Natural Gas Con Grafici (NGAS)

- Modificato il 30/11/2007 09:53
rudyz N° messaggi: 661 - Iscritto da: 02/5/2007
Qui possiamo seguire l'andamento del gas e inserire vari commenti!

Grafico Intraday: ETFS Natural GasGrafico Storico: ETFS Natural Gas
Grafico IntradayGrafico Storico
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41732 Commenti
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40661 di 41732 - Modificato il 10/4/2018 15:07
aldo1942 (premium) N° messaggi: 4357 - Iscritto da: 31/12/2009
OIL:
Ora Sono Long;

ARGENTO :
Sono Long;

NATGAS:
Sono Short;

RAME:
E' in Rimbalzo: ma sto attendendo storno per eventuele rientro;

40662 di 41732 - 10/4/2018 16:58
1giacomofofo N° messaggi: 701 - Iscritto da: 29/6/2016
grazie......
40663 di 41732 - 11/4/2018 00:03
aldo1942 (premium) N° messaggi: 4357 - Iscritto da: 31/12/2009
OIL:
Dovrebbe stornare !! e poi !! vedo .

GAS:
E' ancora in Storno 2,62 ??;

ARGENTO:
Dovrebbe Stornare ... e poi !! vedo .
40664 di 41732 - 12/4/2018 10:40
7belfagor N° messaggi: 17133 - Iscritto da: 20/11/2009
NATURAL GAS
http://www.commoditiestrading.it/spread-trading/Natural-Gas--nel-2017-produzione-USA-a-livelli-record-9187.aspx
40665 di 41732 - 15/4/2018 11:07
aldo1942 (premium) N° messaggi: 4357 - Iscritto da: 31/12/2009
Queste sono le previsioni sul Nord america del 01 Maggio 2018-

pIE0rTY.png
https://i.imgur.com/pIE0rTY.png
40666 di 41732 - 15/4/2018 11:51
163paolo N° messaggi: 1245 - Iscritto da: 22/3/2013
può influire sul gas l attuale situazione di conflitto tra usa-russia?
40667 di 41732 - 15/4/2018 17:30
giastra N° messaggi: 6305 - Iscritto da: 22/3/2006
DEAR FRIENDS : alcune considerazioni raccolte sul mercato ; sono ancora un po' fuori con OIL & NAT GAS ( e forse mi pentirò , ma non ho segnali precisi e tempo per affrontarli con professionalità )
Auguri a tutti di buon lavoro -
******

Annoiato dall'ennesimo show delle consultazioni per il nuovo governo, dovrebbe essere ora chiaro che Berlusconi tiene i fili dell'operazione Telecom su cui convergono una serie di interessi privati e politici (più o meno leciti) che non sono gestibili senza la sua influenza sul direttivo, ho seguito ieri un bell'intervento di Michele Geraci sulla Cina
Alcuni punti mi hanno particolarmente colpito:

1) La Cina, nell'opinione dell'economista, è una democrazia "ex post". Non ci sono elezioni nè stampa libera ma il governo cerca attivamente il consenso della popolazione sulle politiche intraprese: la stima, fuori dai sondaggi ufficiali (criticare il governo pubblicamente non è sano in Cina) è di consenso quasi unanime per Xi. Sulla base di questo principio la Cina sta promettendo ai suoi cittadini di rimborsarli per l'aumento dei prezzi delle derrate alimentari che dovessero seguire all'aumento dei dazi sui prodotti agricoli di provenienza americana (probabilmente faranno tutti marcia indietro, nessuna misura è ancora stata intrapresa e Trump riapre ieri agli accordi Trans Pacific).
Geraci giustamente si domanda se sia meno democratico questo sistema dove il consenso viene cercato a decisioni compiute e che dipende sostanzialmente dal miglioramento delle condizioni economiche della popolazione, o quello occidentale dove oramai invariabilmente chi riceve consensi disattende le promesse fatte agli elettori una volta eletto (varrà anche per il prossimo governo italiano, nessun piano economico di nessun partito o movimento presentato in campagna elettorale è attuabile).

