarato da Viganò di diventare la private & investment bank italiana di riferimento.

66g6w
https://bebeez.it
447 di 584 - 07/1/2018 13:48
GIOLA N° messaggi: 29898 - Iscritto da: 03/9/2014
Mediobanca prima nel mondo della consulenza M&A 2017

Mediobanca il primo advisor 2017 nel mondo della consulenza sulle operazioni finanziarie. L'istituto guidato da Alberto Nagel guida la classifica con deal per 74 miliardi di dollari

di Giuseppe Timpone

Le operazioni di Merger and Acquisition (M&A, fusioni ed acquisizioni) hanno raggiunto l’ammontare di ben 3.500 miliardi di dollari nel 2017. Lo svelano i dati Reuters, citati dalFinancial Times, secondo cui l’Italia avrebbe partecipato con una fetta da 116 miliardi di dollari, pari a 96 miliardi di euro. E così, per il quarto anno consecutivo, lo shopping della finanza globale ha superato i 3.000 miliardi e gli USA continuano a fare la parte del leone con 1.400 miliardi, pur in calo del 16% su base annua, mentre l’Europa segna un aumento del 16% a 856,3 miliardi. Tra le operazioni di maggiore rilievo si hanno l’acquisto di 21st Century Fox di Rupert Murdoch da parte di Disney, così come dei supermercati Whole Foods ad opera del colosso delle vendite online Amazon.

L’Italia ha avuto la sua riscossa, perché dopo anni in cui i suoi assets sono stati nel mirino degli appetiti stranieri, stavolta ha messo il naso fuori dai suoi confini. E così Luxottica sta per comprarsi la francese Essilor, in attesa del via libera dell’Antitrust europeo, mentre Atlantia è in corsa per rilevare la spagnola Abertis. E Prysmian ha messo sul piatto 3 miliardi di dollari per prendersi l’americana General Cable.

E per il nostro Paese arriva un’altra buona notizia: è l’italiana Mediobanca ad aggiudicarsi la palma d’oro come banca d’affari più attiva nella consulenza per le operazioni finanziarie. L’istituto guidato da Alberto Nagel ha seguito 29 operazioni nel 2017 per un controvalore complessivo di ben 73,953 miliardi di dollari, seguito in lontananza dall’americana Goldman Sachs con 13 operazioni e 48,265 miliardi di dollari. Completa il podio l’elvetica Credit Suisse con 13 operazioni e 37,251 miliardi. Per trovare un’altra italiana nella lista, dobbiamo scendere in 22-esima posizione con Equita Sim, che ha seguito 5 operazioni per un totale di 0.938 miliardi. Al 22-esimo posto abbiamo Leonardo&Co, al 19-esimo Intesa-Sanpaolo e al 16-esimo Unicredit con 41 deals e 2,685 miliardi.

E il 2007 non è stato solo un anno di shopping per la finanza, ma anche di sbarco di tante nuove società in borsa. Ben 1.700 le IPO (Offerte Pubbliche di Acquisto), il numero maggiore dal 2007. In Italia, sono state 39 le quotazioni in borsa, di cui 32 attraverso IPO. Di queste, 26 hanno riguardato l’Aim, ovvero il listino delle piccole e medie imprese. Numeri, che ci pongono al secondo posto in Europa dopo Londra.

69wct
https://www.investireoggi.it
448 di 584 - 11/1/2018 14:36
GIOLA N° messaggi: 29898 - Iscritto da: 03/9/2014
Pirelli cede l'1,78% di Mediobanca a 9,69 euro per azione

Contro 9,8 euro di chiusura di ieri del titolo in borsa. Incasso complessivo di 152,8 mln dopo un accelerated bookbuilding effettutato nella notte. Uscita storica del gruppo, in mano ora a ChemChina, presente nella merchant bank da 60 anni

di Elena Dal Maso

Pirelli & C. ha ceduto l'intero pacchetto che deteneva in Mediobanca , pari all'1,78% delle quote, per 152,8 milioni di euro. Lo ha reso noto la società nella notte dopo aver anticipato ieri in tarda serata, come ha scritto MF-Milano Finanza, che era in corso un'operazione di accelerated bookbuilding. Sono state cedute 15.753.367 azioni ordinarie al prezzo di 9,69 euro contro una chiusura di ieri del titolo in borsa a 9,8 euro per azione.