2) Mentre noi riflettiamo su questioni del tutto domestiche (non raccontiamoci che la nostra posizione sulla Siria abbia qualche importanza, nè che un eventuale intervento militare risolva qualcosa) - nessuno governo vorrà ereditare nelle sue sembianze attuali la questione Telecom nè tantomeno quella Monte dei Paschi - i Cinesi riflettono sul ruolo strategico delle regioni artiche: il processo di riscaldamento dei ghiacci apre nuove vie di comunicazione verso l'Occidente molto più veloci di quelle tradizionali, che hanno il potenziale di ridurre enormemente il ruolo del Mediterraneo (ma anche della Turchia) nel commercio internazionale.

3) La Cina sta facendo enormi investimenti in infrastrutture nell'Africa subsahariana con l'obiettivo di sostituire il fabbisogno di derrate alimentari che oggi provengono dagli Stati Uniti. Prima costruisce infrastrutture, poi come è stato con la Cina rurale, allestisce "esodi programmati" verso le regioni in cui investe. Invece che mandare indietro chi arriva da paesi poveri, i Cinesi investono a casa loro, con l'obiettivo certo di arricchirsi ma con il probabile esito, come in Cina, che centinaia di milioni di Africani potranno uscire dalla soglia di povertà.


La vera Via della Seta passa dunque molto a Nord del Mediterraneo mentre la gran parte degli investimenti cinesi, in Africa più di quanto investito complessivamente in Europa e negli Stati Uniti, molto più a sud.

Risultato, l'Italia, a livello di sistema, si deve svegliare a cercare collaborazioni coi Cinesi nelle aree geografiche in cui investono .

Mi sembra un suggerimento molto intelligente ma niente di cui la nostra politica si stia occupando in modo serio. Recentemente leggevo un editoriale, condivisibile, in cui si sosteneva che se i giovani sono come Salvini, Di Maio, Renzi, forse tutte queste celebrazioni sul ricambio generazionale sono eccessive. Quantomeno le nuove generazioni sono oggi (in Italia) mediamente meno colte di quella dei loro genitori e per affrontare questi temi serve cultura, visione. E tanto lavoro. ( questo - se non sbaglio – fa onore al ns. amico MR. ALDO ed altri saggi del NS. FORUM che non sono tutti dei “sbarbatelli” )

Dando per scontato che la politica non faccia nulla per imbastire piani industriali di largo respiro, tutti troppo occupati a sostenere il prezzo di Telecom, o Poste, o Mps e banche tutte in borsa per nascondere sotto le coperte e impallinare i risparmiatori, rimane l'iniziativa privata l'unico modo per promuovere sviluppo internazionale per il paese e fuori dagli schemi classici.

Le industrie tradizionali di eccellenza italiana (moda, mobile, agroalimentare) hanno da tempo capito che lo sviluppo più promettente è verso l'Oriente, e fanno da sole senza passare più dai carrozzoni come la Sace o le Camere di Commercio che una volta un ruolo lo svolgevano; mentre le nostre industrie high tech, ricchissime di talenti ma povere di capitali ancora guardano prevalentemente all'America per cercare finanziatori.

E non è per niente facile, gli Anglosassoni non si fidano mediamente dei contratti italiani, se riguardano piccole società, e non hanno nessuna intenzione di subire le tassazioni irrespirabili del sistema italiano: quando comprano di solito comprano grandi società e trasferiscono i quartieri generali altrove.

Mentre i Cinesi difficilmente entrano in contratti che non siano regolati dal loro diritto: risultato, i settori che esprimono la nostra eccellenza tecnologica, la biotecnologia e la robotica, quasi invariabilmente devono trovare finanziatori domestici, per cui i benefici fiscali dell'investimento in start-up innovative sono significativi.