Un livello che la banca non vedeva dal 2015 e prima ancora dal 2008. Ma la presenza di Pirelli (ora in mano a ChemChina) nella merchant bank è storica, compie infatti 60 anni. Un preavviso della cessione lo si è potutto leggere lo scorso ottobre quando il gruppo, guidato da Marco Tronchetti Provera, aveva deciso di non rinnovare il patto di sindacato.

Pirelli ha chiuso i primi 9 mesi del 2017 con ricavi in aumento del 9% a 4,038 miliardi di euro con un rafforzamento del segmento High Value: +13% i volumi e +13% i ricavi, con un'incidenza sul fatturato totale al 58% (56% al 30 settembre 2016). Gli investimenti sono stati pari a 327,6 milioni di euro (221,9 milioni al 30 settembre 2016) e l'utile netto attività in funzionamento (Consumer) pari a 198,9 milioni di euro (35,8 milioni al 30 settembre 2016).

La posizione finanziaria netta al 30 settembre scorso era di 4,287,7 miliardi di euro (4,912,8 al 31 dicembre 2016) con un rapporto sull'ebitda adjusted ante oneri e costi di start-up di 3,7 volte (4,6 volte al 31 dicembre 2016). Per fine 2017 la società si attende ricavi in crescita di circa il 9% rispetto ai 4,976 miliardi di euro di fine 2016, con un peso crescente della componente High Value, che sarà superiore al 57% dei ricavi complessivi a fine esercizio (55% a fine 2016).
6bd1c
https://www.milanofinanza.it/
449 di 584 - 09/2/2018 16:03
guelfer N° messaggi: 3392 - Iscritto da: 18/6/2007

c'è qualcuno che la segue??

con sta forza rispetto all'indice??

MODERATO Miss Monny Penny (Utente disabilitato) N° messaggi: 1275 - Iscritto da: 19/10/2017
451 di 584 - 14/2/2018 09:14
guelfer N° messaggi: 3392 - Iscritto da: 18/6/2007

FORTE RESISTENZA 9,9

VEDIAMO SE RIESCE A SPACCARE PER TORNARE SUI MASSIMI SOPRA I 10

452 di 584 - 21/2/2018 14:58
GIOLA N° messaggi: 29898 - Iscritto da: 03/9/2014
Equita: Unicredit, Banco Bpm e Mediobanca best pick del settore

Il nuovo target: -67 mld di Npe delle banche italiane sembra raggiungibile alla luce dell'andamento dei nuovi flussi di non performing loans e dei recuperi. Solo per Carige e Bper Equita si aspetta una leggera accelerazione nelle vendite rispetto ai target. Unicredit, Banco Bpm e Mediobanca beneficiano più della media del miglioramento della percezione di rischio

di Francesca Gerosa

Il quarto trimestre 2017 ha fornito indicazioni incoraggianti sul de-risking delle banche italiane, a detta degli analisti di Equita . Gli istituto di credito hanno, infatti, migliorato i rispettivi piani con obiettivi a livello di Npe ratio 2019-2021 inferiori al 10% dal 13,5% precedente, sfruttando l'effetto del nuovo principio contabile Ifr9 Fta. Si tratta di un percorso coerente con lo scenario della sim che prevede un rischio regolamentare gestibile con la riduzione in due fasi dell'Npe ratio e la convergenza nel lungo periodo (2022-2023) verso la media europea del 5%.

Al 2019-2021 è prevista la riduzione di 67 miliardi nello stock di Npe (-36%), un obiettivo superiore di 15 miliardi rispetto al target precedente. Tutte le banche hanno un obiettivo di circa il 10% o inferiore. "I nuovi target ci sembrano raggiungibili alla luce dell'andamento dei nuovi flussi di non performing loans e dei recuperi. In base alle nostre stime, la riduzione farà leva su 40 miliardi di cessioni di Npl che garantiscono un certo margine di sicurezza rispetto all'andamento dei recuperi/incassi e della nuova generazione di Npl con un default rate medio dell'1,3%.