Conclusione, se si cercano capitali per finanziare qualcosa di nuovo e che esca dai canali tradizionali dei carrozzoni pubblici, i soldi bisogna ancora trovarli in Italia e fuori dalle banche. Chi poi ha la capacità e la fortuna di superare la prima fase e crescere a dimensioni significative poi può provare a dialogare con investitori esteri per le successive fasi dello sviluppo: l'industria delle biotecnologie sta vivendo un grande boom in Cina e noi abbiamo una quantità di progetti interessanti nel settore di pari qualità ma a prezzi che sono una frazione di equivalenti progetti americani.

Nel presentare un progetto è fondamentale trasmettere passione: spesso piccoli professionisti raccolgono più facilmente che i fondi di venture capital perché trasmettono la sensazione di fare loro il progetto. E ancora non basta nella stragrande maggioranza dei casi. In Italia l'anno scorso sono stati raccolti complessivamente una cinquantina di milioni di euro in venture capital, un ventesimo circa che in Francia che non è un paese di grande innovazione.

Eppure, anche su portafogli non enormi, avrebbe oggi senso investire una piccola percentuale in aziende non quotate, mentre le borse si muovono su e giù senza una logica precisa, soprattutto nel corso dell'ultimo anno.

Le principali conclusioni a cui mi sembra di poter arrivare dopo dieci anni sono:

a) Con la eccezione di una quindicina di aziende, sulla borsa italiana non si può investire, perchè per la larga parte della sua capitalizzazione è composta da titoli che sono altamente manipolati: nel breve possono dare soddisfazioni (Fiat, Unicredit, Intesa) ma se si allunga lo sguardo, investire su queste aziende è sempre stata una grossa fregatura.
Sulle aziende meritevoli, bisogna che si inneschi un flusso di interessi particolari perché possano salire in borsa: fu così all'inizio dell'industria dei fondi di investimento, in cui inizii a lavorare nell' ottantasei: in due anni la borsa italiana aveva scalato le classifiche internazionali, per poi ricadere rovinosamente nel successivo trentennio. Poi l'anno scorso i Pir, a riposizionare il portafoglio dei fondi che investono in Italia in parte sulle piccole e medie capitalizzazioni, cui appartengono la maggior parte delle aziende sane del paese.
A mio parere il fenomeno Pir è già terminato e le piccole medie capitalizzazioni italiane credo languiranno per anni a venire: ci vorrà un nuovo catalizzatore perché tornino ad essere notate e oggi non immagino quale.

b) La recessione, a giudicare da quello che pensa il mio economista preferito, non arriverà ancora per lunghi anni negli Stati Uniti, a meno di uno shock esterno o errori di politica irreparabili, fiscale e monetaria . Mc Bride nota come spesso le recessioni siano arrivate per un cambio di rotta troppo repentino della Fed: con questo Presidente americano e questa Fed ci sembra difficile che questa volta succeda. E Trump è molto meno decisionista di quanto sembri, quando qualcosa non funziona fa subito marcia indietro.

Dunque è probabile che sulla borsa americana rimangano ottime opportunità di investimento per molti anni a venire, ma anche che rientrino parecchi degli eccessi su titoli tecnologici: Netflix ha una causa dai soci che il mercato non ha neanche preso in considerazione negli ultimi due giorni, Tesla tra qualche settimana comunicherà risultati che pensiamo indicheranno con forza che si trova su un percorso insostenibile, Nvidia vende schede grafici ai "bitcoin miners" che con Bitcoin sotto i diecimila dollari perdono soldi, Amazon, quella sì diventerà un bersaglio di Trump, perché sottrae posti di lavoro.

c) Riteniamo l'Oriente la vera area di sviluppo ma sono mercati dove la gente guadagna poco (un Cinese diecimila dollari all'anno) dunque non si vedranno crescite esplosive dei corsi delle azioni, solo graduali.

d) Sull'obbligazionario si può solo guardare a emittenti di grande qualità su divise ad alto rendimento. Ma crediamo si possa ottenere un profilo di rischio analogo a quello di un portafoglio bilanciato stando fuori dall'obbligazionario e investendo in una combinazione di posizioni lunghe e corte sulle borse.
******
scusate la lungaggine ma ... basta dare un'occhiata e voi capite subito - MR. GIASTRA , good luck !
40668 di 41732 - 16/4/2018 00:41
6nove N° messaggi: 22396 - Iscritto da: 03/8/2012
Great mr Giastra
40669 di 41732 - Modificato il 16/4/2018 10:34
aldo1942 (premium) N° messaggi: 4357 - Iscritto da: 31/12/2009
Una esposizione globale che fa invidia ai più blasonati nomi della Finanza.
Sulla visione anche se sui diversi punti sono d'accordo, mi sorgono dubbi su:
1) Borsa Italia :
Mentre tu parli di 15 Aziende a cui dare credito... Io prevedo più drasticamente
la chiusura sia per spessore che per credibilità;
2) USA :
Anche se tutte le Banche Centrali interverranno credo che Mr. Trump non possa continuare ad Ignorare il Debito cresciuto a dismisura e combattere il tutto con
Sanzioni e Dazi (anomalia in un mercato globale !!);
3) Sul Oriente sono d'accordo con te ma anche qui ho un dubbio... saranno ancora cinesi i cinesi fra 5/10 anni quando avranno conquistato il mondo economico ?
Insomma la loro mentalità muterà più che proporzionalmente quando si troveranno padroni del mondo ?
4) Obbligazioni:
Non mi fido di questo comparto specialmente nel campo Statale soggetto a tracolli incontrollabili e imprevedibile e a valutazioni di FMI e altre Società di perdi balle.
Preferisco rimanere sul Azionario dinamico e futuribile.

Dimenticavo...
Politica e Politici Italiani e credo Europei:
Siamo in mano a giullari, corrotti, collusi, e bastardi che stanno portandoci allo sfascio e presto saremo i nuovi schiavi o peggio spariremo disonorevolmente dalla faccia della terra.
Ciao maestro a presto rileggerti e... grazie .
40670 di 41732 - 16/4/2018 16:25
lupoanna N° messaggi: 301 - Iscritto da: 05/11/2012
Argento: Aldo Maiolo dice che è short!!!! secondo voi?
40671 di 41732 - 20/4/2018 14:48
giastra N° messaggi: 6305 - Iscritto da: 22/3/2006
DEAR FRIENDS , volete vedere gli Italiani in gita ? venite a LUGANO il 25/4 finalmente un po' di allegria ; qui la gente per strada non parla ma "bisbiglia" e la parola più affettuosa che possono dirvi è "scusi" "scusi" ..
Cmq voi Italiani con l'euro/chf quasi a 1,20 siete ricchi!
Secondo voi chi bacerà la MERKEL ? SALVINI o DI MAIEN ?
GOOD LUCK !
40672 di 41732 - 20/4/2018 15:41
lupoanna N° messaggi: 301 - Iscritto da: 05/11/2012
Quotando: giastra - Post #40671 - 20/Apr/2018 12:48DEAR FRIENDS , volete vedere gli Italiani in gita ? venite a LUGANO il 25/4 finalmente un po' di allegria ; qui la gente per strada non parla ma "bisbiglia" e la parola più affettuosa che possono dirvi è "scusi" "scusi" ..
Cmq voi Italiani con l'euro/chf quasi a 1,20 siete ricchi!
Secondo voi chi bacerà la MERKEL ? SALVINI o DI MAIEN ?
GOOD LUCK !


Nessuno dei due!!! sarà un uomo o donna del PRESIDENTE...si vivacchierà con nuova campagna elettorale sperando poi di andare con una nuova legge elettorale....Giastra secondo me dovremmo "importare" politici!!!
40673 di 41732 - 21/4/2018 23:30
giastra N° messaggi: 6305 - Iscritto da: 22/3/2006
Quotando: lupoanna - Post #40672 - 20/Apr/2018 13:41
Quotando: giastra - Post #40671 - 20/Apr/2018 12:48DEAR FRIENDS , volete vedere gli Italiani in gita ? venite a LUGANO il 25/4 finalmente un po' di allegria ; qui la gente per strada non parla ma "bisbiglia" e la parola più affettuosa che possono dirvi è "scusi" "scusi" ..
Cmq voi Italiani con l'euro/chf quasi a 1,20 siete ricchi!
Secondo voi chi bacerà la MERKEL ? SALVINI o DI MAIEN ?
GOOD LUCK !