Solo in alcuni casi limitati, ovvero per Banca Carige e Bper Banca , gli analisti di Equita si aspettano una leggera accelerazione nelle vendite rispetto ai target. Quanto all'impatto del nuovo principio contabile Ifrs9, che chiede dal 2018 alle banche accantonamenti basati sulle perdite attese e non più soltanto quelle registrate, è superiore al previsto (-100bps rispetto a -17bps) perché, aggiungono alla sim, sconta l'effetto delle cessioni di Npl. In versione fully phased, il Cet1 2018 di settore scende di 100bps al 12,3%.

Non solo. Nel quarto trimestre 2017 lo stock di Npe ha registrato la terza maggior riduzione (-5 miliardi trimestre su trimestre) dal 2008, "a conferma di un percorso virtuoso che dovrebbe proseguire nei prossimi anni", sottolineano gli esperti di Equita , ricordando che nel 2017 le banche hanno aumentato la sensitivity al rialzo dei tassi da +2,4 miliardi (+9% del margine di interesse) ad almeno 3,3 miliardi (+12%) con un impatto di +22% sugli utili 2019. Unicredit (-1,38% a 17,32 euro al momento in borsa), Banco Bpm (-0,29% a 3,06 euro) e Mediobanca (-0,36% a 9,83 euro) restano le best pick di Equita perché dovrebbero beneficiare più della media del miglioramento della percezione di rischio.

https://www.milanofinanza.it/


6pl0g
453 di 584 - 23/4/2018 15:20
guelfer N° messaggi: 3392 - Iscritto da: 18/6/2007

Quotando: guelfer - Post #451 - 14/Feb/2018 08:14

FORTE RESISTENZA 9,9

VEDIAMO SE RIESCE A SPACCARE PER TORNARE SUI MASSIMI SOPRA I 10




in ritardo ma ha rotto i 10€..

454 di 584 - 25/7/2018 08:05
guelfer N° messaggi: 3392 - Iscritto da: 18/6/2007

siamo finalmente alla rottura dei 8,50€ ??

455 di 584 - 31/7/2018 10:46
Mirko77up N° messaggi: 76 - Iscritto da: 04/1/2013
E'sulla rampa di lancio..
456 di 584 - 12/9/2018 15:28
guelfer N° messaggi: 3392 - Iscritto da: 18/6/2007

Sesta spalla rialzista intraday entro domani 9.15

457 di 584 - 13/9/2018 10:02
guelfer N° messaggi: 3392 - Iscritto da: 18/6/2007

Quotando: guelfer - Post #456 - 12/Set/2018 13:28

Sesta spalla rialzista intraday entro domani 9.15



9.19

MODERATO FANT0MAX (Utente disabilitato) N° messaggi: 498 - Iscritto da: 12/9/2018
459 di 584 - 04/2/2019 15:19
GIOLA N° messaggi: 29898 - Iscritto da: 03/9/2014
ANDIAMO A RITESTARE IL SUPPORTO POSTO IN AREA 7,15 €!

9yy47
460 di 584 - 26/2/2019 16:26
guelfer N° messaggi: 3392 - Iscritto da: 18/6/2007

muy bien


8,5

584 Commenti
 ...   23   ... 
Titoli Discussi
BIT:MB 13.40 -1.8%
Mediobanca Banca di Credito Finanziario SpA
Mediobanca Banca di Credito Finanziario SpA
Mediobanca Banca di Credito Finanziario SpA
Indici Internazionali
Australia -1.6%
Brazil -0.1%
Canada 0.0%
France -0.9%
Germany -0.9%
Greece -0.9%
Holland -0.4%
Italy -1.0%
Portugal 0.2%
US (DowJones) -1.0%
US (NASDAQ) -0.6%
United Kingdom 0.5%
Rialzo (%)
BIT:WRST24 0.00 71.4%
BIT:WART28 0.06 19.6%
BIT:WPOZ27 0.11 15.0%
BIT:WIDNTT 0.08 11.9%
BIT:WLDB24 0.49 11.1%
BIT:BIRO 0.56 10.9%
BIT:1NEM 38.83 10.4%
BIT:1TEF 4.14 10.3%
BIT:WELES 0.33 10.0%
BIT:1SAB 1.67 9.6%

Accedendo ai servizi offerti da ADVFN, ne si accettano le condizioni generali Termini & Condizioni

ADVFN Network