Nessuno dei due!!! sarà un uomo o donna del PRESIDENTE...si vivacchierà con nuova campagna elettorale sperando poi di andare con una nuova legge elettorale....Giastra secondo me dovremmo "importare" politici!!!


LUPOANNA ... concordo , ne discutiamo nei prossimi gg.
night
40674 di 41732 - 21/4/2018 23:31
giastra N° messaggi: 6305 - Iscritto da: 22/3/2006
DEAR FRIENDS , alcune considerazioni :
***


I broker spingono ora meno su strumenti alternativi, come i Pir, dove al risparmiatore viene venduto un orizzonte temporale più lungo perché come succede da anni con la borsa americana si puntella il listino sostenendo una manciata di titoli, Fiat, Unicredit, Poste, Generali, Intesa. E i Pir levano denaro da questi titoli, altamente manipolati, per portarli sulle medie capitalizzazioni.

E' evidente questa scorsa settimana, dove a fronte di dati di vendita veramente disastrosi per FCA il titolo ha perso poco o niente. Poste d'altra parte dovrà collocare una seconda tranche in borsa e il denaro allocato alla borsa italiana è quello, se si spingono questi titoli non ne rimane per le piccole e medie capitalizzazioni, dove invece valore ci sarebbe.

In ogni caso si tratta di mercati guidati dai flussi, non dai fondamentali: solo che i flussi stanno diminuendo.

Rimangono le polizze assicurative a sostituire i fondi di investimento nella redditività delle case di gestione ma sempre più risparmiatori si accorgono dei costi impliciti.

Banca Generali si sta aprendo al risparmio amministrato su cui se ben organizzato ci sono ampi spazi: solo che si riesce a guadagnare solo quando guadagna il cliente; mentre in tutti questi anni la struttura commissionale è stata invece pensata per guadagnare indipendentemente da come andava il portafoglio del cliente (negli ultimi dieci anni tra il settanta e l'ottanta per cento del valore aggiunto prodotto dalle case di gestione è andato nelle loro tasche, il venti o trenta per cento in quelle dei loro clienti).

L'estero dove vi sono i maggiori tassi di risparmio non funziona diversamente: sui mercati emergenti la gente non ha mai affidato i suoi soldi da gestire e non inizia certo pagando il tre per cento: soprattutto su mercati che se va bene daranno rendimenti a una cifra per molti anni.

Nel risparmio amministrato, che è l'unica area su cui vi è spazio, però non basterà più come in tutto questo lungo ciclo di rialzi prendere alcuni titoli buoni e rimanerci investiti dimenticandoseli: ieri i risultati di General Electric sembrano finalmente vendicare il vero valore dell'azienda ma il titolo è ancora un buon venti per cento sotto ai livelli di qualche mese fa e chissà quanto ci vorrà ancora perché il risparmiatore se ne accorga. E su un portafoglio ci saranno sempre alcuni titoli che vanno molto male per lungo tempo, a prescindere dai meriti dell'azienda.

I giornali sono pieni di critiche per le aziende tradizionali e di elogi per Tesla e Netflix che tra qualche anno saranno nella polvere, basate come sono su modelli di sviluppo insostenibili. Ma le case di investimento i soldi li fanno portando in borsa pezzi di Netflix,Tesla, non con General Electric.

Dall'industria del risparmio gestito non arrivano certo idee: una delle ragioni per cui General Electric è scesa molto è perché in molti dicono che uscirà dall'indice Dow Jones: dunque siccome i gestori sono misurati contro gli indici smetteranno di comprarla, se questo accade, a prescindere dal merito dell'azienda (l'attuale amministratore delegato è veramente bravo).

Tornerà un tempo in cui si potranno fare buoni risultati comprando una manciata di titoli e dimenticandoseli, ma se arriva sarà solo dopo un pesante crollo dei titoli più inflazionati: e si fa di tutto per evitarlo, perché sono quelli a sostenere i listini.

Nella ripartizione geografica, al di là delle posizioni dei vari attori per la formazione di un nuovo governo in Italia, non vediamo come nuove forze politiche vorrebbero ereditare patate bollenti come quelle di Telecom e di Monte dei Paschi: bubboni che non ci metteranno ancora anni per esplodere e che rischierebbero di scoppiare in faccia ai nuovi attori, che verrebbero ritenuti responsabili di qualcosa che non hanno causato. Il listino può essere puntellato appunto su tre o quattro titoli ma investire in Italia non è sensato: o si ritorna ai vecchi attori - paradossalmente un governo Pd e Forza Italia ci sembra quello con le maggiori possibilità -, abituati a spolpare i contribuenti con vecchi trucchi, o la situazione di stallo potrebbe prolungarsi per molto.

In Europa i Tedeschi non accetteranno mai la "socializzazione" delle perdite delle banche: fare un fondo bancario europeo come vorrebbe il piccolo Napoleone Macron (che nell'intervento in Siria ha dato il peggio di se stesso), ma con supervisione domestica, come vuole la Germania, equivale a non farlo . In area euro non vediamo dunque quali spinte possano venire alle borse, con la BCE guidata da Draghi oramai in vacanza - non dice niente di significativo da anni - e il candidato più papabile un Finlandese, che certo non ha la situazione delle banche italiane tra le sue priorità.

In America i tassi sono venerdì scorso vicini al massimo da tre anni e la Fed sembra guidata da una persona seria, che non a caso sembra anche ai ferri corti con Trump che però Powell non lo può cacciare come uno dei suoi funzionari.

Powell sembra uno dei pochi ad avere chiaro che se l'economia reale deve mettersi su un piano più sostenibile, ovvero con meno divario tra ricchi e poveri, i tassi devono salire, per sottrarre risorse all'economia di carta e portarle sull'economia reale. E questo potrebbe implicare la necessità di una recessione "controllata" se si vuole ribilanciare il potere dei nuovi imperatori dell'economia (compreso Bezos, che dal Washington Post, scaglia dardi contro l'amministrazione americana, ma contribuisce in modo significativo a questa polarizzazione dell'economia). E di una pesante caduta delle borse.

L'unica area su cui si può davvero investire contando su una programmazione industriale è la Cina. Vi investiamo da anni ma il mercato cinese non produrrà mai titoli che fanno il settanta per cento in tre mesi, come è accaduto a Netflix: quello accade solo in un paese ricco dove alcuni operatori sono pieni di liquidità che non sanno dove mettere e in Cina non è possibile: un Cinese, per quanto miliardario e che vive in Cina non può spendere come vuole, deve rispondere a certe logiche di programmazione a indirizzo statalista. Il mercato cinese non farà mai il trenta per cento all'anno.

Con il fallimento definitivo dell'accordo Trans Pacific (dopo che Trump sembrava averci ripensato), la posizione del Giappone è sempre più traballante: con l'eccezione di alcune industrie, Panasonic e Toyota rimangono tra i nostri titoli preferiti, rimane pochissimo che si possa guardare sulla borsa locale, soprattutto dopo i rialzi degli scorsi anni e con un Abe sempre più debole.

Di ieri le accuse d Trump all'Arabia sul sostegno artificiale al prezzo del petrolio: l'Arabia ha saccheggiato negli scorsi anni le proprie riserve valutarie per puntellare il prezzo del greggio e non è più nella condizione di produrre miliardari a raffica, come mostrano le recenti epurazioni. Neanche i mercati del Medio Oriente hanno un futuro particolarmente brillante e la posizione della Turchia, dopo questo attacco in Siria diventa sempre più insostenibile: crediamo la caduta della Lira Turca possa continuare ancora per molto.

In conclusione, pensiamo che l'industria degli investimenti si sposterà pesantemente verso il risparmio amministrato, guidato da consulenti (molti meno di quelli di oggi) che sono in grado di indirizzare i clienti su scelte condivise. E Che dovranno per forza spaziare su tutti gli strumenti di mercato (obbligazioni, azioni e cambi) facendosi pagare in larga parte sui risultati.


*****
good luck n good night !
40675 di 41732 - 23/4/2018 12:36
giastra N° messaggi: 6305 - Iscritto da: 22/3/2006
DEAR FRIENDS : per i lavoratori indefessi ( ed il sottoscritto molto indeFESSO)

qui di seguito le Borse aperte nei giorni 25 Aprile e 1 Maggio:

25 Aprile
Tutti i mercati sono aperti
Orario Servizio Clienti 8-20.30

1 Maggio
Dublino, Londra, Copenaghen, Borse Americane, Canadesi e cme aperte
Tutte le altre Borse CHIUSE
OrarioServizio Clienti 15.30-20.30


good luck by MR. GIASTRA
40676 di 41732 - 23/4/2018 14:47
1giacomofofo N° messaggi: 701 - Iscritto da: 29/6/2016
grazie mr........caro aldo ho preso un po di vino dalle cantine Giordane non so .... ho sbagliato?????grazie di tutto.........
40677 di 41732 - 24/4/2018 09:16
giastra N° messaggi: 6305 - Iscritto da: 22/3/2006
DEAR FRIENDS :
OIL alle stelle , USD$ alle stelle : l'accoppiata vincente per perdere dei soldi ; non ci resta che acquistare un po' di oro ed attaccarsi alla canna del GAS .
A dopo friends !
40678 di 41732 - 24/4/2018 10:24
lupoanna N° messaggi: 301 - Iscritto da: 05/11/2012
Quotando: giastra - Post #40677 - 24/Apr/2018 07:16DEAR FRIENDS :
OIL alle stelle , USD$ alle stelle : l'accoppiata vincente per perdere dei soldi ; non ci resta che acquistare un po' di oro ed attaccarsi alla canna del GAS .
A dopo friends !


Condivido....maledetta speculazione senza limiti!!!!
40679 di 41732 - 24/4/2018 10:57
aldo1942 (premium) N° messaggi: 4357 - Iscritto da: 31/12/2009
Quotando: giastra - Post #40677 - 24/Apr/2018 07:16DEAR FRIENDS :
OIL alle stelle , USD$ alle stelle : l'accoppiata vincente per perdere dei soldi ; non ci resta che acquistare un po' di oro ed attaccarsi alla canna del GAS .
A dopo friends !



Difatti...
OIL lo vedo Short -
USD fa ciò che vuole (su e giù) basta seguire il mercato !

La seconda parte ...
(Oro e Canna del Gas) è una dritta ?

Grazie comunque.
Ciao
40680 di 41732 - 24/4/2018 11:12
aldo1942 (premium) N° messaggi: 4357 - Iscritto da: 31/12/2009
Quotando: 1giacomofofo - Post #40676 - 23/Apr/2018 12:47grazie mr........caro aldo ho preso un po di vino dalle cantine Giordane non so .... ho sbagliato?????grazie di tutto.........



No... Giordano (la volpe langarola), al momento opportuno (quando tutti i Big iniziano la raccolta delle uve e devono liberare le botti), si presenta e per aiutarli !!! acquista al prezzo di costo imbottiglia e vende ....
(ecco spiegata la forza della commercializzazione !!!)-
Comunque i prezzi attuali dei vini langaroli e blasonati, hanno raggiunto la soglia della pura follia !!
Sai che ti dico ?
Esiste il :" Dolcetto di Dogliani) - (Bracchetto di Acqui) - (Nebbiolo di Vezza)
- (Arneis di Monteu Roero) - (Barbera d'Asti) - ecc. che hanno nulla da invidiare ai più blasonati (Barolo-Barbaresco-ecc. ) e a prezzi più abbordabili.
Ciao comunque sono un bel ...bere.
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